«La peggior tragedia in Giappone dalla Seconda guerra mondiale»

Milleseicento sono le vittime ufficiali per il terribile terremoto (magnitudo 9.0) che venerdì scorso ha colpito il Giappone nord-orientale, ma secondo le autorità locali ce ne sarebbero 10mila sono nella zona di Miyagi. Resta alto l'allarme per la centrale nucleare di Fukushima.

«La peggior tragedia in Giappone dalla Seconda guerra mondiale»

da Attualità

del 14 marzo 2011

 

 

           “Il Giappone sta sperimentando il periodo più duro dalla Seconda Guerra mondiale”. Lo ha detto il primo ministro giapponese Naoto Kan ieri sera parlando delle conseguenze del terremoto, dello tsunami e della relativa crisi nucleare. A questo proposito il primo ministro ha detto che la situazione all’impianto nucleare di Fukushima rimane grave dopo l’esplosione di sabato al reattore.

           Intanto il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 3000, ma secondo le autorità locali i morti sarebbero almeno 10mila solo nella prefettura di Miyagi. Milioni sono invece i sopravvissuti rimasti senza elettricità, e 310mila le persone sfollate e ospitate in ricoveri d’emergenza.

          Per tornare al problema dei siti nucleari, il problema riguarda due reattori della centrale numero 1 di Fukushima, per i quali non ha funzionato il raffreddamento a causa dello tsunami che ha rovesciato una montagna d’acqua sulla centrale mandando in tilt il motore che avrebbe dovuto far scattare il sistema di sicurezza. 

          Ieri sera i tecnici hanno iniziato a iniettare acqua di mare nei reattori 1 e 3 nel tentativo di raffreddarli, una procedura d’emergenza che renderà comunque i reattori inutilizzabili.

          Sabato una esplosione di idrogeno aveva fatto esplodere l’edificio che ospita il reattore 1, e I funzionari del governo hanno ammesso ieri sera che c’è ora un rischio di analoga esplosione per l’edificio che ospita il reattore 3. Il capo di gabinetto del primo ministro ha comunque rassicurato dicendo che in caso di esplosione il reattore non avrebbe subito danni. Le autorità hanno anche detto che i livelli di radiazione intorno all’impianto danneggiato erano saliti oltre i limiti imposti dalla legge, ma che ora stanno diminuendo.

          Ad ogni modo, per sicurezza, decine di migliaia di persone sono state evacuate nel raggio di 20 chilometri.

           Un secondo allarme era stato lanciato per la centrale di Onagawa, dove però per I 3 reattori presenti il sistema di raffreddamento ha funzionato senza problemi.

          Il primo ministro Kan ha detto che la chiusura della centrale di Fukushima e di altre centrali significa che la fornitura di elettricità sarà limitata e che da lunedì verrà attuato un programma di tagli di energia a rotazione che avrà conseguenze anche per la fornitura di acqua e di gas.

          Intanto nelle operazioni di soccorso sono coinvolti almeno 100mila militari a cui andranno ad aggiunersi nelle prossime ore circa 250 mila agenti della polizia e altri volontari. In volo verso Tokyo anche squadre internazionali di soccorso.

           I soccorritori hanno trovato scene di devastazione davanti ai loro occhi nelle città costiere a nord est del porto di Sendai, pure parzialmente distrutto dalle onde. Tra le macerie sono stati trovati comunque alcuni sopravvissuti.

 

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