Il perdono... Non puoi farci nulla: ti vince, ti conquista, ti redime. Ed è una medicina che alleggerisce il cuore di chi lo riceve, ma ancor piu' quello di chi lo offre.
del 26 maggio 2010
La settimana scorsa, la maestra napoletana Maria Marcello si era tuffata in una zuffa di bambini per separarli ed era stata colpita da un calcio che le aveva fracassato la milza. Al risveglio dall'operazione, le sue prime parole erano state irrituali: voleva rivedere il piccolo che l'aveva mandata all'ospedale e perdonarlo. Ieri il bambino le ha spedito una lettera di scuse, un mazzo di fiori e il vangelo della sua prima comunione. Libro Cuore? Puo' darsi. Per me quella maestra  è una rivoluzionaria e ha raccolto il frutto di un gesto non buonista, ma anticonformista.
Esiste oggi qualcosa di piu' banale che vendicarsi delle offese subi'te? Pare sia rimasta l'unica regola morale accettata da tutti: ogni torto va riequilibrato con un'offesa di segno uguale e contrario. Centinaia di film gialli e di curve ultra' non fanno che ripetercelo di continuo: l'onore, la giustizia e il rispetto si ottengono soltanto con la ritorsione. Un bambino ti spacca la milza? Che sia cacciato dal consesso urbano, umiliato lui e la sua famiglia. Cosi' il bimbo crescera' avvelenato contro il mondo, in preda a un astio vittimista che i familiari non mancheranno di alimentare. Poi arriva una maestra da 1100 euro al mese che dice: «Ti perdono». E lo scenario di colpo si ribalta. Perchè come fai a sentirti ancora vittima della societa', quando la «tua» vittima ti chiede di stringerle la mano?
Il perdono  è L'ARMA DISARMANTE. Non puoi farci nulla: ti vince, ti conquista, ti redime. Ed  è una medicina che alleggerisce il cuore di chi lo riceve, ma ancor piu' quello di chi lo offre.  
Gramellini Massimo
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