74 educatori ed evangelizzatori che dalla culla della salesianità partiranno per diverse nazioni. Sempre più numeroso il gruppo destinato alla nuova evangelizzazione del continente europeo per il quale la Congregazione salesiana ha avviato nel 2009 il Progetto Europa.
del 25 settembre 2011
Il 25 settembre, il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez Villanueva, – nel corso di una Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino – consegnerà il crocifisso e il mandato missionario a 74 nuovi partenti, chiamati a portare nei 5 continenti il Vangelo, nello stile educativo di Don Bosco. La celebrazione segnerà la partenza della 142ª spedizione missionaria salesiana.
L’invio missionario, eco del primo compiuto da Don Bosco l’11 novembre 1875, vede già da alcuni anni la partecipazione di altri gruppi della Famiglia Salesiana compresi laici. Due anni dopo il primo invio, alcune suore del nascente Istituto della Figlie di Maria Ausiliatrice si aggiunsero ai salesiani missionari in partenza; negli ultimi anni, con lo svilupparsi della sensibilità e del coinvolgimento laicale, alle spedizioni si sono uniti anche i Salesiani Cooperatori e volontari delle ONG salesiane. Quest’anno, per la prima volta, la spedizione missionaria salesiana vede la partecipazione delle Suore della Carità di Gesù.
74 educatori ed evangelizzatori che dalla culla della salesianità partiranno per diverse nazioni. Sempre più numeroso il gruppo destinato alla nuova evangelizzazione del continente europeo per il quale la Congregazione salesiana ha avviato nel 2009 il Progetto Europa.
La 142ª Spedizione missionaria è composta da:
31 Salesiani di Don Bosco. È il gruppo più numeroso. Di questi, 14 sono destinati all’Europa (4 in Belgio, 3 in Irlanda, 3 nel Regno Unito, 1 in Austria, 1 in Francia, 1 in Russia e 1 in Bulgaria); 8 all’America Latina (2 in Guatemala, 2 in Venezuela, 2 in Paraguay, 1 a Cuba, 1 in Argentina); 5 all’Africa (Nigeria, Tunisia, Marocco, Angola, e Sudafrica); 2 in Asia (India e Pakistan) e 2 al Medio Oriente. 21 Figlie di Maria Ausiliatrice. Dell’Istituto fondato da Don Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello prenderanno il mandato 12 missionarie native dell’Asia (5 del Vietnam, 3 della Corea del Sud, 3 dell’India e 1 delle Filippine); 5 dell’Europa (2 dell’Italia, 1 ciascuna di Polonia, Repubblica Ceca e Spagna) 2 dell’America (Argentina e Messico) e 2 dell’Africa (Rep. Dem. Del Congo e Sudan). La destinazione delle suore sarà determinata successivamente al mandato. 5 Suore della Carità di Gesù. L’Istituto delle “Caritas Sister of Jesus”, originario del Giappone, fonda la sua prima missione in Africa, a Juba, capitale del neostato del Sud Sudan. Le suore provengono da Corea del Sud (3), Giappone e Brasile. 3 membri della Comunità della Missione di Don Bosco. La Comunità, fondata a Bologna e formata da laici, è l’ultimo gruppo ad essere stato accolto nella Famiglia Salesiana. Partono 3 membri: una missionaria italiana ad Haiti; ed una coppia di giovani malgasci che, accompagnati dal loro figlio di 1 anno, presteranno il loro servizio in Burundi. 14 laici membri delle ONG salesiane. 9 volontari italiani del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), 4 giovani spagnoli di Jóvenes y Desarrollo (JyD) e 1 ragazzo austriaco di Jugend Ein Welt (JEW). Il gruppo rappresenta un numero molto più ampio di volontari laici partiti già durante l’anno con le rispettive ONG.Le missioni salesiane furono avviate nel 1875, quando Don Bosco inviò un primo gruppo di dieci missionari nella Patagonia Argentina. Ad oggi, con 136 anni di storia, migliaia di religiosi e centinaia di laici si sono fatti portatori del Vangelo di Gesù Cristo con lo stile di Don Bosco in oltre 130 paesi.
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