“Stiamo "costruendo" l'oratorio partendo da zero”. È la voce di Isidoro Albergucci, Responsabile dei Volontari in Servizio Civile con i Salesiani ad Asti. Le sue parole arrivano da L'Aquila, dove Isidoro si trova da alcuni giorni. Con lui Jacopo, volontario piemontese e primo del Servizio Civile Salesiano ad essersi messo a disposizione per dare una mano in Abruzzo.
del 22 giugno 2009
“Stiamo 'costruendo' l'oratorio partendo da zero”. È la voce di Isidoro Albergucci, Responsabile dei Volontari in Servizio Civile con i Salesiani ad Asti. Le sue parole arrivano da L’Aquila, dove Isidoro si trova da alcuni giorni. Con lui Jacopo, volontario piemontese e primo del Servizio Civile Salesiano ad essersi messo a disposizione per dare una mano in Abruzzo. Jacopo ha accolto l’invito che don Flaviano D’Ercoli, delegato per la Pastorale Giovanile dell'Ispettoria Adriatica, ha rivolto a tutti i volontari in servizio civile con i Salesiani e ai giovani di Italia per dare una mano in un piccolo pezzo di campo a L’Aquila. E così Jacopo è partito per il capoluogo abruzzese lo scorso 13 giugno. Il suo lavoro rientra in un progetto, “Progetto L’Aquila Estate 2009”, scritto proprio per l’occasione, volto a ricostruire l’oratorio gravemente danneggiato dal terremoto di Aprile. Ricostruirlo tra i campi di tende e di erba alta, in un territorio ancora in difficoltà e sopra un terra che ancora trema. Ricostruirlo, certo idealmente, riallacciare il filo di un discorso di vita e attività quotidiane interrotto più di due mesi fa; ma nei fatti si tratta di costruirlo daccapo, “da zero” come dice Isidoro. “C’è davvero bisogno a L’Aquila – ci fa sapere – lo spazio è ancora tutto da allestire. C'è bisogno di animatori e collaboratori, soprattutto a partire dal 20 giugno, ma anche da domani volendo!”.
 
 
 
Oratorio bagnato ... oratorio fortunato?
 
Dopo una settimana di caldo torrido, il vento e la pioggia e ... il fango. Fortunatamente è arrivato una bella tensostruttura che è l'unico spazio capiente coperto che abbiamo. Finalmente l'Enel ha fatto l'allacciamento alla rete elettrica così il genio militare sta predisponendo l'impianto, peccato per la pioggia che rallenta i lavori.
Per le 2 unità abitative in legno, bagni, docce, allacciamento alla rete fogniaria ed impianto dell'acqua potabile ci vorrà almeno una settimana: intuiamo che la prima settimana sarà abbastanza complessa da gestire. Abbiamo una bellissima tenda della Protezione civile in cui ho dormito la scorsa notte, tanto per sorvegliare il materiale. I due volontari di Asti, Isidoro e Jacopo, sono tornati a casa, dopo aver lavorato davvero tanto; sono arrivate due mamme da Civitanova Marche, Fabiola e Donatella , simpatiche e alla mano.
Abbiamo il campo di calcetto ( molto “campo” e poco “calcetto”: attualmente è una suggestiva distesa di grano selvatico), ma non la rete di corda per separarlo dalla strada: qualcuno ne ha una che non usa, anche vecchia, o conosce qualche ditta che possa consegnare in tempo rapido?
C'è una casa completamente distrutta accanto all'oratorio: ieri abbiamo conosciuto il proprietario che si è trasferito, ma sente nostalgia e porta il vecchio cane nel parco; la sua famiglia è riuscita a salvarsi uscendo dalla finestra un minuto prima del crollo, la signora del piano di sopra no.
 
Domani si parte, dite una preghiera.
R.F.
 
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