Paolo VI sarà proclamato beato il 19 ottobre. Papa Francesco ha ricevuto venerdì sera in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e ha dato l'autorizzazione.
Paolo VI sarà proclamato beato il 19 ottobre. Papa Francesco ha ricevuto venerdì sera in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e ha autorizzato la Congregazione a promulgare, tra gli altri, il decreto riguardante il miracolo attribuito all'intercessione del venerabile servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini). Il Pontefice ha inoltre autorizzato il Dicastero a comunicare che il rito della beatificazione avrà luogo in Vaticano il 19 ottobre 2014.
Un altro beato e 3 nuovi venerabili
Gli altri decreti riguardano la beatificazione di Luigi Caburlotto, sacerdote diocesano e fondatore dell'Istituto delle Figlie di San Giuseppe, nato a Venezia nel 1817 e morto nel 1897, e il riconoscimento delle virtù eroiche di Giacomo Abbondo, sacerdote diocesano morto nel 1788, Giacinto Alegre Pujals, sacerdote professo della Compagnia di Gesù morto nel 1930 e Carla Barbara Colchen Carré de Malberg, madre di famiglia, fondatrice della Società delle Figlie di San Francesco di Sales, morta nel 1891.
Il Papa agli Istituti secolari: «Anche per La Pira e Barelli, gridate: 'santi subito'»
Il Papa incontrando i membri degli Istituti secolari - gruppi di laici cattolici di cui hanno fatto parte anche Giorgio La Pira e Armida Barelli - ha rivolto alcune parole a braccio. "Non vi leggo il discorso - ha detto - per non annoiarvi, e ve lo consegno". "Volevo dirvi - ha proseguito - che forse è possibile in voi la tentazione di dirsi 'cosa posso fare io, a che servo', ebbene - ha aggiunto - ricordatevi che il Signore ci ha parlato del seme del grano, la vostra vita è come il seme del grano, il lievito, che sta lì, occorre fare tutto il possibile perché il regno venga, cresca, sia grande e anche custodisca tanta gente". "Pensate - ha aggiunto - questa piccola vita, questo piccolo gesto, questa vita normale, ma è il lievito, è il seme che fa crescere, e questo vi darà consolazione, i risultati in questo bilancio sul regno di Dio non si vedono, i risultati non si vedono, soltanto il Signore vi fa percepire qualcosa, piccolina, vedremo, i risultati lassù e per questo è importante che voi abbiate tanta speranza. È una grazia - ha proseguito - che voi dovete chiedere al Signore sempre la speranza, la speranza che va avanti, che non delude, e vi consiglierei di leggere molto spesso li capitolo decimo della Lettera agli Ebrei, a proposito della speranza, imparate che tanti padri nostri hanno fatto questo cammino e non hanno visto i risultati ma li hanno salutati da lontano, la speranza è quello che vi auguro, grazie tante per quello che fate nella chiesa, per la preghiera, l'azione e per la speranza e non dimenticate eh, siate rivoluzionari".
Dalla platea è stato chiesto quando procederanno le cause canoniche per Giorgio La Pira e Armida Barelli e il Papa ha replicato, alludendo a Karol Wojtyla: "Andate avanti, eh, il popolo qui, nel 2005 ha gridato 'santo subito' e poco dopo è stato fatto santo, gridate voi per questi due, grazie, è un piacere".
Redazione Avvenire
Versione app: 3.25.0 (fe9cd7d)