Sono passati due anni dall'uscita di Beautiful Soul, l'album multi-platino e l'omonimo singolo che sono andati ai primi posti delle classifiche di vendita in Australia, Italia, Filippine e Taiwan rendendo popolare il nome di 'Jesse Mac', il biondino di Summerville, alla stregua dei più affermati artisti locali. E in questo periodo, il cantante-autore-attore non ha mai smesso di esibirsi in occasione di premiazioni, sui set cinematografici e in concerti che hanno sempre registrato il tutto esaurito di teenager osannanti e delle loro brave mamme “accompagnatrici”
del 16 ottobre 2006
E' un Jesse McCartney quasi consueto e in linea colpassato quello che si presenta il 22 settembre alla prova del secondo album, intitolato Right Where You Want Me.
Sono passati due anni dall'uscita di Beautiful Soul, l'album multi-platino e l'omonimo singolo che sono andati ai primi posti delle classifiche di vendita in Australia, Italia, Filippine e Taiwan rendendo popolare il nome di 'Jesse Mac', il biondino di Summerville, alla stregua dei più affermati artisti locali. E in questo periodo, il cantante-autore-attore non ha mai smesso di esibirsi in occasione di premiazioni, sui set cinematografici e in concerti che hanno sempre registrato il tutto esaurito di teenager osannanti e delle loro brave mamme “accompagnatrici”.
Jesse ha collezionato, grazie ad una accurata campagna di marketing, una nomination dell' American Music Award come miglior nuovo artista, una nomination di MTV per il miglior video pop e tre Teen Choice Awards come artista uomo preferito, miglior esordiente e artista crossover, oltre a due ambitissime candidature agli Emy Awards.
'E' stata una bella volata e tutto è andato al di là di ogni possibile previsione, sotto ogni punto di vista', dice Jesse, oggi diciannovenne. “Gli ultimi due anni sono stati una corsa a perdifiato, estenuante ma estremamente appagante, e posso garantire che io ci ho messo ogni briciolo d'energia che avevo'.
Questo senso di euforia si può percepire in ogni brano di Right Where You Want Me, album che unisce la radicata passione di Jesse per i grandi del Ritm & Blues come Stevie Wonder, Ray Charles e Lauryn Hill (Just Go) con una nuova forte voglia di rock ( Blow Your Mind e Can't Let You Go). “Desideravo far fare alla mia musica un passo avanti rispetto a Beautiful Soul , dar prova di crescita e maturità”, dice Jesse. “è la differenza che c'è tra un ragazzo di 15 anni e uno di quasi venti. D'altra parte, penso che anche i fan siano cresciuti e quelli a cui è piaciuto il mio primo album sono convinto ameranno questo ancora di più. Io ne sono molto orgoglioso'.
Se da una parte i venti del successo pare che soffino in poppa alla bella e colorita barchetta del nostro Jesse, dall’altra – se solo grattiamo un poco oltre la patina lucida e multicolore del suo nuovo album – scopriamo che un passaggio netto e deciso il nostro beniamino lo ha fatto. È sufficiente scorrere i testi del nuovo lavoro per rendersi conto che le atmosfere soffuse e romantiche dell’album precedente, lasciano spazio a panorami interiori marcati da una nuova e forte carica di sensualità.
Non ci troviamo più di fronte ai dolci sussurri di “Beautifull soul”, ma a testi molto più “forti”; basta scorrere il title track, un sensuale brano dance che porta il caratteristico marchio di fabbrica di Jesse: una miscela di melodie d'ispirazione soul e una chiara sensibilità pop. 'Il testo è molto deciso', dice Jesse a proposito del singolo. 'Si parla di una ragazza che sa quel che vuole e mi mostra come affrontare la situazione ed essere un uomo. E io non mi tiro indietro, sono là dove lei vuole che io sia - right where you want me'.
Insomma se prima Jesse parlava a teenager innamorate, ora in modo molto più chiaro, anche se mai scopertamente, rimanda al presunto vissuto medio dei giovani d’oggi: affetti intensi, che portano anche a gesti impegnativi come un rapporto non solo spirituale. Jesse non canta più solo la bellezza dell’anima della sua bella, ma anche e soprattutto la sua decisione quando si tratta di situazioni “importanti”. Ecco così che niente più piscine con teneri sfiorarsi da adolescenti alle prime armi, ma vere e proprie “hot room” (Blow your mind), stanze che diventano calde, e non certo per un eccesso di riscaldamento. O le tutt’altro che castigate atmosfere di Blow your mind, in cui il nostro biondino canta alla sua bella:«I cant stop living this life, lets do it, you and I, cause baby I’m gonna make you mine» (Non posso smettere di vivere questa vita, facciamolo, tu e io, perché, baby, voglio farti mia).
C’è da chiedersi se Jesse sia il cantore di sentimenti che popolano il cuore dei sui giovani fun o cavalchi semplicemente l’onda di un sound semplice e immediato (nonostate tutti gli echi aulici e le citazioni impegnate che è possibile trovare) o se piuttosto non cavalchi l’onda del disimpegno assecondando quanto il suo pubblico voglia sentire.
In questa atmosfera da “Va' dove ti porta il cuore” (“Just so you know  this feelings taking control of me”, in Just so you know) risulta anche meno credibile un brano come Invincible, con il canto rarefatto sorretto da un'orchestra di 15 elementi. Jesse ci dice che 'è una canzone molto dura che parla di un mio amico morto in un incidente d'auto e alcol tre anni fa', spiega Jesse. 'Sentivo di doverne fare una canzone perchè contiene un messaggio molto importante per i ragazzi della mia età, ovvero che devono pensarci bene prima di bere e guidare. La forza della canzone è tale che non potranno non ascoltare'.  
Se questo è pur vero, il continuo e accorato inneggiare del nostro biondino a una marea di sentimenti, che travolge, lascia sbigottiti ed in balia dei propri affetti senza via di scampo, ci lascia alquanto perplessi.
            Sarà proprio vero che solo l’amore è credibile, o meglio, questo tipo di amore? Sarà proprio vero che concedersi così largamente ai sentimenti sia l’unica strada per vivere la propria affettività?
A noi pare di no!
 
 
Se è vero che il rapimento mistico e sensuale che lega due giovani in un vincolo d’amore può essere forte e portare in sè il desiderio di un “volersi bene all’infinito”, è altrettanto innegabile che la forza dell’emozione non dura che il tempo di una canzone o delle estasi del nostro sistema nervoso…
Al plauso per lo sforzo musicale e l’impegno artistico si uniscono parimenti domande ed interrogativi circa il messaggio ambiguo ed assolutamente omologato al mondo del pop commerciale, che i testi del nostro povero Jesse ci lasciano. Il successo nelle classifiche non sostituisce il giudizio di valore di un’opera seconda che ci lascia piuttosto delusi.
MGS Triveneto
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