L'Unione Europea ha cancellato il Natale.

Un esempio lampante di tale volontà è l'Unione Europea con le sue istituzioni. Infatti, la Commissione europea ha deciso di cancellare il Natale dall'agenda-calendario che ha ideato... fatto stampare e distribuito agli studenti d'Europa, appartenenti alle cosiddette superiori.

L’Unione Europea ha cancellato il Natale.

da Attualità

del 23 dicembre 2010

Ormai è evidente: c’è la volontà – anche politica, aimè! – di cancellare il Natale dalla nostra cultura. Non tanto come festa che ci permette di stare a casa dal lavoro; non tanto come periodo dell’anno solare in cui tutti si fanno i regali. No! Nulla di tutto ciò: il 25 dicembre sarà sempre natale - quello con la n minuscola, ovviamente! – in cui tutti ci riposeremo. Ma non sarà più il Santo Natale cristiano – ovviamente quello con la N maiuscola – in cui ricorderemo l’evento epocale che ha stravolto gli uomini, ossia la nascita di Gesù Bambino. Il nostro Signore che si fa carne. Assume la nostra sembianza umana per amore. Non sarà più il Natale che immaginava sant’Ambrogio quando affermava: L’Invisibile diviene visibile nella carne. Adoriamolo: Gloria al Signore! Un esempio lampante di tale volontà è l’Unione Europea con le sue istituzioni. Infatti, la Commissione europea ha deciso di cancellare il Natale dall’agenda-calendario che ha ideato, ...

 

... fatto stampare e distribuito agli studenti d’Europa, appartenenti alle cosiddette superiori. Il Natale viene cancellato, ma non si ritiene opportuno di fare lo stesso con le ricorrenze musulmane, ebraiche e  sikh. Chissà se i politici dell’Unione Europea hanno dimenticato appositamente il Santo Natale del Signore oppure è stata una dimenticanza (e che dimenticanza …). Probabilmente sono indifferenti nei confronti dell’evento che ha modificato la storia dell’uomo. E in meglio.

 

Questo fatto evidenzia una volontà anticristiana di cambiare la storia, la nostra cultura e le nostre sane e millenarie tradizioni, per  avviare – e chi glielo ha chiesto? – nei cittadini europei di domani una prospettiva basata sul multiculturalismo. Concetto che ha già fallito in modo evidente in tutta Europa.

 

L’Unione Europea, quindi, cancella appositamente il Natale. La svista non è tale. Non è una gaffe. E’ una volontà precisa, studiate e forte di ghettizzare i cristiani con i loro valori.

 

Il calendario-diario è stato fatto stampare in  tre milioni di copie – che spreco di denaro pubblico! -  da parte della Commissione europea, per consegnarlo agli studenti europei. Il Natale non c’è. Non viene menzionato.

 

Vengono menzionate – e con grande risalto – tutte le altre festività di tutte le altre religioni minoritarie diffuse tra gli immigrati. Un bell’esempio di politicamente corretto!  In Gran Bretagna sono già state distribuite trecento mila copie. Il tutto è stato fatto come augurio – vedi un po’ la coincidenza – per il Natale. E per fortuna che il presidente della Commissione è il cattolico – almeno lui così si definisce – José Manul Barroso. Le agende, quindi, sono state distribuite per il Natale ma il 25 dicembre è un giorno come gli altri. Nel 2011 non sarà festa. Perciò, a maggior ragione, andremo tutti al lavoro.

 

E la cosa che lascia sgomenti è il biglietto augurale preparato e – cosa ben più grave – pure distribuito, sempre dalla famigerata Commissione, per il 25 dicembre. In tale biglietto, ovviamente, non si fa ricordo della venuta di Gesù – ma questo è plausibile visto gli elementi che abbiamo nell’U.E.  In tale cartoncino è riportata la dicitura: Auguri di Stagione!

 

Ma ci rendiamo conto? Ma non si vergognano? Penso proprio di no. Dal 2010 in poi, per noi cittadini d’Europa (ma io mi sento cittadino italiano, non europeo), il 25 dicembre sarà la festa di stagione e, pertanto, ci faremo gli auguri di stagione. Bello, no?

 

Il Santo Natale per Barroso e per le persone come lui che stanno nelle stanze dei bottoni dell’U.E. è bandito. Non esisterà più. Il 25 dicembre non nascerà più Gesù Bambino. Nascerà la nuova stagione. E Babbo Natale, per la nuova stagione, ci porterà un sacco di regali. Tutti politicamente corretti.

 

Il 25 dicembre, l’Invisibile non diviene più visibile nella carne. E non adoreremo più Gesù. E diremo: gloria alla stagione. Vergogna!

Emanuele Maestri

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