Dietrofront in Europa dopo anni di campagne per evitare le gravidanze...
Sex and Society, un'associazione non-profit che fornisce gran parte dell'educazione sessuale in Danimarca, ha modificato di recente il proprio curriculum. Il gruppo, infatti, non si concentra più solo su come evitare le gravidanze, ma ha iniziato a parlare della gravidanza in modo più positivo, promuovendo la natalità in incontri organizzati nelle scuole.
Tutto questo fa parte di una spinta non poi così sottile in Europa per incoraggiare le persone ad avere più figli. La Danimarca, come molti altri Paesi europei, sta diventando sempre più allarmata per i bassi tassi di nascite, e queste preoccupazioni non hanno fatto altro che intensificarsi per via della crisi economica e finanziaria che attraversa, con alti tassi di disoccupazione tra i giovani ritenuti una fonte di scoraggiamento per i potenziali genitori.
Nel Paese il tasso di nascite è al di sotto della cosiddetta soglia di ricambio necessaria per evitare che una popolazione declini – poco più di due figli per donna – dall'inizio degli anni Settanta del Novecento.
“Per molti, molti anni abbiamo parlato solo di sesso sicuro, di come evitare le gravidanze”, ha affermato Marianne Lomholt, direttore per la Danimarca di Sex and Society. “All'improvviso abbiamo pensato che forse dovremmo anche dire come rimanere incinta” (The New York Times, 8 aprile).
LA SITUAZIONE EUROPEA
In Europa il cambiamento demografico è più evidente che in quasi qualsiasi altra regione del mondo, tranne il Giappone. Secondo le Nazioni Unite, si stima che su 100 residenti tra i 20 e i 64 anni ci siano circa 28 europei di 65 anni o più, quasi il doppio della media mondiale. Negli Stati Uniti sono 24,7.
Questi trend trasformeranno le società, riducendo potenzialmente la crescita economica e aumentando lo stress del sistema pensionistico, oltre a richiedere più assistenza agli anziani. Il Giappone sta già affrontando questioni esistenziali in un Paese in cui la vendita di pannolini per adulti sta iniziando a superare quella di pannolini per bambini.
Non c'è ad ogni modo un consenso sull'impatto di questi cambiamenti demografici. Alcuni, infatti, vi vedono una maturazione naturale delle società sviluppate, altri un disastro, perché ci sono meno lavoratori e più pensionati, e la forza lavoro attiva deve sopportare un peso maggiore per sostenere i programmi sociali.
PROMUOVERE LE NASCITE
Gli sforzi recenti per aumentare i tassi di nascita in tutto il mondo sono stati vari e creativi, anche se non necessariamente efficaci. Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato il 2008 l'Anno della Famiglia in Russia, e il suo partito politico ha impiegato espedienti come una panchina curvilinea nei parchi per far scivolare le coppie più vicino.
In Danimarca, un sacerdote si è guadagnato i titoli dei giornali per i suoi scritti entusiasti su sesso ed erotismo, mentre un imprenditore ha creato un sito di appuntamenti a favore della procreazione.
Spies, una compagnia di viaggi danese, ha avviato lo scorso anno una campagna promozionale dal titolo “Fallo per la Danimarca!”, volta ad aumentare le prenotazioni di viaggi last minute nelle capitali europee. Uno spot audace mostrava una giovane coppia danese che arrivava in un hotel di Parigi per fare la propria parte per aumentare il tasso di nascite del Paese.
“La reazione è stata molto positiva”, ha dichiarato Eva Lundgren, responsabile del marketing di Spies, che fa parte del gruppo Thomas Cook group, aggiungendo che la frequente copertura della questione da parte dei media danesi l'ha resa un argomento naturale di cui parlare.
Il Ministro dell'Istruzione danese, Christine Antorini, ha osservato in una dichiarazione che attualmente il Governo sta puntando a “concentrarsi maggiormente su un approccio ampio e positivo alla salute e alla sessualità, dove la salute sessuale copre sia gli aspetti positivi che i rischi associati al comportamento sessuale”.
Forse tutta questa attenzione sta iniziando a portare frutto. Le nuove statistiche mostrano che lo scorso anno ci sono state circa mille nascite in più rispetto all'anno precedente, primo aumento del tasso di nascite danese in quattro anni.
Roberta Sciamplicotti
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