Omelia: 2° domenica di Quaresima

Siamo entrati nella quaresima, un tempo straordinario di grazia, di silenzio, di essenzialità, di preghiera, di carità... Ti sei accorto che questo tempo è offerto alla tua vita? Abramo è il modello dell'uomo che si consegna a Dio e si affida a Lui. Quando due giovani iniziano a frequentarsi...

Omelia: 2° domenica di Quaresima

 

Letture:

Genesi 15, 5-18                        Filippesi 3,17-4,1 Luca 9, 28-36   IL NOSTRO DIO SI VUOLE ALLEARE CON NOI!             Siamo entrati nella quaresima, questo tempo straordinario di grazia, di silenzio, di essenzialità, di preghiera, di carità... Tu ti sei accorto che questo tempo è offerto alla tua vita, al tuo futuro? Tu sei invitato/a a vivere il silenzio, la preghiera, la carità, l’essenzialità, ... Aver ricevuto le ceneri sul capo significava questo!   Allora il primo passo di questo messaggio è centrarti sulla quaresima: Vuoi viverla bene?  Hai buona volontà? Hai preso un impegno che tocchi sul vivo la tua vita, soprattutto quegli aspetti che sono più in dissonanza con il Vangelo di Gesù? Hai capito che il modo migliore per camminare verso Dio è camminare con altri, per cui comunica le cose belle che vivi, senti, scopri... anche agli amici, ai familiari, ai compagni di Università..... E ora invoca lo Spirito di Gesù e leggi le letture di questa domenica.             L’alleanza di Dio con l’uomo ha radici lontane:  Abramo è il modello dell’uomo che si consegna a Dio e si affida a Lui. Di fronte alla promessa ‘folle’ di Jhawè ( a lui, senza figli, viene promessa una discendenza numerosa come le stelle del cielo...!) Abramo ha fede e crede; crede pure alla promessa di un paese dove abitare e riceve un segno. Il segno di questo patto é chiaro nell’ambiente di Abramo: Dio sotto forma di fiamma passa tra le vittime squartate, che significa: mi avvenga così se non sarò fedele al patto! Inizia una “storia” tra Dio e l’umanità, rappresentata da Abramo.             È stupendo pensare che così inizia un lungo periodo di fidanzamento, di corteggiamento da parte di Dio. Quando due giovani iniziano a frequentarsi e hanno in cuore un sogno grande che coinvolge le loro vite, noi diciamo che iniziano una “storia”. Sai come si chiama più propriamente la Bibbia?  STORIA SACRA!  Narra infatti l’innamoramento progressivo tra Dio e l’uomo, racconta i passi di questa alleanza d’amore che avrà in Gesù il suo sigillo definitivo e sponsale!             Tu hai iniziato questa ‘storia’ con Dio nel battesimo e poi quando ti sei appropriato/a di questo dono e hai deciso di diventare ‘partner’ di Dio! Ogni relazione va curata e difesa (lo sanno bene certi sposi, che non pongono attenzione a questi due atteggiamenti, a quali rischi e sorprese vanno incontro!). Anche la tua fede, la tua relazione di alleanza con Dio, va curata e difesa.             Curata: la preghiera, la lettura della sua Parola, i momenti di silenzio in cui ti ricarichi e assapori la dolcezza dell’intimità con Lui... la carità nelle sue molteplici manifestazioni, la fedeltà al tuo dovere di studente, in famiglia, con gli amici; la tua testimonianza cristiana coraggiosa nei vari ambienti che frequenti. Quanti cristiani “camaleonti” ci sono oggi! Tu sei tra questi? Abbi il coraggio dello smascheramento della tua identità vera!             Difesa: ogni storia ha le sue trappole, i suoi rischi, le sue insidie.. le sue ‘tentazioni’. Il vangelo di domenica scorsa (Gesù che viene tentato) è vero e attuale anche per te! Come custodisci questa alleanza? Ti esponi a occasioni di peccato, cioè di negazione della tua fede, di comportamenti dissonanti con quanto credi...?     Come vedi, sono le cose di sempre!

 

          2.  L’Eucaristia è l’alleanza stipulata nel sangue di Gesù: Questo è il sangue della nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti...”  Il corpo crocifisso di Gesù diventa il luogo in cui Dio rinnova in maniera definitiva e irrevocabile la sua alleanza con l’uomo. Qui non si tratta più di figliolanza, di territorio su cui costruire una nazione, ma del cuore stesso di Dio che diventa luogo di incontro, di perdono, di purificazione, di rinnovamento, di vita. Mangiare il pane eucaristico significa rinnovare il patto d’amore con Dio, significa dire nel gesto che si compie che io voglio conformare la mia vita a quello che Gesù ha fatto. Cosa ha fatto Gesù? Ha fatto della sua vita un dono per tutti. Io, partecipando all’Eucaristia, rinnovo la mia fedeltà al mio battesimo, alle promesse fatte..., ricevo inoltre da Lui la forza per esservi fedele nella vita di tutti i giorni...             La quaresima è un tempo speciale in cui questi elementi fondamentali della vita cristiana vengono evidenziati e offerti alla nostra riflessione e meditazione.             3. La preghiera come luogo quotidiano per rinsaldare l’alleanza: il Vangelo odierno ci parla di Gesù che sale sul monte (=luogo appartato, solitario) per pregare e “mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto..” L’Eucaristia, celebrata la domenica, deve uscire dalla chiesa ed entrare nella tua vita quotidiana. Quel momento solenne di alleanza assume nella quotidianità le forme più varie, che conosci bene. Per continuare la fedeltà ‘domenicale’ occorre tornare al Dio “fedele” per essere fedele anche tu. La preghiera, come forma intima di relazione con Lui, è la tua alleanza quotidiana, il modo con cui rinnovi il tuo amore per Gesù e .. ti trasfiguri! Sì, perché la preghiera è davvero una trasfigurazione, cioè un momento nel quale i nostri occhi vedono in modo nuovo, il nostro cuore ama nel modo giusto,  la nostra intelligenza capisce cose belle... Ci viene data la forza di perdonare,  di spenderci con generosità, di testimoniare con coraggio la nostra fede...   Ti lascio una sorta di decalogo della preghiera: non sono regole, ma frasi su cui riflettere. se non preghi non puoi dirti cristiano/a tu vali quanto vale la tua preghiera (tempo, qualità, preparazione…) pregare non è dire belle parole pregare non è avere bei sentimenti pregare è un rapporto d’amore pregare è vivere la relazione della “vite e del tralcio” pregare è stare con Gesù pregare è un tète à tète con Gesù   (Charles de Foucault) il termometro della tua preghiera è la carità (se la tua carità migliora !) pregare è amare!            Senti questa ancora: un tempo, quando ancora ci si scrivevano lettere d’amore, queste erano uno strumento per conoscersi, per crescere nel cammino verso il matrimonio… Il cristiano cresce nell’alleanza di amore con Gesù, leggendo la lettera che lui ci ha scritto. Sai qual è questa lettera che devi leggere?   Il VANGELO!

 

 

Don Gianni

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