“Non uno sguardo nostalgico sul passato, né un evento campanilistico: ma un'opportunità per rinnovare l'impegno a raggiungere i giovani e accompagnarli nelle loro sfide”. (don Pascual Chavez)
“Non uno sguardo nostalgico sul passato, né un evento campanilistico: ma un'opportunità per rinnovare l'impegno a raggiungere i giovani e accompagnarli nelle loro sfide”. Con queste parole Don Pascual Chávez, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha introdotto ai giornalisti, nel corso di una Conferenza Stampa internazionale, il senso dell’Anno Bicentenario della nascita di Don Bosco (1815-2015), che si aprirà il 16 agosto 2014.
La Conferenza Stampa di presentazione ha avuto luogo nella mattinata del 6 febbraio, presso l’Associazione della Stampa Estera in Italia, a Roma. A moderare gli interventi è stato il dott. Antonio Preziosi, direttore Rai Giornale Radio e Radio 1. Oltre a Don Chávez, sono intervenuti: Madre Yvonne Reungoat, Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice; mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; don Roberto Gottardo, Presidente della Commissione della Diocesi di Torino per la Sindone; e due giovani del Movimento Giovanile Salesiano, Renato Cursi e Giorgia Intreccialagli.
In apertura è stato proiettato un breve video realizzato da Missioni Don Bosco in collaborazione con il Dicastero della Comunicazione Sociale, che attraverso autorevoli citazioni e suggestive immagini ha esemplificato quanto il sogno di Don Bosco sia oggi condiviso e diffuso ad ogni latitudine. Esso è anche disponibile sul canale YouTube di ANSChannel.
Successivamente è stata data lettura di un messaggio del Presidente del Senato italiano, on. Pietro Grasso, che ha sottolineato come “Don Bosco ha lasciato un insegnamento attualissimo” per vivere le differenze e sviluppare atteggiamenti di responsabilità, accoglienza e solidarietà.
Il primo ad intervenire è stato poi Don Chávez, che nel presentare l'attualità di Don Bosco ha evidenziato come “egli seppe leggere la realtà sociale del suo tempo, individuò nei giovani poveri i primi destinatari del suo impegno e diede loro il dono migliore che aveva da offrire: l'educazione”. Il Rettor Maggiore ha poi indicato le 3 grandi sfide che riguardano i giovani oggi e ha mostrato come le risposte di Don Bosco siano ancora attuali. Di fronte alla mancanza di fiducia in sé stessi dei giovani, si può rispondere con il protagonismo giovanile; alla paura del futuro si deve ovviare attraverso la formazione scolastica e professionale; alla crescita del divario tra mondo degli adulti e mondo giovanile si può far fronte solo stando presenti, vivendo a fianco dei ragazzi.
Mons. Toso, da parte sua, ha segnalato come “la Congregazione e la Famiglia Salesiana siano 'Chiesa in uscita da sé'” perché seguendo l'esempio di Don Bosco continuano ad andare verso le periferie fisiche e umane della società e dei giovani. Il vescovo ha poi riportato alcuni esempi dell'impegno della Famiglia Salesiana e dei Salesiani nel campo dell'educazione scolastica e superiore e nella formazione professionale.
Madre Reungoat, nel ricordare lo stretto rapporto di fiducia tra Don Bosco e Madre Mazzarello per l'educazione anche delle giovani – un fatto insolito per l'epoca – ha esplicitato come la missione salesiana non sia esclusiva dei Salesiani, ma è condivisa in tutta la Famiglia Salesiana. La Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) ha perciò definito il Bicentenario come “una nuova chiamata ad impegnarsi nella missione educativa per i giovani”, missione che le FMA porteranno avanti nei 94 paesi in cui sono presenti.
Don Gottardo ha invece parlato dell’ostensione straordinaria della Sindone, che avverrà nella primavera del 2015, ad appena 5 anni dall'ultima, e ha confermato come essa sia stata programmata proprio in relazione al Bicentenario della nascita di Don Bosco. Proprio per questo i giovani saranno non solo i protagonisti privilegiati, ma anche collaboreranno in maniera diretta all'organizzazione.
Giorgia Intreccialagli ha poi richiamato l'importanza di aver ricevuto una formazione salesiana - cosa che l'ha aiutata a sentirsi amata e a conoscere Gesù - e il valore dell'esperienza missionaria avuta con i Salesiani in Venezuela.
Mentre Renato Cursi, giovane Salesiano Cooperatore, ha ricordato il suo “primo incontro” con Don Bosco avvenuto in un oratorio grazie allo sport, e che si è poi sviluppato in un rapporto di fede e di vita. Il giovane ha anche annunciato l'intenzione dei giovani del MGS di onorare il Bicentenario di Don Bosco affollando, in 10.000, il Colle di Don Bosco.
A completare gli interventi, ha dato la sua testimonianza su Don Bosco e sull’attualità del suo carisma oggi anche Cristina Chiabotto, Miss Italia nel 2004 e conduttrice televisiva, che, ricordando i suoi trascorsi da exallieva delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Torino, ha confessato di portare ancora dentro, nella vita professionale e personale, il sorriso e l'entusiasmo di Don Bosco.
L’Anno Bicentenario della nascita di Don Bosco (16 agosto 2014 – 16 agosto 2015) è un anno celebrativo destinato a ricordare un uomo i cui insegnamenti, a distanza di 200 anni, sono ancora attualissimi quanto lo è il tema dell’educazione dei giovani. Esso arriva dopo un triennio di preparazione che ha portato a riscoprire all’interno di tutta la Famiglia Salesiana la storia (2011-2012), la pedagogia (2012-2013) e la spiritualità (2013-2014) del sacerdote, educatore e santo torinese.
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