Anche quest'anno come Vescovi del Nord Est desideriamo rivolgere a tutti coloro che vivono il mondo della scuola un augurio ricco di fiducia ed una preghiera, affinché il quotidiano e fedele impegno educativo e scolastico possa esser ricco di soddisfazione e di frutti.
del 24 novembre 2009
 
Prot. CET n° 278/09
 
Alle famiglie, dirigenti e docenti della scuola e di quella paritaria in particolare
Alle comunità civili e religiose
Ai Comuni e responsabili scolastici, politici, del lavoro e dei mass media.
 
 
Anche quest’anno come Vescovi del Nord Est desideriamo rivolgere a tutti coloro che vivono il mondo della scuola, bambini e ragazzi, docenti e genitori, educatori e dirigenti scolastici, organismi ed istituzioni sociali, politiche ed amministrative, un augurio ricco di fiducia ed una preghiera, affinché il quotidiano e fedele impegno educativo e scolastico possa esser ricco di soddisfazione e di frutti.
 
All’interno dell’emergenza educativa da più parti ribadita da persone ed istituzioni, cresce la necessità di realizzare una forte alleanza educativa tra tutti i soggetti presenti nel territorio con una valenza non solo pedagogica, ma anche politico-culturale. L’educazione è una questione urgente e decisiva che deve vedere reciprocamente coinvolti la famiglia, la scuola, il territorio, la comunità cristiana, la società tutta in un dialogo franco e sincero. E in questi ultimi tempi, il crescente interesse della Chiesa italiana verso l’educativo si è concretizzato anche nella scelta di dedicare ad esso il prossimo decennio. L’esperienza scolastica, collocandosi in un cammino educativo finalizzato a formare le persone autonome e libere, in grado di assumersi il compito difficile delle scelte per il bene personale e comunitario, è quotidianamente invitata a raccogliere la sfida educativa, sempre nuova e urgente, per offrire ai giovani le motivazioni profonde per vivere e per amare.
 
Nel sistema scolastico di istruzione e formazione del nostro Paese, nonostante interventi, richieste, appelli, incontri, conferenze a vari livelli, politico ed istituzionali, permane purtroppo ancora grave la situazione delle Scuole cattoliche paritarie, a partire da quelle dell’Infanzia, distribuite capillarmente in tutto il nostro territorio e che svolgono il prezioso servizio educativo. Oltre all’ attuazione della piena parità più volte promessa anche sul piano politico, ma finora non ancora compiuta, si ripropone ogni anno il problema delle risorse finanziarie necessarie per mantenere in vita queste scuole e promuoverne la qualità e l’esercizio del loro servizio alle famiglie e agli alunni. Non è giusto che tante famiglie e in particolare quelle più povere che oggi soffrono per la grave crisi economica, siano penalizzate e costrette a pagare il prezzo di scelte politiche ed economiche, che non riconoscono loro il diritto, sancito dalla Costituzione, di scegliere la scuola che desiderano per i loro figli.
 
Negli incontri che abbiamo con le famiglie, le comunità locali verifichiamo continuamente le difficoltà crescenti di molte scuole cattoliche paritarie e accogliamo la richiesta di insistere per giungere a risolvere con urgenza e concretezza questo problema che se non troverà soluzione entro breve tempo, rischia di condurre alla chiusura di molte scuole, con gravissime conseguenze per le famiglie e gli alunni e alti costi per le finanze pubbliche. Per dare voce a questo appello e per essere vicini e sempre più coinvolti con tutti coloro che vivono ed operano nella Scuola desideriamo anche quest’anno porre un segno pubblico dell’importanza della Scuola e di quella libera paritaria.
 
In collaborazione con le Associazioni e Federazioni della Scuola Cattolica, abbiamo indetto per domenica 29 novembre 2009 la ‘Giornata della scuola aperta’: è un’occasione per sensibilizzare, attraverso incontri e dibattiti, visite ed assemblee apertealla popolazione locale, sulla grave situazione economico-finanziaria in cui ancora versano le scuole cattoliche, in particolare quelle dell’infanzia e per promuovere una partecipazione sia delle comunità cristiane che di quelle civili, ad una maggior responsabilità nei confronti di queste istituzioni scolastiche preziose e determinati per l’educazione delle giovani generazioni.
 
In quest’occasione, in cui le scuole libere paritarie, ancora una volta si aprono ufficialmente al territorio presentando la loro profonda ricchezza pedagogico-didattica ed educativo-culturale, desideriamo anche lanciare un Concorso sul tema ‘La scuola della comunità’, affinché, con il coinvolgimento di tutte le classi delle Scuole di ogni ordine e grado, dall’Infanzia al Primo Ciclo, fino alle Secondarie e ai Centri di Formazione Professionale, ed attraverso una pluralità di linguaggi, la Scuola Cattolica sia riscoperta, riconosciuta e sostenuta.
 
Vi invitiamo, a partecipare attivamente a tali iniziative per continuare a ribadire, in maniera unitaria e forte, che la Scuola libera e paritaria è un bene per la società italiana ed in particolare per il nostro territorio del Nord Est che ha una lunga storia ed un ricco patrimonio che non deve assolutamente essere perduto.
 
A nome dei Vescovi de Nord Est saluto tutti con affetto augurando in questa prima domenica di Avvento una preparazione serena al Natale del Signore.
 
 
+ Cesare Nosiglia
Arcivescovo Vescovo di Vicenza
e
Vescovo Delegato
della Commissione Regionale Scuola,
Educazione e Università della CET
 
 
Zelarino, 29 novembre 2009, Prima Domenica di Avvento
mons. Cesare Nosiglia
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