Una lettera al proprio figlio e alla futura nuora, per un futuro di coppia in cui mettere Cristo al centro...
del 09 dicembre 2016
Una lettera al proprio figlio e alla futura nuora, per un futuro di coppia in cui mettere Cristo al centro...
Figlio mio,
a te che oggi hai ancora solo quattro anni voglio scriverti, immaginandoti già uomo, nel giorno in cui avrai accolto colei che in Cristo ti sarà compagna per la vita.
Non una paternale, ma giusto due righe, un appunto che sia per te (e per lei) un promemoria, da rileggere di tanto in tanto (poiché so che solo per il tuo essere mio figlio, e per di più mio figlio maschio, se ti scrivessi una vera lettera, al vedere più d’una mezza pagina di righe fitte-fitte, ti salirebbe il tedio e se anche t’approcciassi alla lettura per pura condiscendenza nei miei confronti, saprei che lo faresti pensando in realtà alla Champions o alle lasagne della mamma).
Per questo bambino mio te lo dico subito e senza mezzi termini, come raccomandazione cammuffata da minaccia (o viceversa se preferisci): riguardo a colei che oggi tu mi presenti come tua futura consorte, ricordati che per quanto tu sia buono, bello, bravo, intelligente, simpatico e pieno di talenti (ché d’altronde sei frutto dei miei lombi) sappi che comunque lei per te è il biglietto vincente della lotteria.
Perciò trattala come bene preziosissimo, ma anche tanto delicato, ben conscio che nella vostra relazione lei è la cristalleria e tu sei l’elefante: se pretenderai di avere a che fare con lei da te stesso, come muoverai un passo farai disastri, se invece ti affiderai a Cristo nel trattarla, avrai ali di farfalla.
E tu futura nuora (perché non credere sai, che ce n’è anche per te), sappi che già solo per il fatto di esserti accollata mio figlio con la santa abnegazione d’essere sua sposa ti venero come se fossi figlia mia, epperò anche tu non t’illudere mica, perché lui è per te la prova del nove: saprai di amare Cristo se amerai lui, ché dopo Dio è lui il tuo centro, ed anzi Gesù vuole essere amato da te attraverso di lui.
Quindi tieni sempre a mente che tutta la tua bellezza, tutta la tua intelligenza, ogni singolo tuo talento ed insomma tutte le grazie di cui sei stata fatta oggetto, ti sono state concesse per lui: perché tu da questo giorno e d’ora in poi ogni giorno, le mettessi al suo servizio, poiché lui è stato pensato per te fin dalla fondazione del tempo ed attraverso di lui passa la tua salvezza.
E questo vi basti, perché già scorgo l’espressione di mio figlio e so che sta pensando al fantacalcio…
Andrea Torquato Giovanoli
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