Progetto di ristrutturazione dell'Oratorio Salesiano di Chisinau in Moldavia

La presenza dei salesiani a Chisinau inizia nell'autunno del 2005 con l'arrivo di don Sergio Bergamin proveniente da Costanza in Romania e di don Jacek Trykoszko che viene dalla Polonia. All'inizio i due pionieri si stabiliscono in una villetta messa a disposizione dal Vescovo locale e cominciano ad esplorare il territorio in cerca di una ambiente dove poter avviare l'oratorio salesiano.

Progetto di ristrutturazione dell’Oratorio Salesiano di Chisinau in Moldavia

da MGS News

del 21 dicembre 2009

 

La presenza dei salesiani a Chisinau inizia nell’autunno del 2005 con l’arrivo di don Sergio Bergamin proveniente da Costanza in Romania e di don Jacek Trykoszko che viene dalla Polonia. All’inizio i due pionieri si stabiliscono in una villetta messa a disposizione dal Vescovo locale e cominciano ad esplorare il territorio in cerca di una ambiente dove poter avviare l’oratorio salesiano.

 

La ricerca si rivela non semplice né a buon mercato, nonostante il costo della vita a Chisinau sia decisamente basso. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, finalmente a Natale del 2006 si acquista un edificio adibito a concessionaria auto con annessa officina per la riparazione delle auto.

L’edificio di trova in città, all’estrema periferia sud, a circa 5 km. dal centro della capitale in un quartiere che si chiama Botanica, dal nome di un grande parco che si estende per diversi ettari di terreno. Il quartiere è popolare e caratterizzato dai tipici palazzoni grigi del regime alternati a casette piccole e basse, una vicina all’altra, in cui trovano spazio le persone, le galline, i maiali e tanti cani.

L’aspetto del nostro fabbricato è accattivante, in particolare la facciata tutta vetri a specchio stona decisamente con l’ambiente circostante fatto di case ad un solo piano, spesso con il tetto in lamiera o in lastre di eternit.

I primi interventi di adattamento della struttura alle esigenze salesiane consistono nella trasformazione dell’officina in sala giochi e in palestra/sala teatro. Si procede anche a spianare l’area antistante gli edifici per creare il cortile con i campi da gioco.Nel primo piano del fabbricato acquistato, al posto degli uffici della concessionaria, si ricava un appartamento per i salesiani, che nel frattempo sono diventati quattro con l’arrivo di un altro sacerdote polacco don Ianusz Ulatowski e del tirocinante Daniele Beghini.

Piantata la bandiera di don Bosco in terra di Moldavia, i salesiani si sono guardati attorno ed hanno cominciato ad espandersi subito…. acquistando alcune casette piccole e malandate che confinavano con la nostra proprietà. E’ stata un’operazione economica abbastanza conveniente, anche se con procedure burocratiche infinite, per ottenere la piena ed esclusiva proprietà sia degli edifici che del terreno su cui sono costruiti. Bisogna infatti sapere che in Moldavia molte case sono dei privati cittadini, ma il terreno su cui sono costruite è dello stato (tutto durante il regime comunista era statale). Inoltre spesso le case sono state costruite senza autorizzazioni e dunque sono abusive… comunque basta pagare la relativa sanzione amministrativa e tutto viene sanato… paese che vai usanze che trovi!!!

In questo modo il terreno di proprietà dei salesiani a Chisinau ha una buona consistenza e permette di progettare un’opera salesiana che vede presente oltre all’oratorio, un centro di formazione professionale, una casa famiglia per giovani abbandonati, la chiesa pubblica, l’abitazione dei salesiani ed uno spazio per ospitalità di gruppi.

Al momento presente le attività avviate, oltre all’oratorio che vanta già una tradizione di Estate Ragazzi che coinvolge circa 170 ragazzi dagli otto ai quattordici anni (due edizioni già realizzate) e dell’oratorio quotidiano con frequenza sempre crescente di bambini al pomeriggio e giovani nelle serate, si è proceduto alla costruzione della casa famiglia con una capacità di 11 posti letto e all’ampliamento di parte delle officine meccaniche, sopraelevando il fabbricato in modo da ricavare aule e laboratori per il futuro centro di formazione professionale per le figure professionali di impiantista elettrico e impiantista termoidraulico.

Numerosi sono i benefattori che ci hanno aiutato ad avviare tutte queste attività, sia con sostegni economici, sia con la presenza in loco dando tempo e fatiche per mandare avanti le ristrutturazioni.

 

Resta da avviare la progettazione della Chiesa e dell’abitazione dei salesiani, a dire il vero si tratta del maggiore intervento edilizio progettato e che per ora non siamo in grado si programmare a causa dei fronti già aperti e della necessità di reperire risorse per il completamento di quanto già avviato ed in via di ultimazione.

Per questo intendiamo intervenire sulla parte di fabbricato dell’oratorio, evidenziato nella mappa con il colore viola, in cui ora al primo piano vivono i salesiani ed al piano terra ci sono le sale di attività dell’oratorio, per dare una sistemazione più dignitosa alla comunità e al tempo stesso realizzare dei miglioramenti all’edificio affinché possano beneficiarne anche le attività dell’oratorio.

Gli interventi di manutenzione straordinaria sul fabbricato dell’oratorio sono i seguenti:

1.Copertura del fabbricato con tetto leggero formato da struttura in legno e copertura in lamiera stampata (effetto tegole rosse come già realizzato nella copertura del salone/palestra e nella sala giochi).

2.Valorizzazione del sottotetto mansardato che si viene a creare, ricavando circa 30 posti letto per gruppi di giovani che desiderano fare un fine settimana a contatto con l’ambiente e lo spirito educativo di Don Bosco.

3.Rimozione del rivestimento in vetro e alluminio e finitura esterna delle pareti ad intonaco con applicazione di un cappotto isolante da 10 cm. di spessore.

4.Inserimento nuove finestre (apribili e termicamente isolate) nei fori ora coperti dal vetro.

5.Sostituzione della scaletta ripida e pericolosa per salire dall’esterno al primo piano, con una scala di dimensioni ed inclinazione adeguati per una normale fruizione che permetta di accedere al primo piano senza usare la scala presente nel salone vetrato.

6.Eliminazione scala di accesso al primo piano dal salone vetrato e creazione di un locale ampio ed arioso da adibire temporaneamente a cappella pubblica ed in seguito a sala conferenze (capacità circa 80 posti a sedere).

7.Creazione al primo piano di n. 3 camerette singole con bagno, ad uso della comunità salesiana (attualmente solo una camera ha il bagno interno, i confratelli e gli ospiti hanno a disposizione 3 WC, di cui 2 wc con doccia, lavello e water ed 1 con solo lavello e water).Migliorano la vivibilità della vita quotidiana dei salesiani presenti in questa casa (creazione dei wc nelle camere), garantiscono un isolamento termico al fabbricato con risparmio di riscaldamento in inverno e condizioni di calore sopportabile in estate, favoriscono l’accoglienza di gruppi di giovani sia dalla Moldavia, sia dall’italia che desiderano condividere alcuni giorni di permanenza con la comunità salesiana in un ambiente essenziale ma dignitoso, tipico dello stile di Don Bosco.

La cappella pubblica, semplice ma curata, favorisce l’identificazione della nostra casa come luogo sacro ed abitato da religiosi, anticipando l’attività pastorale sul territorio che si potrà offrire quando ci sarà la parrocchia.

 

Importo complessivo di spesa: euro 220.000,00Tempi di realizzazione: settembre 2009 – marzo 2010

 

 

Offerte e contributi si possono versare:in Italia sul c/c bancario intestato a Ispettoria Salesiana San Marco – Fondazione Don Bosco Moldavia - IBAN: IT51U0541802000024570243399

in Moldavia sul c/c bancario intestato a Fundatia Don Bosco - N.C. 225180070 JSCB - Eximbank CHISINAU (Moldova) - SWIFT EXMMMD22

 

Gli interventi proposti:

 

 

 

 

AA.VV.

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