La Chiesa sa che senza la forza dei giovani finirà per perdere la sua capacità di entusiasmo e forza. Senza il timore di esagerare, questo sinodo è un momento chiave per la Chiesa...
del 08 ottobre 2018
La Chiesa sa che senza la forza dei giovani finirà per perdere la sua capacità di entusiasmo e forza. Senza il timore di esagerare, questo sinodo è un momento chiave per la Chiesa...
l Sinodo dei Vescovi sui giovani è iniziato in un contesto difficile e apparentemente sfavorevole per la Chiesa, in mezzo a tensioni, incredulità, calo delle vocazioni e contestazioni aperte agli insegnamenti della Chiesa su temi importanti come il diritto alla vita e il ruolo della fede cristiana nel tessuto sociale e nei diritti umani. D’altra parte, nonostante le complesse circostanze che circondano quest’evento, un segno di comunione e speranza è la presenza di due vescovi della Cina continentale che “per la prima volta” possono partecipare a un Sinodo.
La Chiesa è consapevole che il mondo giovanile è cambiato radicalmente: i giovani oggi vivono in un mondo globalizzato, una rete di interconnessioni e relazioni, di sofferenza e contraddizioni. I giovani mandano un messaggio chiaro: “facciamo fatica a mettere insieme la nostra crescita, il nostro cammino verso l’età adulta e l’esperienza religiosa”.
La Chiesa sa anche che senza la forza dei giovani finirà per perdere la sua capacità di entusiasmo e forza. Senza il timore di esagerare, questo sinodo è un momento chiave per la Chiesa. Prosegue il Papa: “Questo Sinodo ha l’opportunità, il compito e il dovere di essere segno della Chiesa che si mette davvero in ascolto, che si lascia interpellare dalle istanze di coloro che incontra, che non ha sempre una risposta preconfezionata già pronta”. Si sta giocando, afferma il pontefice, il ruolo profetico della Chiesa davanti alle nuove generazioni: “Una Chiesa che non ascolta si mostra chiusa alla novità, chiusa alle sorprese di Dio, e non potrà risultare credibile, in particolare per i giovani, che inevitabilmente si allontaneranno anziché avvicinarsi”.
In questa atmosfera di dialogo, il Papa invita i Padri Sinodali a non lasciarsi “soffocare e schiacciare dai profeti delle calamità e di sventura” o dai loro stessi “limiti, errori e peccati”, ma ad essere in grado “di trovare spazi per infiammare il cuore e discernere le vie dello Spirito”.
Questo sinodo è una pietra miliare per la Famiglia Salesiana, in quanto punta al nucleo del nostro carisma e sicuramente ci offrirà elementi che ci aiuteranno a discernere nuovi metodi e vie di servire i giovani.
Gli orientamenti offerti dal Papa nel discorso inaugurale del Sinodo sono d’ispirazione anche per iniziare il nostro percorso di discernimento capitolare all’ascolto dei giovani e per rispondere alla domanda del Capitolo Generale 28: “quali salesiani per i giovani oggi?”.
Come ha detto sempre il Papa, sono necessari più che mai “Ardore e passione evangelica che generano l’ardore e la passione per Gesù. Memoria che possa risvegliare e rinnovare in noi la capacità di sognare e sperare. Perché sappiamo che i nostri giovani saranno capaci di profezia e di visione nella misura in cui noi, ormai adulti o anziani, siamo capaci di sognare e così contagiare e condividere i sogni e le speranze che portiamo nel cuore”.
Agenzia Info Salesiana
Versione app: 3.25.0 (fe9cd7d)