Obama, il difensore del diritto innaturale

Barack Obama è uscito allo scoperto. Il presidente degli Stati Uniti, per la prima volta nella storia, si è detto convinto che due persone dello stesso sesso abbiano il diritto di sposarsi. Obama ha descritto la sua decisione come una «scelta personale».

Obama, il difensore del diritto innaturale

da Quaderni Cannibali

del 14 maggio 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

           Barack Obama è uscito allo scoperto. Il presidente degli Stati Uniti, per la prima volta nella storia, si è detto convinto che due persone dello stesso sesso abbiano il diritto di sposarsi. Obama ha descritto la sua decisione come una «scelta personale», lasciando intendere che la sua Amministrazione non proporrà una legge federale che legalizzi il matrimonio gay su tutto il territorio nazionale. «Negli ultimi anni ho parlato con amici, parenti e membri del mio staff che sono legati a un partner dello stesso sesso in un’unione solida e monogama – ha detto il 9 maggio Obama in un’intervista alla Abc – e a un certo punto ho concluso che per me, personalmente, è importante affermare che coppie dello stesso sesso devono potersi sposare».

           Il pronunciamento del capo della Casa Bianca arriva in un momento politicamente delicato. Dopo aver evitato di prendere posizione chiara sul tema per anni (favorevole alle coppie di fatto gay ma non al matrimonio), Obama si è infatti schierato a fianco dei diritti dei gay nel bel mezzo della campagna elettorale per le presidenziali. Una mossa che potrebbe costargli l’elettorato cattolico, soprattutto degli ispanici, e, secondo alcuni esperti, la rielezione.           Era stato lo stesso presidente a chiedere l’intervista tv dopo che, nei giorni scorsi, il tema delle nozze gay si era con forza imposto alla sua attenzione, e dopo che la pressione affinché si pronunciasse era aumentata. Ieri, ad esempio, la Carolina del Nord si è unita ai 30 Stati americani che nella loro Costituzione vietano il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Approvando un emendamento alla Carta statale con il 60% dei voti, lo Stato, religioso ma moderato, ha posto uno sbarramento in più alle nozze gay, già proibite da una legge statale. L’approvazione dell’emendamento ha segnato un’importante vittoria ai conservatori e ai gruppi religiosi, ma aveva costretto la Casa Bianca a manifestare la sua opposizione. Obama si era detto deluso per il risultato del referendum in Nord Carolina, definendolo una misura che «discrimina gay e lesbiche» e dicendosi convinto che «le coppie omosessuali meritino gli stessi diritti e le stesse tutele legali di quelle etero». «l matrimonio in sé è tra un uomo e una donna». Così Mitt Romney, candidato alle primarie repubblicane ha commentato a caldo l’apertura di Obama.

Elena Molinari

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