Nel volume “La comunicazione vincente-itinerari per una cultura dell'incontro” suor Rosetta Calì, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), trasmette tanta saggezza pedagogica sulle orme di don Bosco...
del 17 luglio 2017
Nel volume “La comunicazione vincente-itinerari per una cultura dell’incontro” suor Rosetta Calì, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), trasmette tanta saggezza pedagogica sulle orme di don Bosco...
In modo semplice, fresco, accessibile a tutti, viene consegnato ai docenti e agli educatori un prezioso strumento, quasi un vademecum per una comunicazione efficace.
Nel volume “La comunicazione vincente-itinerari per una cultura dell’incontro” pubblicato dall’editrice “PassionEducativa”, suor Rosetta Calì, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), trasmette tanta saggezza pedagogica, sulle orme di Don Bosco, “comunicatore avvincente, geniale e polivalente”. Maestro dell’amorevolezza e dell’ascolto, precursore della comunicazione globale e già nell’Ottocento pioniere dei mezzi di comunicazione con la partecipazione all’EXPO della Scienza e della Tecnica a Torino nel 1884.
L’autrice continua il percorso avviato nei precedenti volumi: “La relazione educativa nell’era digitale” (2012); “Palla al centro. Il valore pedagogico dello sport” (2013) ;“Educatore di rete. Identità e metodo”, 2014; “Profili digitali under 30 Un approccio educativo (2015) e prosegue tracciando le linee guida di una comunicazione “efficace” anche utilizzando i nuovi codici e i nuovi alfabeti.
Nel volume vengono scandite sette tappe del percorso formativo dall’ascolto che, andando oltre il semplice “sentire”, diventa empatico, attento, aperto e disponibile, Una particolare attenzione viene riservata alla comunicazione multimediale e multimodale, oltre che interculturale e multireligiosa, tenendo sempre al centro la persona, capace di interagire con l’altro anche nell’era del “digito ergo sum”, al fine di costruire una vita sana e socialmente equilibrata.
Oggi le nuove piattaforme del social network hanno ribaltato la comunicazione tradizionale, ponendo al primo posto Facebook (57%) e quindi gli altri social comunicativi: YouTube (23%), Whatsapp (13%), Google (11%) e Twitter (10%).
L’amore pedagogico diventa attenzione, cura, accompagnamento, guida e cammino insieme. Tutto ciò sr. Rosetta l’ha realizzato nella sua carriera professionale di docente di filosofia, pedagogia, psicologia e comunicazione in diversi istituti e scuole di variegati indirizzi. Con le sue pubblicazioni, attingendo al tesoro dell’esperienza, continua ad essere “maestra di comunicazione”.
Articolato in sette capitoli, il volume accompagna il lettore verso un’attenta riflessione sulla centralità della comunicazione che, per essere efficace, deve trovare radice e forza nell’intenzionalità di cercare un contatto, realizzare un incontro, e operare tra il reciproco dare e ricevere.
La massima “ Ogni incontro fa crescere la mia umanità”, diventa regola e impegno personale, specie per i giovani spesso chiusi nella solitudine del digitale, a volte estranei al mondo circostante. Inconsapevoli che la loro dimensione umanitaria non cresce e si atrofizza, divenendo asfittica, fragile e vulnerabile.
Molto significative appaiono le coordinate e le sottolineature della comunicazione a scuola e in famiglia, dove, le mutate condizioni organizzative del lavoro e degli stili di vita presentano una dimensione di “adultescenza” nei genitori che cercano di surrogare l’assenza educativa con gesti occasionali, regali consumistici e giustificazioni protettive.
Le originali metafore, i preziosi aforismi che l’Autrice dissemina lungo i capitoli brillano come scintille nel buio della ricerca e i frequenti interrogativi diventano preziosa occasione per riflettere e produrre segnali positivi e percorsi nuovi da seguire.
Consapevoli che “non si può non comunicare”, il volume, quasi una bussola nelle mani dell’educatore, indica la rotta da seguire, oggi nei cieli d’internet e nell’universo del social network.
Secondo sr. Rosetta, nel “cantiere educativo” occorrono nuove professionalità e nuove competenze e l’identità del docente educatore, capace di “guardare tutti e osservare ciascuno”, dovrà avere le caratteristiche di comunicatore appassionato; dinamico e creativo; esperto di relazione reale e virtuale; sempre “a scuola di comunicazione”, per imparare i nuovi linguaggi ed insegnare ai ragazzi a navigare nel mare dei newmedia.
La ricca raccolta antologica di esortazioni pedagogiche che costellano il volume costituisce un ricco viatico per pensare ed agire da vero educatore, con occhi aperti, orecchie pronte, intelligenza creativa nel mondo digitale.
L’auspicio che la cultura dell’incontro sia sempre il sogno dell’educatore, capace di tracciare un arcobaleno nel cielo ed essere sempre un vero pannello solare che accumula e diffonde energia nuova, assegna al volume la valenza di un dono e di un impegno per la costruzione di un mondo migliore.
Giuseppe Adernò
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