Lo strano sport di delegittimare il Papa

Lo strano sport di delegittimare il Papa: corvi, fanta e vatileaks. L'ennesimo attacco al papa, le questioni politiche e la deligittimazione continua della Chiesa. Opera subdola dei mass media, o esagerata teoria del complotto?

Lo strano sport di delegittimare il Papa

In questi giorni abbiamo assistito all'ennesimo attacco mediatico nei confronti del Santo Padre. Un giornale tedesco ha pubblicato una copertina a dir poco indecente (oltre che volgare) rappresentante un papa con la tonaca macchiata, che non lascia molto spazio alla fantasia.

Tra l'altro (oltre al danno..la beffa) giustificandosi dicendo che la macchia sarebbe stata causata dal versamento della bibita preferita (la Fanta) del Santo Padre...

A parte l'inutilità dell'operazione commerciale (è chiarissimo a tutti infatti il bassissimo profilo della scelta della copertina), appare sempre più chiaro coem il nuovo sport degli utlimi mesi sembri sempre più essere quello di dare addosso, più o meno pesantemente e subdolamente, al papa, a ciò che rappresenta ed a ciò che guida (la Chiesa cattolica).

Qualcuno penserà: cosa c'entra questa coprtina volgare, con la questione dei corvi e dei Vatileaks? Secondo me c'entra e come.

È chiaro che non intendo dare troppo peso a quello che scrivono i giornali, ma questi continui attacchi, insinuazioni spesso senza prove, sono atti a portare avanti una tesi ben precisa: la Chiesa non avrebbe più una guida certa, sarebbe in una situazione di "vacatio de facto".

In questa linea sono anche da vedere, a mio parere, gli attacchi al Card. Bertone.

L'intento, insomma, appare molto chiaro: delegittimare non solo il Santo Padre ma tutta la Santa Sede e, conseguentemente, la chiesa stessa.

Basti guardare (e secondo me non è azzardata questa ipotesi) anche allo spazio dato sui media (soprattutto al modo..con cui è stata gestita la cosa) alla notizia circa la scoperta del bosone di Higgs.

La scoperta "laicista" del secolo: la dimostrazione della non esistenza e della non necessità di Dio in riferimento alla creazione ed alla stessa umanità.

Certamente le voci cattoliche a commento di questa notizia hanno contribuito a chiarire i termini della cosa, se vogliamo valorizzando questa scoperta come l'ennessima "dimostrazione" che l'esistenza di Dio non è solo da cercare nella creazione della materia ma soprattutto nel "perchè" della sua esistenza e sussistenza: "perchè" al quale solo Dio, per i credenti, può dare risposta e senso.

È altrettanto vero però che queste voci sono state completamente (o quasi) taciute dalla stampa che ha, al contrario, celebrato questo evento scientifico come la vittoria della ragione sulla fede, quasi una sconfitta dell'illusione di Dio.

Forse ho esagerato mettendo insieme questi elementi, e non voglio certamente fare il "complittista" di turno.

Ma è proprio sbagliato sottolineare l'esigenza del rispetto che anche il Santo Padre deve avere? È così sbagliato chiedere alla stampa di offrire voci aperte e differenti, nel momento in cui si toccano temi così sensibili per la vita dei cattolici e di tutti i credenti?

Don Paolo Padrini

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