Quando Ratzinger difese Galileo

Visita del Papa alla Sapienza annullata. «√â sorprendente - argomenta Israel, che è professore ordinario di Matematiche complementari alla Sapienza - che quanti hanno scelto come motto la celebre frase attribuita a Voltaire 'mi battero' fino alla morte perché tu possa dire il contrario di quel che pensò, si oppongano a che il Papa tenga un discorso all'università di Roma La Sapienza».

Quando Ratzinger difese Galileo

da Attualità

del 15 gennaio 2008

L'Osservatore romano pubblica in prima pagina un articolo del matematico di origine ebraica Giorgio Israel sulla conferenza su Galileo tenuta da Joseph Ratzinger nel 1990, intitolato 'Quando Ratzinger difese Galileo alla Sapienza'. Il giornale vaticano, che esce di pomeriggio, non tiene quindi conto dell’annullamento della visita di Benedetto XVI alla Sapienza.

 

'E' sorprendente - argomenta Israel, che è professore ordinario di Matematiche complementari alla Sapienza - che quanti hanno scelto come motto la celebre frase attribuita a Voltaire 'mi battero' fino alla morte perché tu possa dire il contrario di quel che pensò, si oppongano a che il Papa tenga un discorso all'università di Roma La Sapienza. E tanto più sorprendente - prosegue - in quanto le università italiane sono ormai un luogo aperto ad ogni tipo di intervento ed è inspiegabile che al Papa soltanto sia riservato un divieto d'ingresso. Che cosa di tanto grave - si chiede il matematico - ha spinto a mettere da parte la tolleranza volterriana?'. Citando alcune frasi della lettera con cui Massimo Cini condannava l'iniziativa del rettore Guarini di invitare il Papa, Israel osserva che 'l'opposizione alla visita del Papa non è quindi motivata da un principio astratto e tradizionale di laicità. L'opposizione è di carattere ideologico e ha come bersaglio specifico Benedetto XVI in quanto si permette di parlare di scienza e dei rapporti tra scienza e fede, anziché limitarsi a parlare di fede'. A giudizio di Israel 'anche la lettera contro la visita firmata da un gruppo di fisici è ispirata da un sentimento di fastidio per la persona stessa del Papa, presentato come un ostinato nemico di Galileo'.

 

Israel analizza quindi il pensiero di Ratzinger su Galileo, a partire dalla contestata conferenza del 1990, tenuta tra l'altro proprio alla Sapienza, per asserire che 'il discorso del 1990 può ben essere considerato, per chi lo legga con un minimo di attenzione, come una difesa della razionalità galileiana contro lo scetticismo e il relativismo della cultura postmoderna' e che 'chi conosca un minimo i recenti interventi del Papa sull'argomento sa bene come egli consideri con 'ammirazione' la celebre affermazione di Galileo che il libro della natura è scritto in linguaggio matematico'. Come è possibile, si chiede Israel sull'Osservatore romano, che dei docenti 'siano incorsi in un simile infortunio' visto che 'un docente dovrebbe considerare come una sconfitta professionale l'aver trasmesso un simile modello di lettura disattenta, superficiale e omissiva che conduce a un vero e proprio travisamento'. 'Ma temo che qui il rigore intellettuale interessi poco - scrive Israel - e che l'intenzione sia quella di menar fendenti ad ogni costo; né c'entra la laicità, categoria estranea ai comportamenti di alcuni firmatari, che non hanno mai speso una sola parola contro l'integralismo islamico e contro la negazione della Shoah'.

Ansa

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