La scuola come un momento ed un luogo gioioso e significativo di vita

Nella scuola tuttavia vi sono potenzialità ancora inespresse e che devono essere sprigionate per il bene di tutti, per realizzare un'effettiva libertà di educazione e consolidare quella rete di scuole e di tradizioni educative di cui è ricco il nostro territorio.

La scuola come un momento ed un luogo gioioso e significativo di vita

da Quaderni Cannibali

del 15 settembre 2010

                   

 

                   Alle famiglie, dirigenti e docenti della scuola                   Alle comunità civili e religiose                   Alle amministrazioni locali e responsabili politici, del lavoro dei mass media

          All’inizio di un nuovo anno scolastico desideriamo rivolgerci con affetto e stima al grande mondo della scuola, esprimendo sentimenti di fiducia e speranza per tutti gli alunni, a partire dai più piccoli, che per la prima volta iniziano - non senza qualche timore ma anche curiosità e fiducia - il percorso scolastico.

          Mentre auguriamo loro che possano vivere la scuola come un momento ed un luogo gioioso e significativo di vita, esprimiamo una profonda riconoscenza a tutti coloro che nella scuola operano un fedele, paziente e prezioso servizio educativo alle giovani generazioni. Iniziare un nuovo anno è sempre un evento ricco di attese ma anche carico di preoccupazioni: è un momento intenso di vita.

          E noi, come Pastori, desideriamo essere vicini a voi e ai vostri ragazzi, insieme alle nostre comunità cristiane, perché sappiamo quanto importante e decisiva è la scuola non solo per i giovani ma per tutta la società, aperta alle sfide del futuro.

          Come Chiesa italiana, inoltre, abbiamo deciso di dedicare l’intero decennio 2010-2020 al tema educativo e ci auguriamo che questo diventi stimolo per promuovere quella necessaria alleanza tra tutte le realtà che operano sul territorio a servizio delle nuove generazioni.

          Sappiamo che oggi la scuola vive un periodo delicato e decisivo per le grandi e profonde riforme in atto; per le restrizioni di risorse a causa della crisi economico-finanziaria che attraversa il nostro Paese; per i ritardi alla piena attuazione del processo di autonomia e di parità; per la grande sfida multiculturale che investe la nostra società.

          Nella scuola tuttavia vi sono potenzialità ancora inespresse e che devono essere sprigionate per il bene di tutti, per realizzare un’effettiva libertà di educazione e consolidare quella rete di scuole e di tradizioni educative di cui è ricco il nostro territorio.

          Siamo solidali, in particolare, con tutti i docenti che ogni giorno si prendono cura, con passione e competenza, sia come singoli sia come aggregazioni professionali, dell’educazione dei giovani; con le famiglie che con tanta preoccupazione e fiducia affidano i loro figli alla scuola; con le scuole cattoliche paritarie di ogni ordine e grado e con i centri di formazione professionale che, continuano ad offrire, nonostante tante difficoltà economico-finanziarie, il loro prezioso e determinante servizio.

          Invitiamo i responsabili della società civile e politica: a creare le condizioni affinché tutta la scuola sia messa in grado di operare e di realizzare la propria specifica ed indeclinabile finalità educativa; a sostenere la qualità professionale dei docenti; a risolvere, su vie di giustizia e di solidarietà, il problema dei precari; a rimuovere gli ostacoli per la realizzazione della piena autonomia, della parità scolastica e la libertà della scelta educativa.

          Per dare voce a questo appello ed essere sempre più coinvolti con tutti coloro che vivono ed operano nella scuola desideriamo porre due momenti pubblici di incontro, sensibilizzazione e dibattito con la società e le istituzioni, sulla situazione di tutta la scuola nel Triveneto.

          Il primo evento è la “Giornata della scuola, comunità educante”, fissato per domenica 28 novembre 2010: le comunità cristiane - attraverso le scuole paritarie - si pongono in dialogo con istituzioni, enti e organismi presenti nel territorio, per riscoprire e rilanciare il bene prezioso della scuola come risposta alle sfide educative del momento presente.

          L’altro evento è la “Seconda Conferenza sulla scuola”, nella primavera del 2011 (dopo quella realizzata il 30/4/2009 a Padova): come Chiese del Triveneto desideriamo offrire, a tutti i responsabili ed operatori della scuola a livello regionale, un momento di riflessione alto e significativo sulle attuali esigenze del mondo della scuola, per il bene delle famiglie e l’educazione dei figli.

          Vi salutiamo tutti con affetto e riconoscenza, augurando un buon anno scolastico.

I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto

Zelarino, 14 settembre 2010

I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto

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