Per servire la Chiesa e il mondo servono "sacerdoti santi"

La Chiesa deve restare indissolubilmente abbracciata a Cristo e non lasciarsene mai separare: ha bisogno di Santi che abitino “nel cuore di Gesù”. La Lettera ai sacerdoti del Cardinal Mauro Piacenza, è scritta in preparazione alla Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione del Clero che si svolgerà il 15 giugno.

Per servire la Chiesa e il mondo servono 'sacerdoti santi'

da Teologo Borèl

del 27 aprile 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 

            Nessuna nuova evangelizzazione sarà possibile se i cristiani non saranno in grado testimoniare con entusiasmo e gioia l’amore di Dio. Questo il messaggio chiaro e forte che il cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, ha veicolato nella Lettera ai sacerdoti, pubblicata il 26 marzo.

          La lettera, scritta in preparazione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione del Clero che si svolgerà il 15 giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, spiega che “il mondo di oggi, con le sue lacerazioni sempre più dolorose e preoccupanti”, ha bisogno di “Sacerdoti Santi”.

          Nella coscienza di “personali inadempienze” e delle colpe di “alcuni che, a volte, hanno umiliato il sacerdozio agli occhi del mondo”, il Prefetto della Congregazione per il Clero ha ripreso le parole del beato Giovanni Paolo II che nel 2002 invitava a confidare “nella potenza sanatrice della grazia divina” per “abbracciare il mysterium Crucis e a impegnarci ulteriormente nella ricerca della santità”.

          “Dobbiamo pregare Dio”, ha sottolineato il porporato, affinché “nella sua provvidenza, susciti nei cuori un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a Cristo che stanno alla base del ministero sacerdotale”.

          Il cardinale Piacenza ha ricordato che la ricerca della santità deve “ricominciare dal pentimento e dal perdono” e che per oltrepassare nuovamente la Porta fidei “è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede”.

          “Nessuna nuova evangelizzazione sarà davvero possibile – ha aggiunto il Prefetto del Clero - se noi cristiani non saremo in grado di stupire e commuovere nuovamente il mondo con l’annuncio della Natura d’Amore del Nostro Dio, nelle Tre Divine Persone che la esprimono e che ci coinvolgono nella loro stessa vita”.

          Secondo il cardinale Piacenza, per poter adempiere tale compito “la Chiesa deve restare indissolubilmente abbracciata a Cristo e non lasciarsene mai separare: ha bisogno di Santi che abitino “nel cuore di Gesù” e siano testimoni felici dell’Amore Trinitario di Dio. E i Sacerdoti, per servire la Chiesa e il Mondo, hanno bisogno di essere Santi!”.

          Nella lettera vi è indicato anche il programma concreto per preparare il Sinodo della nuova Evangelizzazione e l’anno della fede. I sacerdoti, dovranno quindi “lavorare in profondità” sul Concilio Vaticano II, affinché sia nuovamente accolto come “la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX”, “una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre” e “una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa”.

          Nella Lettera c’è anche l’invito a rileggere e riflettere sul Catechismo della Chiesa Cattolica, perché sia davvero accolto e utilizzato “come uno strumento valido e legittimo al servizio della comunione ecclesiale e come una norma sicura per l’insegnamento della fede”.

          E per finire l’impegno a lavorare sulla preparazione del prossimo Sinodo dei Vescovi perché sia davvero “un’occasione propizia per introdurre l’intera compagine ecclesiale a un tempo di particolare riflessione e riscoperta della fede”.

Antonio Gaspari

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