Riconosciuta la guarigione straordinaria di un pellegrino che si era recato a Lourdes. La vicenda risale al 2002 e riguarda un artigiano oggi in pensione, affetto da un ernia discale.
del 29 marzo 2011
 
          Monsignor Emmanuel Delmas, vescovo della diocesi di Angers, in Francia, ha riconosciuto ieri la guarigione straordinaria di un pellegrino che si era recato a Lourdes. La vicenda risale al 2002 e riguarda Serge François, artigiano oggi in pensione, affetto da un ernia discale.
          L’uomo, allora 56enne, era stato operato due volte, e soffriva di una paralisi pressochè totale alla gamba destra quando decise di partecipare ad un pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna di Lourdes.
          Come il vescovo rimarca nel documento ufficiale siglato il 27 marzo, Serge François ha preso parte al viaggio come “ospedalizzato-malato”. Il 12 aprile 2002 l’uomo si è recato alla grotta di Massabielle per pregare la Madonna. Secondo il suo stesso racconto, mentre pregava, è stato «preso da un dolore così folgorante che credeva di morire. Dopo qualche minuto – racconta ancora – la sofferenza ha lasciato posto ad un’intensa sensazione di benessere e calore» e la sua gamba ha prima smesso di farlo soffrire e poi si è progressivamente rianimata. L’anno successivo, nel corso di un nuovo pellegrinaggio, François ha segnalato la sua guarigione al Bureau des constatations médicales di Lourdes, secondo la prassi.
          Il primo dicembre 2008 il Comitato medico internazionale di Lourdes, composto da una ventina di medici, ha riconosciuto che la guarigione di Serge François era di carattere straordinario poiché immediata, completa, priva di relazione con terapie e duratura.
                   Il passo successivo per il riconoscimento ufficiale era il pronunciamento della diocesi di appartenenza del presunto miracolato. Pronunciamento che è arrivato ieri a firma del vescovo Monsignor Delmas «Nel nome della Chiesa riconosco il carattere straordinario della guarigione di cui ha beneficiato il signor Serge François a Lourdes. Questa guarigione è da considerare come un dono personale di Dio a quest’uomo, come un evento di grazia, come un segno di Cristo salvatore».
Raffaella Frullone
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