Pubblichiamo in quattro puntate la presentazione ideale, scritta da Don Vittorio Chiari, di alcuni personaggi presenti alla Passione di Gesù e delle loro opinioni circa questo evento così importante e sconvolgente.
del 26 febbraio 2008
PONZIO PILATO
 
 
Mi presento: sono Ponzio Pilato, prefetto della Giudea. Sono il rappresentante dell’Imperatore Romano in questa terra aspra, difficile, dove la gente è divisa, rognosa, sempre contro, anche quando ti sorride umilmente. Ho imparato a non fidarmi della gente! I loro Capi, poi, sono forse più doppi e bugiardi di tutti. Vado d’accordo solo  con Caifa, mi sembra quello che comandi di più e Caifa cerca di andare d’accordo con me, sapendo che posso rovinarlo agli occhi dell’Imperatore.
Tra la gente ho sguinzagliato i miei informatori, le mie spie. Mi hanno informato di un profeta che è diverso dagli altri profeti: non mena le mani, non crea subbugli, non gira armato, ma scribi e farisei e sadducei, ce l’hanno su con lui. Dicono che sia un rivoluzionario pericoloso. Ho chiamato il mio centurione più fidato: so che ha avuto a che fare con lui. Vieni avanti, racconta.
 
IL CENTURIONE
 
Mio governatore, ho niente da dire contro di lui: rispetta la Legge, rispetta l’Imperatore, fa del bene alla gente. Io stesso ho ricevuto da lui un grande regalo. Lascia che ti racconti, allora capirai chi è questo profeta e come bisogna difenderlo da chi vuole la sua vita, lo vuole processare e uccidere.
Con la mia centuria di soldati, ero a Cafarnao. Il mio servo era  ammalato molto gravemente, un uomo fedele, generoso. Gli ero affezionato. Non potevo abbandonarlo ora che giaceva a letto ammalato, paralizzato, con la morte sempre più vicina. Sapendo che nelle vicinanze c’era questo Gesù , sono andato da lui e gli ho spiegato la situazione. Lui mi ha risposto con dolcezza: “Verrò a casa tua e lo curerò”. Non mi ha considerato un nemico, il capo romano che domina la sua terra, la sua gente: “Verrò e lo curerò”.
Gli ho risposto: “Signore, io non sono degno che tu entri a casa mia, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito”…  Gesù ha ammirato la mia fede, rispondendomi sempre con dolcezza: “Torna pure a casa tua: farò per il tuo servo quello che tu mi chiedi!”.  In quello stesso momento il mio servo balzò dal letto guarito…
Mio governatore, so che altri malati sono stati da lui guariti, anche in giorno di sabato, giorno in cui i farisei e i sadducei, gli ebrei più religiosi, osservano il riposo più assoluto: in quel giorno non fanno niente, stanno in casa… Gesù non osservava il sabato ed altre loro leggi  religiose. Dice che le hanno inventate loro non Dio. Per questi motivi lo vogliono imprigionare e,se fosse possibile, uccidere.
 
PILATO
 
Questo dipende da me! Loro non possono mettere a morte nessuno. Se veramente è buono come tu racconti, cercherò di salvarlo, sempre che lo portino a me o non lo uccidano loro di nascosto. Sono teste calde: da loro mi aspetto tutto. Va’ centurione, torna ai tuoi soldati.
 
don Vittorio Chiari
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