Quali abilità è chiamato ad avere un animatore? Scoprile con noi!
Animatori non si nasce, si diventa. Ogni ragazzo possiede delle qualità che può mettere a disposizione dei più piccoli nel suo ruolo di animatore. Ma quali sono le abilità che è chiamato a sviluppare, per vivere al meglio il suo ruolo di animatore? Di seguito ne elenchiamo alcune:
SALUTARE: Saluta sempre per primo, ogni volta che entri in oratorio o in qualche stanza. Saluta anche quando esci e te ne vai. Fai sentire che ci sei e fai sentire agli altri che ti interessi di loro.
CHIAMARE: Impara i nomi di tutti gli altri animatori e dei ragazzi, chiamali per nome. Entra in relazione con maggior facilità e confidenza.
SORRIDERE: Sorridi a chiunque vedi, anche senza dire nulla. Il sorriso è la forma più bella del dono.
ASCOLTARE: Ascolta quello che hanno da dirti gli altri, fermati a sentire le loro storie, le loro vite, anche le loro lamentazioni. L’ascolto è la forma più importante di presenza.
PARLARE: Parla, racconta quello che vivi, che fai. Usare parole buone e gentili. Dalla tua bocca escano solo parole di incoraggiamento, che fanno del bene, che aiutano a costruire un mondo bello e pulito.
CONDIVIDERE: Condividi quello che hai visto e le tue riflessioni, soprattutto i tuoi stati d’animo. Se succede qualcosa e non sai come comportarti chiedi consiglio.
PUNTUALE: Sii puntuale nell’arrivare agli incontri (nel caso di ritardi o assenze, avvisa sempre il responsabile).
POSIZIONATI: Abbi ben chiaro cosa devi fare e dove devi stare (se non lo sai, chiedi al responsabile). Il tuo ruolo è importante ed è fondamentale viverlo bene.
PREPARATI: Prepara per tempo il materiale che serve per ogni attività richiesta (gioco, laboratorio, formativo).
CALENDARIZZA: Prepara con gli altri del gruppo le giornate e le attività, avere uno schema condiviso con tutti con il programma della giornata e della settimana.
CORRI: Animare vuol dire fare le cose con celerità. Spostati da una parte all’altra del cortile, gira per le stanze, non stare fermo! (Ovviamente in alcuni luoghi e momenti, sarà bene stare fermi).
BALLA: Buttati nelle danze, salta, trasmetti energia a chiunque sta vicino a te. Fai ballare, canta. L’animatore è il corpo della festa.
GIOCA: Stai in mezzo ai ragazzi e gioca con loro: calcio, basket, pallavolo, schiaccia sette, nascondino, strega comanda color… buttati in mezzo ai giochi dei bambini e se li vedi fermi in disparte, portali a giocare con te.
OSSERVA: impara a vedere i ragazzi dove sono, cosa fanno, con chi stanno, di cosa parlano quando sono tra loro. Osserva se hanno potenzialità e limiti. Cerca di capire se sono felici o tristi.
INCORAGGIA: “Sei bravo”, “Stai facendo bene”, “Ce la puoi fare!”, sono tutte frasi che possiamo e dobbiamo dire ai ragazzi. Li dobbiamo incoraggiare a dare il meglio di sé, a tirar fuori tutto il potenziale che hanno nascosto e che faticano a tirar fuori. Educare è e-ducere, cioè tirar fuori.
RICHIAMA: Spesse volte capiterà di sentire parolacce, di vedere ragazzi che si azzuffanno, di sentire delle prese in giro. Non aver paura di richiamare, di mostrare anche i loro errori. Se c’è bisogno portali da un educatore responsabile più grande e spiega cosa è successo, ci penserà lui a fare un richiamo più ufficiale.
VALORIZZA: Impara a scorgere in cosa sono bravi i ragazzi e valorizza i loro talenti, fa degli apprezzamenti davanti agli altri, fa sentire la tua stima. Conquisterai il cuore di quel ragazzo.
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