Le stelle

Qualche settimana fa, uscendo dall'università la sera, ho alzato lo sguardo verso il cielo e ho visto qualche stella e mi ha colpito che erano (come è sempre stato) le stesse stelle che avevo visto qualche sera prima da casa e le stelle che vedo ogni volta che guardo il cielo, in qualsiasi posto io sia.

Niente di straordinario, anzi, però ho pensato a una cosa, forse un po' scontata ma a cui prima non avevo mai dato peso: in qualsiasi posto io sia, alzo lo sguardo e le stelle sono sempre lì e sono sempre le stesse, non si spostano…

E le persone che conosco, anche se lontane, se guardano il cielo vedono le stesse stelle che sto guardando io.
Questa cosa, abbastanza ovvia, mi ha fatto pensare che Dio forse è un po' come le stelle: in qualsiasi posto è presente e le persone che conosco, a cui voglio bene, non sono mai veramente lontane, siamo sempre vicini "in Dio" e quando non lo vedo è perché forse devo solamente alzare lo sguardo e accorgermi che Lui è lì, sempre. 

Allora è nato un po' il desiderio di mettere il cuore in Dio, per riuscire a tenere unite tutte le cose che vivo e perché tutte le volte che ho nostalgia o che sono giù, guardo le stelle e scopro che se metto il mio cuore lì, nel cielo… in Dio, la nostalgia passa, perché non sono lontano, non posso perdermi, non sono solo.

"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere! [...] E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo." (A. S. Exupery, Il piccolo Principe)
 

A cura dei ragazzi della Comunità Proposta.