Le manifestazioni che l’arcidiocesi di Palermo e il Centro di accoglienza "Padre Nostro" hanno inserito nel programma del 27.mo anniversario della morte del sacerdote siciliano ucciso dalla mafia hanno ricevuto la Medaglia di rappresentanza da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel 2018 la visita di Papa Francesco nel luoghi di "don Pino", proclamato Beato nel 2013
Le manifestazioni che l’arcidiocesi di Palermo e il Centro di accoglienza "Padre Nostro" hanno inserito nel programma del 27.mo anniversario della morte del sacerdote siciliano ucciso dalla mafia hanno ricevuto la Medaglia di rappresentanza da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel 2018 la visita di Papa Francesco nel luoghi di "don Pino", proclamato Beato nel 2013
Alessandra Zaffiro di tratto da vaticannews.va
“Non sono un biblista, non sono un teologo, né un sociologo, sono soltanto uno che ha cercato di lavorare per il Regno di Dio”, diceva di sé don Pino Puglisi, sacerdote di frontiera nel difficile quartiere Brancaccio di Palermo, segnato da degrado, mancanza di lavoro e illegalità. Parroco della chiesa di San Gaetano, appena possibile, nel 1991, fondò il Centro "Padre Nostro", punto di riferimento per le famiglie. Al suo assassino disse: “Me lo aspettavo”. Padre Puglisi sapeva di essere ormai nel mirino della mafia per la sua opera contro la criminalità organizzata, parlando ai giovani, togliendo la bassa manovalanza alla delinquenza. Eppure, come ha ricordato Papa Francesco due anni fa, in occasione della visita pastorale a Palermo per il 25.mo del martirio del Beato Giuseppe Puglisi, “Quando morì nel giorno del suo 56.mo compleanno, coronò la sua vittoria col sorriso, con quel sorriso che non fece dormire di notte il suo uccisore, il quale disse: “C’era una specie di luce in quel sorriso”. “Padre Pino – ha proseguito il Pontefice - era inerme, ma il suo sorriso trasmetteva la forza di Dio: non un bagliore accecante, ma una luce gentile che scava dentro e rischiara il cuore. È la luce dell’amore, del dono, del servizio”. Ventisette anni dopo, l’amore di don Pino per i suoi parrocchiani, per Palermo, è cresciuto, si è moltiplicato: una scuola media intitolata a padre Puglisi, un campo di calcetto, l’attesa per la realizzazione dell’asilo “I piccoli di Padre Puglisi, il sogno di don Pino, e l’erigendo santuario dedicato al Beato. Tutto nel quartiere Brancaccio. Diceva padre Puglisi “Se ognuno fa qualcosa”. E si continua a fare, anche in piena pandemia da Covid-19, come da programma delle iniziative, nel rispetto delle norme di sicurezza.
Papa in preghiera sul luogo dell’uccisione di don Puglisi
Ancora vivo il ricordo a Brancaccio e in tutta Palermo della visita di Papa Francesco avvenuta il 15 settembre del 2018. Il Papa si è raccolto in preghiera nel luogo dove il sacerdote è caduto colpito a morte. Il Pontefice ha anche visitato la casa museo dedicata a don Pino, accompagnato dall'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. Ad attenderlo fuori dall'abitazione, i due fratelli di don Pino, Gaetano e Franco Puglisi, con le mogli ed altri familiari.
Le iniziative dell’Arcidiocesi di Palermo e del Centro Padre Nostro
Il ricordo del martirio del Beato Giuseppe Puglisi ha preso il via l’11 settembre con l’inaugurazione del micronido holding “Beato Giuseppe Puglisi e Santa Rosa Venerini” a Palermo in via Belmonte Chiavelli 1/A, dove per una ventina bambini, accompagnati da una solo genitore, tra mascherine, distanza sociale e pranzo porzionato, è stato proiettato all’aperto il cartone animato “La missione di 3P”, ispirato alla vita di don Pino per la regia di Rosalba Vitellaro. Ieri sera il raduno presso la parrocchia Santa Maria della Pietà, dove è stato battezzato il sacerdote di frontiera, con la veglia di preghiera proseguita in piazzetta Beato Padre Pino Puglisi, per assistere alla relazione “La Radicalità e la Testimonianza in don Giuseppe Puglisi e in don Giuseppe Dossetti” di Pier Luigi Castagnetti, collaboratore di don Dossetti. Alle 22.30 su TV2000 il concerto meditazione “Perché forte come la morte è l’amore”, del Centro di Accoglienza Padre Nostro e della Fondazione “Frammenti di Luce”.
“Un fiore per 3P”
Oggi pomeriggio la messa celebrata in cattedrale dall’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice; poi, davanti alle spoglie del Beato, la consueta deposizione di “Un fiore per 3P”, ovvero padre Pino Puglisi. Mercoledì 16 e venerdì 18 settembre la proiezione della miniserie “The smile of 3P”, diretta da Paolo Brancati, prodotta dalla Seven Communication in collaborazione con il Centro di Accoglienza Padre Nostro, cui assisteranno i detenuti della Casa di reclusione “Calogero Di Bona Ucciardone” di Palermo. Giovedì 17 settembre il Consiglio della II Circoscrizione, in convocazione straordinaria, si riunirà per commemorare il parroco di Brancaccio presso l’aula consiliare di via San Ciro 15.
Altre iniziative
Venerdì alle 11 l’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice benedirà i locali della Comunità alloggio per minori “Beato Giuseppe Puglisi e Santa Rosa Venerini” in via Santa Rosa Venerini, a Termini Imerese, gestita dal Centro di Accoglienza Padre Nostro. Sabato alle 9, presso l’I.C.S. “Padre Pino Puglisi” di via Francesco Panzera, sarà inaugurato l’anno scolastico 2020/2021. L’ultimo evento in programma è quello di martedì 29 settembre alle 20, che vedrà coinvolti i detenuti della Casa Circondariale “Pagliarelli – Antonio Lo Russo” per la proiezione del film “The smile of 3P”. All’organizzazione delle manifestazioni hanno contribuito tra gli altri: la Fondazione Giovanni Paolo II di Firenze, la casa-museo del Beato Giuseppe Puglisi, la parrocchia Santa Maria della Pietà di Palermo, la Venerabile Confraternita di Santa Rosalia dei Sacchi e del Pellegrino e PON Metro “Città di Palermo” 2014/2020 – Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale (OT9-FSE) Sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate.
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