L'Oratorio: Nuovo punto di incontro dei Servizi Sociali?

È possibile pensare all'oratorio come ad una soluzione integrativa nell'erogazione di servizi a favore dei giovani. L'oratorio, in questo senso, può rappresentare un nuovo punto di incontro dei servizi sociali per gli adolescenti e per i giovani!

L'Oratorio: Nuovo punto di incontro dei Servizi Sociali?

da Quaderni Cannibali

del 02 dicembre 2011 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) {return;} js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

            Il dibattito, attraverso il settore delle politiche sociali, in questi ultimi tempi, prende in esame quasi esclusivamente un solo aspetto: come sopravvivere in relazione al continuo e mostruoso processo di tagli ai fondi per le diverse azioni sociali (dai nidi ai non autosufficienti, per non parlare dei giovani)?

          Come già evidenziato più e più volte soltanto dal 2008 al 2011 si è registrata una riduzione dello stesso pari al 69% passando, infatti, da un valore assoluto di 712 milioni di euro stanziati a 218 milioni.Tra le conseguenze che questi tagli determinano vi è la continua chiusura dei centri diurni, nonché la riduzione dei servizi residenziali per minori fuori dalla famiglia di origine. La spiegazione, sovente, è indicata nel minor costo che gli affidamenti familiari comportano per gli enti locali. Si assiste alla chiusura dei centri ma, al contempo, non sembrano aumentare gli affidamenti familiari, o almeno non aumentano in modo proporzionale e questo comporta, di fatto, una riduzione dei minori che possono beneficiare di tali servizi.           L’urgenza di questo tema impedisce, però, di prendere in esame anche altri aspetti delle politiche sociali, inerenti, invece, gli aspetti qualitativi, cioè la capacità di dare effettivamente risposte congrue, pertinenti ed efficaci ai bisogni delle persone.Per quanto concerne i bisogni sociali degli adolescenti questo periodo di crisi potrebbe rappresentare un momento particolarmente importante per riposizionare al centro dell’attenzione l’esperienza dell’oratorio, come punto di incontro e luogo di educazione dei ragazzi. Ovviamente il motivo per cui questa prospettiva va praticata non è solo quella del risparmio, ma quella di provare a costruire un sistema integrato e più ricco di risposte ai bisogni sociali.           È possibile pensare all’oratorio come ad una soluzione integrativa nell’erogazione di servizi a favore dei giovani. L’oratorio, in questo senso, può rappresentare un nuovo punto di incontro dei servizi sociali per gli adolescenti e per i giovani!Il momento storico che le politiche sociali vivono può essere, quindi, visto come una preziosa opportunità per le strutture oratoriane, di cui la rete salesiana dispone, piuttosto che soltanto come una minaccia.           Uno dei passi da percorrere per uscire vincenti nel prossimo quinquennio è, necessariamente, riformulare e arricchire l’offerta formativa e di tempo di qualità nell’oratorio sul territorio nostrano.L’esperienza del Progetto Gio.stra offre un importante contributo in tal senso, così come le altre progettualità realizzate negli anni passati. In particolare il Progetto ha permesso, non solo di cogliere la grande capacità organizzativa degli oratori, capaci di attivare iniziative, coinvolgere risorse diverse (volontarie, per lo più, ma insieme anche ad alcune di tipo professionale), ma anche di avvicinare adolescenti con proposte di attività nuove per la storia degli oratori e per il territorio.           Ha inoltre mostrato le potenzialità nei termini dell’efficacia: grazie al lavoro valutativo svolto è stato infatti possibile individuare i risultati ottenuti, cioè i benefici acquisiti dagli adolescenti, in termini di cambiamenti, apprendimenti nella prospettiva del progetto educativo-preventivo caratterizzante la proposta salesiana.Infine il Progetto ha evidenziato i limiti ma anche, le potenzialità della costruzione di reti nel territorio, a partire dalle proposte degli oratori. I limiti sono relativi alla fatica e alle ingenti risorse che si rendono necessarie per costruire e, soprattutto, curare e mantenere le reti. Le potenzialità, invece, sono individuabili nell’accrescimento di opportunità e, di conseguenza, nell’aumento delle possibilità di avvicinare gli adolescenti con una maggiore varietà di proposte animative-educative.

Roberto Maurizio

http://www.federazionescs.org

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