Moldavia, Romania e Triveneto da Giovani per i Giovani

Non molti lo sanno, ma la Romania, assieme alla Moldavia, fa parte della nostra ispettoria. Quale modo migliore per conoscere questi amici se non andare a trovarli? A questo scopo abbiamo sguinzagliato alcuni inviati speciali. Lasciamo loro la parola e andiamo a conoscere don Tiziano...

Moldavia, Romania e Triveneto da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 07 ottobre 2009

Non molti lo sanno, ma la Romania, assieme alla Moldavia, fa parte della nostra ispettoria. Quale modo migliore per conoscere questi amici se non andare a trovarli? A questo scopo abbiamo sguinzagliato alcuni inviati speciali. Lasciamo loro la parola e andiamo a conoscere don Tiziano, direttore fino al 2008 della casa salesiana di Bacau e da quest’ anno a Costanza.

 

Ciao don Tiziano!

 

Potresti raccontarci qualcosa sulla presenza salesiana in Romania?

In Romania i Salesiani sono presenti dal 1996. La prima casa salesiana, a Costanza, è stata inaugurata nel 1997; poi Bacau nel 2000 e infine nel 2005 Chisinau, nella Repubblica di Moldavia. In tutti questi anni si sono avvicendati nove confratelli italiani e due polacchi, mentre si sono affiancati ben nove confratelli rumeni: una vera benedizione! Ma la cosa più bella sono i giovani che frequentano i nostri oratori, i gruppi formativi, i corsi professionali, le case famiglia che ospitano dodici tra marmocchi e giovani! Le FMA... le aspettiamo a braccia aperte! Apparteniamo all’Ispettoria INE (Italia Nord-Est) perché fin dall’inizio siamo stati considerati come una nuova presenza del Triveneto impegnata... a 1800 chilometri di distanza, in un contesto sociale differente (ex-comunista e a maggioranza ortodossa). Ma si può dire che a parte la lingua, è un po’ la stessa cosa: i giovani vanno amati ovunque!

 

Qual è la tua testimonianza di Salesiano impegnato da dieci anni in Romania?

Nemmeno mi sono accorto che sono già passati dieci anni! Mi sembra ieri quando mi è stato proposto di venire ad aiutare queste opere che don Bosco stava impiantando in Romania! Io avevo già detto il mio «sì» a Dio per sempre: perciò quando mi hanno proposto di venire qui, mi è parso di continuare, confermando, il mio amore a Lui. In questi anni è stato bello, con gli altri confratelli, crescere assieme lanciati con passione nell’animazione di tanti ragazzi che hanno bisogno di don Bosco, della sua proposta, della sua allegria. Non è stato facile anche perché non sempre mi sono sentito all’altezza del compito. Qualche volta mi sono scoraggiato.  Ma ho imparato a vedere quel «crocifisso» che proprio don Bosco aveva mostrato alla sua mamma una sera che era avvilita! E poi è sempre riesplosa la voglia di ricominciare, come una sfida! Perciò continuo a vivere con loro e per loro, sentendo “mia” ogni giorno di più questa terra.

 

Molte volte la Romania viene percepita come una terra di delinquenza. Cosa ne pensi?

Quando ragiono con mia mamma e i miei fratelli su questo argomento e mi dicono che non se ne può più dei rumeni, chiedo loro semplicemente se conoscono dei rumeni ‘buoni’. E con sorpresa cominciano ad ammettere: «Ah, sì... Ci sarebbe quella famiglia vicino a tuo zio, e anche la badante della Lauretta, quella sì che è brava! E ho sentito di un operaio davvero onesto! Come quell’altro che lavora sodo e manda tutto alla sua famiglia!» E così ne vengono fuori tanti di bravi! Che ci sia anche chi sbaglia, è vero... Ma d’altra parte è come se qui si dicesse che gli italiani sono tutti mafiosi. I telegiornali evidenziano solo gli alberi che cadono, ma la foresta che cresce non la guarda nessuno? In Romania i ragazzi sono simili ai ragazzi italiani: sono ragazzi pieni di voglia di crescere, “affamati” di amicizia, di pallone, di protagonismo, di allegria, di rispetto, di attenzione, di Amore! Identica ‘fame’: identico ‘banchetto’ al quale siamo tutti chiamati!

 

Face to face: Silvia & Davide

 

Passiamo la parola a Silvia e Davide, un’animatrice di Costanza ed un animatore di Udine, che hanno partecipato, assieme ad altri giovani dell’ispettoria, moldavi, rumeni e italiani, ad un corso animatori a Bacau.

 

Cosa significa essere animatore?

Silvia: Tramite l’animazione posso offrire ai bambini la mia gioia di vivere e trasmettere loro ciò che ho ricevuto dagli animatori più grandi. Così possiamo portare avanti il messaggio che ci è stato affidato quando eravamo piccolini.

Davide: Per me l’animazione va al di là del suo significato immediato, è qualcosa di profondo, significa vivere la vita. È spendermi completamente per gli altri, è dare l’anima, in particolare per i ragazzi.

 

Qual è il regalo più bello che Dio ti ha fatto in questi giorni?

Silvia: La gioia.Ho ritrovato la gioia perchè nel quotidiano non mi diverto tanto, e in questi giorni mi sono divertita!

Davide: Quello che è successo in questi giorni è uno scambio reciproco. Io penso di aver ricevuto più di quello che ho dato. Ho ricevuto tanta gioia, la gioia genuina che si respira in questi posti, un esempio che vorrei rivedere nei nostri ambienti.

 

Chi è per te don Bosco? Che cosa ti ha affascinato di lui?

Silvia: Da quando l’ho conosciuto, don Bosco mi affascina. Mi piace la maniera in cui è riuscito a conquistare i bambini. anche noi possiamo riuscirci, se c’è la voglia nel nostro cuore.

Davide: La cosa più affascinante è che don Bosco, tutto ciò che ha fatto, l’ha fatto grazie ai giovani, aiutato da Dio e da Maria. La maggior parte delle sue opere è dovuta ai suoi giovani, anche i primi salesiani e i primi cooperatori erano tutti ragazzi, è partito dai ragazzi per arrivare ai ragazzi.

 

Quali sono i sogni pi√π grandi che custodisci nel cuore?

 Silvia: Sogno di esprimere, di offrire, di mostrare alle persone che la nostra vita non è una cosa banale, è un grande dono che dobbiamo offrire. Dobbiamo vivere così come don Bosco ha mostrato, seguendo il modello di Gesù e Maria

Davide: Un sogno... Ce ne sono tanti. Uno è quello di portare gioia in un mondo in cui non ne vedo molta. Farlo possibilmente con l’aiuto e lo spirito di don Bosco.

 

Ci salutiamo con le parole di Silvia:

Grazie perchè siete venuti! Sono davvero contenta perchè è la prima volta che faccio un’esperienza del genere, vi ringrazio e spero verrete anche a Costanza!!!

 

Matteo Rupil

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