Ciao, sono Daniela Bin, ho 24 anni, lavoro in piscina come segretaria, ma sono anche bagnina, istruttrice di nuoto e di acquagym; ho ricominciato a studiare quest'anno, frequento all'Università Scienze dell'Educazione...
del 28 luglio 2008
1.      Nome e Cognome, età, cosa fai nella vita, percorso di studi, progetti futuri…
Ciao, sono Daniela Bin, ho 24 anni, lavoro in piscina come segretaria, ma sono anche bagnina, istruttrice di nuoto e di acquagym; ho ricominciato a studiare quest’anno, frequento all’Università Scienze dell’Educazione... progetti per il futuro?!? LAUREARMI (Sì, insomma, ho già fatto 4 esami, mi manca poco no?!?!?), e vorrei  lavorare in una Casa-famiglia.
 
2.      Che cosa ti piace di più della realtà salesiana?
Ho avuto modo di conoscere questa realtà tramite i miei animatori, che ci portavano alla Festa dei Ragazzi, alla Festa dei Giovani e ai Corsi Animatori.
Fin dal principio, dei salesiani mi ha sempre colpito l’allegria, la freschezza e la gioia che trasmettevano. Dopo aver vissuto con loro (ho fatto il servizio civile presso il Collegio Immacolata di Conegliano) ho capito che la realtà salesiana non è solo allegria e sorrisi, ma è molto di più, è passione, è amore, è fatica, e, un po’ alla volta, ho anche capito CHI fornisce loro la forza di andare avanti e non perdersi mai d’animo.
 
3.      Dicono che tu sia amante dell’estate… è vero? Perché?
Adoro l’estate!!! Per un sacco di motivi: basta giornate rinchiusi in casa, basta freddo, c’è più luce, si va al mare, gelati a volontà, giri in bicicletta, lunghe chiacchierate con gli amici guardando le stelle… e poi… i Corsi Animatori, inizia il Gr.Est, la Per, il punto verde (ma con quanti nomi diversi si chiama la stessa cosa?!?!?!) e ci si scatena!!! Gite, bans, danze, attività, giochi, preghiere… sì, sì l’estate è un tripudio di gioia! In più in questo periodo mi succedono sempre cose belle!!!
 
4.      È importante per te l’animazione? Perché?
Sì! È talmente importante che una volta avrei detto che l’animazione per me era tutto, ora dico che per me l’animazione è TANTO. Il che è diverso, perché un tempo vivevo solo per fare la “scema” sopra un palco, insegnare le danze e fare confusione, ora tutto ciò non è assolutamente passato in secondo piano, ma forse ho maturato un’idea diversa di animazione; direi che da animatrice sto cercando di diventare educatrice, che è una realtà diversa e assai più complicata.
 
5.      Qual è la cosa che ritieni più esaltante nell’animazione? E la cosa invece più difficile?
La cosa più esaltante, più bella, è vedere un sacco di ragazzini che ti seguono, che ripetono quello che fai nelle danze e nei giochi. È capire che loro si FIDANO di te, che se fanno la danza ridicola è perché la fai anche tu, se fanno una cosa è perché sei tu a dirgli di farla… e questa è un’arma a doppio taglio!
Infatti la cosa più difficile, a mio parere, è rimanere animatore anche fuori delle mura dell’oratorio, restando quindi sempre coerenti. Gli stessi bambini, che pendono dalle tue labbra durante le attività, sono gli stessi che ti vedono in piazza e tu per loro sei e rimani il loro “super animatore”! Quindi pensa che tristezza, che confusione per loro, nel vedere che dici parolacce, sei maleducato o altro. Gli insegni a pregare, a trattare bene gli altri e sei il primo a non farlo!
A Breda di Piave si dice che tutti gli animatori hanno una A (di Animatore) marchiata a  fuoco sulla spalla, perché quando sei animatore, lo sei sempre, in ogni tempo e in ogni luogo! Che fatica!!!
 
 
6.      Ti è mai capitato di essere toccata nel profondo parlando con un tuo animato?
I ragazzi sono un mix di emozioni! Hanno sensibilità, bontà d’animo, rabbia dentro, sono un po’ spaesati, a volte un po’ ingenui (in senso buono eh!); quindi è impossibile non rimanere toccati da loro! È in momenti come questi che mi viene da urlare ai grandi (quelli più grandi di me!) che i ragazzi d’oggi non sono solo bullismo e cattiveria, ma sono anche generosità e dono. Per questo non si deve additare in negativo TUTTI i  giovani, ma aiutare chi è buono a rimanere buono, e chi ha difficoltà a superarle!!!
7.      Secondo te quali devono essere le caratteristiche indispensabili dell’animatore? Quali sono i prerequisiti fondamentali per poter essere un buon animatore?
Partendo dal fatto che siamo tutti buoni animatori, aggiungo che, secondo me, un buon animatore deve rendersi conto che gli viene affidata una vita, non “bruscolini”. Quando si comprende la fiducia che i genitori, i sacerdoti, le suore ed i responsabili ripongono su di noi, tutto il resto vien da sé... Coerenza, allegria, passione, collaborazione, un bel  po’ d’impegno, queste le caratteristiche, il Signore ci aiuta nel resto!!!
 
8.      Sei in televisione e devi fare un appello per convincere i ragazzi a diventare animatori. Che cosa diresti?
In tivùùùùùùùùùùùù?!?!? Intanto un bel “CIAO MAMMA”, che ci sta sempre! E poi.. «Ehi tu! Sì, sì, proprio tu con i capelli, gli occhi, il naso e la bocca! Cosa fai ancora lì?! Ci sono un sacco di bambini che ti stanno aspettando! Come perché?!? Perché vogliono giocare con te, strapazzarti come il loro orsetto preferito e farti correre come un pazzo! Come cosa ne guadagni?!?!? Ma daiiii fidati, ricevi tanto e non perdi niente, vai ai parchi acquatici gratis… dai! Fidati! Sarà bello! Vieni… vieni e vedrai!» E se non si convincono così… li vado a prendere a casa!!! Bisogna sempre aiutare a fare il primo passo no?!?
 
9.      Qual è il tuo gioco preferito? Ed il bans/danza?
Ma dai! È come scegliere tra i gusti del gelato… anzi, è più difficile! Se devo scegliere dico i percorsi “militari”, saltare sedie, passare sotto le panchine, superare fili, il tutto con, in bocca, un cucchiaino con la “mitica” pallina da ping-pong sopra! Mumble-mumble... Danze e Bans sono il mio pane, più mettono in ridicolo gli animatori più mi piacciono! Sempre solo perché devo scegliere dico  “Happy” (perché siamo “Happy” di essere qui!!!! Le mie accoglienze iniziano quasi sempre così) e il bans dello sciatore; ma se devo mettere ko i bambini, così stanno buoni durante le attività allora dico megababies e il bans di Laurenzia… sono strategie!
10. Daniela nel futuro dell’animazione: cosa vorrebbe migliorare delle sue già ottime capacità?
Ma quali ottime capacità! Io sto ancora imparando tanto!! Vorrei migliorare nel rapporto con i ragazzi e nell’avere le parole giuste al momento giusto. Soprattutto vorrei imparare a trasmettere come si deve il Signore! Far capire ai ragazzi che Lui c’è e ci ama, di Lui ci si può davvero fidare! Se lo capivo prima anch’io, le cose probabilmente sarebbero andate in altro modo.
 
11. Che collegamento c'è tra animazione e vita quotidiana?
La nostra è un animazione cristiana, no? Allora il collegamento è il Signore, per quanto difficile sia averlo sempre presente nella vita quotidiana! Nell’animazione è più facile perché c’è anche il tempo prestabilito, “imposto” da sacerdoti e suore, della preghiera, invece nella quotidianità il tempo per Lui te lo devi trovare da sola... e si sa... a Lui si dice sempre “dopo”, perché sappiamo che Lui tanto è sempre lì.
 
 
12. Un grazie a qualche tuo animatore e perché?
Un grazie agli animatori che mi hanno cresciuto, perché se non ho mai saltato giorni di oratorio e Gr.Est dalla prima elementare in su, se fin da piccola il sogno era quello di fare l’animatrice è stato grazie a loro, all’impegno che mettevano nelle attività, al tempo che mi dedicavano, al bene che mi volevano, alla passione per tutti noi ragazzi. Tutto è partito dalla loro testimonianza e spero sempre di riuscire a donare ai ragazzi che incontro anche solo un pezzo di quello che i miei animatori hanno fatto per me.
 
13. Che cosa dice Gesù a un animatore? Cosa vuole che egli rappresenti?
Gesù ad un animatore dice di amare i fratelli più piccoli. Di donarsi gratuitamente a loro, di impegnarsi. Gesù vuole essere rappresentato dagli animatori, per farsi portare, per avvicinarsi ancora di più ai ragazzi. Quando un bambino guarda il suo animatore preferito, Gesù vorrebbe che non si veda solo  un “mito”, ma  nei suoi occhi ci dovrebbe essere lo sguardo del Padre ed il Suo!
 
14. Se don Bosco fosse nel tuo oratorio che tipo di animatore sarebbe?
Don Bosco nel nostro oratorio?!?!?!?!? IL MIO SOGNO. Comunque, partendo dal presupposto che l’oratorio di Breda di Piave è l’oratorio (quasi) più bello al mondo, don Bosco sarebbe un pazzo animatore che non si stanca mai, in grado di passare dal bans più strano alla preghiera, dal gioco al richiamare chi sbaglia. Sempre in mezzo ai ragazzi e con il sorriso, distante dal cellulare e vicino a Gesù. Sì, insomma, in qualsiasi oratorio si metta don Bosco rimane sempre don Bosco!
Cristiano De Marchi
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