Quei minatori non pi√π star

da Attualità

del 04 febbraio 2011

 

 

          Il sistema mediatico ha dato molto risalto alla vicenda dei trentatré minatori tratti in salvo in Cile lo scorso ottobre dopo essere stati sepolti vivi per decine di giorni. Ma non ha dato quasi spazio alla notizia di due gravi disastri minerari che nei giorni scorsi si sono succeduti a breve distanza in Colombia, uccidendo 26 persone.

          Entrambe le sciagure sono avvenute in miniere di carbone e sono state dovute all'accumulazione di gas che sono poi deflagrati. La prima è accaduta lo scorso 26 gennaio nella miniera La Preciosa, nel dipartimento di Norte de Santander, vicino al confine col Venezuela, lasciando un saldo di 21 morti e 6 feriti. Nella stessa miniera nel 2007 era già avvenuto un incidente simile costato la vita a 31 persone. La seconda è avvenuta il 1 febbraio nella miniera La Escondida del dipartimento di Cundinamarca, nel centro del Paese. Ha tolto la vita a 5 lavoratori e ha ferito gravemente almeno un minatore.

          In Colombia l'attività mineraria è molto intensa, ma i controlli sono assai scarsi. L'Instituto de Geología y Minería (Ingeominas) - l'organismo che soprintende al settore - dispone infatti solo di 16 ispettori per controllare le circa 3 mila miniere in attività e le altre 3 mila in fase esplorativa.

          Nei giacimenti lavorano circa 298 mila persone. Negli ultimi 3 anni in Colombia sono accadute almeno 23 tragedie come quelle dei giorni scorsi - principalmente in miniere di oro e carbone - che sono costate la vita a 216 persone.

          L'incidente più grave è successo a metà 2010, quando 71 minatori sono morti per un'esplosione in una miniera di carbone nel dipartimento di Antioquia, nella parte nordoccidentale del Paese.

          Alle vittime degli incidenti nelle miniere legali bisogna aggiungere anche quelle degli incidenti che avvengono nelle miniere illegali, che sfuggono a un conteggio preciso, ma sono tutt'altro che irrilevanti.

 

Alessandro Armato

http://www.missionline.org