Omelia della 5° Domenica del Tempo Ordinario

Omelia di don Gianni sul Vangelo di Domenica 6 Febbraio. "Chi pretende di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello rimane nella luce e non corre pericolo di inciampare. Chi odia suo fratello vive nelle tenebre e cammina nel buio".

Omelia della 5° Domenica del Tempo Ordinario

da Quaderni Cannibali

del 04 febbraio 2011

 

5° DOMENICA del tempo ordinario6 febbraio 2011  “Voi siete la luce del mondo”   Letture:Isaia 58, 7-10                      1 Corinti 2, 1-5                                  Matteo 5,13-16 

                      

          Il capitolo 5 del Vangelo di Matteo si apre con le famose BEATITUDINI, il proclama di Gesù per coloro che vorranno seguirlo. È il manifesto della gioia, della felicità di Dio e dei suoi discepoli. Per 9 volte si ripete la parola “felici”, beati! Non ho il tempo di commentare le 9 beatitudini: mi hanno fatto capire quanto Dio ci voglia come Lui, felici, perché FELICITA’ è uno dei nomi di Dio!!!Il Vangelo di questa domenica continua lo stesso discorso: è un brano ricco di immagini (sale, luce, città sul monte, la lampada…). Mi fermerò solo sulle due immagini più note:  1. Voi siete il sale della terra!            “La legge di Dio è come il sale e il mondo non può stare senza sale” ripetevano i rabbini. Sono molte le funzioni del sale: vediamole e applichiamole ai discepoli di Gesù. Dare sapore ai cibi. Una pietanza senza sale, insipida, fa arricciare il naso, non è buona! Ma anche chi non ha “sale in testa” non è una persona piacevole. Si passa dal sale che dona sapore, al sale che simboleggia la ‘sapienza’.   Intesa così l’immagine indica che i discepoli devono diffondere nel mondo una sapienza capace di dare sapore e significato alla vita Conservare gli alimenti: impedire che divengano avariati. Il cristiano, che è sale della terra, con la sua presenza è chiamato a impedire la corruzione, a non permettere che la società vada in disfacimento. Un esempio per tutti: dove si banalizza la sessualità e le convivenze e gli adulteri non sono più chiamati con il loro nome, il cristiano richiama la santità del rapporto uomo-donna e il progetto di Dio sull’amore coniugale Ricordare l’inviolabilità dei patti: i contraente compivano il rito di consumare insieme pane e sale o sale soltanto. Era l’alleanza del sale. E l’alleanza eterna stipulata da Dio con la discendenza di Davide è chiamata proprio così! I cristiani testimoniano che Dio è fedele per sempre e non viene meno all’alleanza: nessun peccato potrà mai incrinare il patto di fedeltà che lo lega all’uomo.

 

          Il pericolo è diventare insipidi. Quando questo capita? Quando si fa perdere al Vangelo il suo sapore, la sua integrità, la sua forza dirompente. Quando lo si annacqua, lo si ammorbidisce. Negli anni della contestazione ricordo che girava uno slogan: “Non si giudica il Vangelo, ci si lascia giudicare dal Vangelo!”   2. Voi siete la luce del mondo! Il tema della luce è uno dei più frequenti nel nuovo Testamento, soprattutto nel Vangelo di Giovanni La luce risplende nelle tenebre Giovanni è testimone della luce Gesù è salutato come Luce che viene ad illuminare le genti La luce vera che illumina ogni uomo stava per venire nel mondo Io sono la luce del mondo Chi segue me avrà la luce della vita          Mi piace ricordare che l’ultimo libro-intervista del Papa ha come titolo “Luce del mondo”È ancora l’apostolo Giovanni che nella sua prima lettera scrive:Chi pretende di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.Chi ama suo fratello rimane nella luce e non corre pericolo di inciampare.Chi odia suo fratello vive nelle tenebre e cammina nel buioPoco oltre la parola luce è sostituita con la parola vita:Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita (dalle tenebre alla luce) se amiamo i nostri fratelli.  Ed è quanto ci dice la prima lettura, stupenda, tratta dal profeta Isaia: leggila con calma: Così dice il Signore: “Dividi il pane con l'affamato, introduci in casa i miseri, senza tetto, vesti uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne. Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: 'Eccomi!'. Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ecco quanto questa parola ha suggerito al mio cuore: Dio è Luce (e Gesù dice di essere la luce del mondo) perché è Amore! Tu sei luce se hai la carità: hai letto gli esempi che porta il profeta Isaia? I santi sono le luci del mondo di oggi, perché tutti sono modelli di carità. Abbiamo da poco festeggiato don Bosco, il santo della carità pastorale rivolta ai giovani! Mi ha colpito la frase: “La tua ferita si rimarginerà!”. Ma capisci che amando gli altri, uscendo dal proprio guscio risolviamo meglio anche i nostri problemi, curiamo le nostre ferite, facciamo circolare aria nuova nel nostro cuore.  Ho incontrato una coppia sull’orlo della separazione. Sai che cosa ha guarito la loro vita tutta incentrata su dove e con chi fare le vacanze, sulla gestione borghese del loro tempo libero, sulle spese voluttuarie….? La scoperta dei poveri e di conseguenza il loro aprirsi alla carità. Tu esci da certi problemi, da tunnel bui, tu guarisci da certe ferite, ….. solo lanciandoti nella carità! Prova a elencare le opere di carità che nella tua situazione di vita puoi realizzare: sono quelle che il Signore ti chiede di compiere per essere per te luce e per farti diventare luce! Prega:  Padre per Gesù donaci lo Spirito Santo, che è Spirito di carità e di amore!   

Don Gianni

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