La preghiera missionaria dell’11 del mese
La missionarietà di Don Bosco
La dimensione missionaria della sua vita ma anche del suo carisma, della sua missione, e dunque il testamento spirituale che ci ha lasciato. Sono tre i grandi elementi che devono essere punto di riferimento per tutti noi:
- Essere obbedienti al comando del Signore Gesù che, al momento dell’ Ascensione, prima di partire da questo mondo al Padre, ci ha detto «sarete miei testimoni sino ai confini della terra» (At 1,8). Tutti quanti siamo chiamati ad essere missionari, e questo è il tempo per essere missionari, più che mai.
- La convinzione del valore lievitante del Vangelo, cioè la convinzione che il Vangelo ha la capacità di lievitare tutte le culture. Quando parliamo di missionarietà non stiamo pensando soltanto all’Oceania, all’Asia, all’Africa, all’America latina, ma anche all’Europa. Questa cultura dell’Europa di oggi ha tanto bisogno di essere evangelizzata. Perciò anche se non tutti quanti andrete nelle missioni, tutti quanti dovrete essere missionari lì nel posto dove vi trovate.
- Il terzo elemento tratteggiante e molto specifico della missionarietà di don Bosco è la sua predilezione per i giovani, consapevole che essi nel tessuto sociale dei popoli non contano, e sembrano dover rassegnarsi ad essere solo dei consumatori di prodotti esperienze e sensazioni o spettatori della storia, invece di protagonisti. Questo però non corrisponde al Vangelo, alla prassi e concezione di Gesù, che quando gli è stata posta la domanda «Chi è il più importante?», ha chiamato un bambino e lo ha posto al centro. Il che vuol dire che i giovani, i bambini e gli adolescenti devono essere al centro: questo è uno degli elementi del patrimonio spirituale salesiano più ricco da portare in tutte le culture dove noi andiamo, e dove solitamente i giovani non contano.
Don Pascual Chávez V., sdb, Roma – 16 Settembre 2013
La preghiera Missionaria: Impegniamoci
La primavera incomincia col primo fiore
la notte con la prima stella
il fiume con la prima goccia d’acqua
l’amore con il primo sogno.
Impegniamoci
noi e non gli altri
unicamente noi e non gli altri
né chi sta in alto né chi sta in basso
né chi crede né chi non crede.
Impegniamoci senza pretendere che altri s’impegnino con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo.
Impegniamoci
senza giudicare chi non s’impegna
senza accusare chi non s’impegna
senza condannare chi non s’impegna
senza cercare perché non s’impegna
senza disimpegnarci perché altri non s’impegnano.
P. Mazzolari