Lo stupore dell'incontro
Vieni Santo Spirito, vieni per Maria.
Ave o Maria …
Si compirono per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama". Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: "Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Arrivati, dice il Vangelo, i pastori «trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia». Poi annota che, solo «dopo averlo visto», si misero, pieni di stupore, a riferire di Gesù agli altri e a glorificare e lodare Dio per tutto quello che avevano udito e visto. La svolta è stata averlo visto. È importante vedere, abbracciare con lo sguardo, restare, come i pastori, davanti al Bambino in braccio alla Madre. Senza dire nulla, senza chiedere nulla, senza fare nulla. Guardare in silenzio, adorare, accogliere con gli occhi la tenerezza consolante di Dio fatto uomo, della sua e nostra Madre. [...] Tra le tante novità che si vorrebbero sperimentare e le molte cose che si vorrebbero fare, dedichiamo del tempo a vedere, cioè ad aprire gli occhi e a tenerli aperti di fronte a quel che conta: a Dio e agli altri. Abbiamo il coraggio di sentire lo stupore dell’incontro, che è lo stile di Dio, cosa ben differente dalla seduzione del mondo, che ti tranquillizza. Lo stupore di Dio, l’incontro, ti dà pace; l’altro soltanto ti anestetizza e ti dà tranquillità. (Papa Francesco, omelia del 1 gennaio 2023)
Come i pastori, sono capace di spostarmi per incontrare Dio presente nell’Eucaristia e nei fratelli?
Che posto il silenzio occupa nella mia vita?
Oggi mi prendo un tempo di silenzio in una chiesa o nel segreto della mia camera per contemplare Gesù e ascoltarlo.
Sotto la tua protezione
cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.
+ Maria Aiuto dei Cristiani, prega per noi.
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