Martedì 3 Settembre 1957

E poi i sacrifici: bisogna giungere a donare al buon Dio tutto ciò che non è indispensabile; ma farlo a poco a poco, e Dio sa quanto c'è da donare! Infine la ricerca della virtù e la lotta contro le imperfezioni.

Martedì 3 Settembre 1957

da L'autore

del 04 dicembre 2009

 

Programma di austerità: qualcosa da donare a Gesù

 

Martedì 5 settembre

 

Bisogna assolutamente che io programmi questi giorni; è da parecchio tempo che mi abbarbico alle mie posizioni. Da due o tre giorni ho fatto qualche progresso, ma non devo fermarmi su così buon cammino.

 

Il tabacco sarà definitivamente soppresso venerdì, finalmente! Era un duro combattimento, e ne avevo vergogna. Quanto a nutrimento, c'è ancora abbastanza da fare. Non mangio forte, ma potrei sopprimere ancora un buon numero di cose. Bisogna giungere al pane, all'acqua e alla zuppa. Come se fossi punito!

 

Penso soprattutto che occorre continuare a fare ogni sorta di piccole cose. Non dare molto, ma ciò che si da, non riprenderlo per nessun pretesto. In fondo, bisogna essere tirchi con il Signore. Come un avaro che conosce il valore del denaro, soppesare e valutare ciò che si caverà dalla propria tasca, e poi non pensarci più.

 

Ci sono tre postazioni da sorvegliare per poter elevarsi verso la perfezione.

Dapprima la preghiera, indispensabile: è la conversazione intima con Dio, che ci obbliga a volgere ad intervalli fissi il nostro pensiero al Signore. Tutte le formule di preghiera devono servire da impalcatura, e su di esse possono venir aggiunte delle orazioni, delle conversazioni personali con Dio, delle invocazioni e altre; vi si possono pure congiungere delle letture pie e la loro meditazione.

 

E poi i sacrifici: bisogna giungere a donare al buon Dio tutto ciò che non è indispensabile; ma farlo a poco a poco, e Dio sa quanto c'è da donare!

Infine la ricerca della virtù e la lotta contro le imperfezioni. Certune sono facili da accerchiare, altre no. Ci si scoprono via via che ci perfezioniamo, e sono così sottili che quando crediamo di averle definitivamente cacciate, riappaiono come un diavoletto nella bottiglia.

 

Ho appena ricevuto la visita di Maitre Baudet. Credo che ci siamo rincuorati l'un l'altro con uno scambio di parole religiose. Possa io giungere a togliergli ogni preoccupazione a mio riguardo, all'infuori della vita eterna. Ammiro la sua perseveranza, soprattutto circondato, com'è, da tentazioni.

 

Dove sarei io? Devo aspettarmi che la decisione [della grazia o no] sia presa a partire dal 25 settembre, e pi√π probabilmente durante ottobre. E molto presto!

 

Jacques Fesch

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