L'accoglienza di Papa Francesco rappresenta, secondo i promotori dell'evento, il più alto riconoscimento per l'iniziativa e la conferma della sensibilità del Pontefice ai principi non negoziabili, a cominciare dal diritto alla vita.
La Marcia per la Vita ha portato a Roma 40mila persone, che il Papa ha salutato al Regina Coeli e ha poi incontrato avvicinandosi al corteo sulla papamobile in via della Conciliazione. L’accoglienza di Papa Francesco rappresenta, secondo i promotori dell’evento, il più alto riconoscimento per l’iniziativa e la conferma della sensibilità del Pontefice ai principi non negoziabili, a cominciare dal diritto alla vita.
La Marcia per la Vita è iniziata al Colosseo con i saluti dei numerosi rappresentanti di movimenti pro-life giunti da tutto il mondo, tra i quali Jeanne Monahan, presidente della March for Life di Washington, Lila Rose, considerata dall’organizzazione abortista Planned Parenthood come la nemica numero uno, Geoffrey Strickland, di Priest for Life, il dottor Xavier Dor, medico condannato 15 volte in Francia per aver lottato contro l’aborto, Blondine Serieyx, rappresentante della Manif pour tous francese, Antony Burkhard, rappresentante di Droit de naitre, altra associazione francese impegnata nella difesa della vita e Federica Iannace Swift, dell’irlandese Youth Defence .
“La nostra Marcia è quella di un popolo della vita che, difendendo la vita, vuole infondere nuova vita in una società che si decompone e muore“, ha detto Virginia Coda Nunziante, portavoce dell’evento, nel suo discorso di apertura. Ha parlato anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha denunciato la “strage degli innocenti” che si consuma con l’aborto. Il primo cittadino ha seguito il corteo fino a Piazza Venezia. Ha percorso invece tutto il tragitto della Marcia, dal Colosseo a Castel Sant’Angelo, Sua Emin. il card. Raymond Leo Burke, il quale, nell’adorazione eucaristica tenutasi alla vigilia, ha definito la manifestazione “espressione di fede cattolica e atto di servizio alla società in cui viviamo e al suo bene comune“.
La Marcia si è svolta in un clima pacifico e festoso, in un tripudio di bandiere, di slogan e di cartelli grandi e piccoli inneggianti alla vita e contro la legislazione abortista vigente in Italia e altri Paesi del mondo. Tantissimi i giovani e le famiglie con bambini, a testimoniare che non di battaglia di retroguardia si tratta, ma di lotta per un avvenire e una società più giusti.
Foltissimo il numero dei religiosi presenti, tra i quali l’Istituto del Verbo Incarnato, i Francescani dell’Immacolata e gli Orionini, questi ultimi guidati dal loro superiore generale don Flavio Peloso. ,
Hanno partecipato alla Marcia, rigorosamente apartitica e senza slogan e simboli politici, diversi parlamentari, tra cui Maurizio Gasparri, Giorgia Meloni, Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Carlo Giovanardi, Stefano De Lillo, Carlo Casini e Paola Binetti.
La manifestazione si è conclusa in piazza san Pietro, dove il Papa, che già aveva salutato la Marcia per la Vita nel suo Regina Coeli, è sceso tra la folla incontrando i partecipanti.
Marcia nazionale per la Vita
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