Qui e là... Insieme da Giovani per i Giovani

Quest'anno la rubrica che guarda i gruppi formativi all'interno della nostra ispettoria punterà il suo obbiettivo sui gruppi missionari, su quelle persone che nello stile di don Bosco, cercano di aiutare i poveri sensibilizzandosi e sensibilizzando gli altri a tutti quei valori che ci permettono di andare incontro all'altra persona, soprattutto se più svantaggiata di noi.

Qui e là... Insieme da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 19 dicembre 2007

“ I poveri ci attendono. I modi di servizio sono infiniti e lasciati all’immaginazione di ciascuno di noi. Non aspettiamo di essere istruiti nel tempo del servizio. Inventiamo (…) e vivremo nuovi cieli e nuova terra ogni giorno della nostra vita”. (Annalena Tonelli)

 

   Nel 1978, in seguito alla proposta rivolta ai giovani dal Rettore Maggiore di attivare esperienze di gemellaggio con paesi in via di sviluppo, alcuni ragazzi di Albarè di Costernano scelgono di supportare quattro missionari salesiani partiti per il Brasile, dando vita al gruppo missionario Qui e là insieme.

 Il campo d’azione di questo gruppo si allarga progressivamente; l’iniziativa viene estesa a tutti i giovani a partire dai 14 anni che desiderano impegnarsi nell’ambito della missionarietà e dalle iniziali raccolte di materiali di scarto come ferro, carta e stracci, i volontari passano all’attività artigianale, producendo oggetti venduti poi nell’ambito di molteplici iniziative parrocchiali e comunali ed il cui ricavato permette, oggi, il sostegno di missioni in Brasile e in Tchad.

 

   Ad animare le diverse attività è la volontà di realizzare un stile di vita missionario che si concretizzi nel quotidiano, mediante un atteggiamento di testimonianza e solidarietà ispirato ad un autentico amore evangelico per il prossimo.

A partire da queste premesse, che trovano eco nel nome stesso del gruppo (missionari assieme, lì dove si è chiamati a vivere), i  volontari si dedicano ad approfondite riflessioni che riportano l’attenzione su una dimensione globale dei rapporti umani, al fine di ispirare il comportamento individuale all’amore e al rispetto per la famiglia umana nella sua totalità.

Trovano largo spazio, pertanto, all’interno dei momenti formativi, argomenti come il consumo critico e il commercio equo e solidale, il volontariato e la cooperazione internazionali, temi affrontati nell’ottica dell’interculturalità, intesa come occasione di crescita per il singolo che scopre nella diversità una ricchezza irrinunciabile.

 

   L’incontro mensile, come pure i due campi di lavoro annuali, sono ispirati al carisma di don Bosco e al suo sogno di fare dei giovani “Buoni cristiani ed onesti cittadini”: viene dato spazio alla preghiera, alla formazione e al lavoro. Ne deriva un clima di amicizia e condivisione con quanti sono più vicini e di comunione con chi, più lontano, vive nella privazione e nel bisogno, partecipando, così, alla costruzione di una società più giusta, dove è decisivo l’impegno di uomini che scelgono in modo consapevole e coerente.

 

Per capire meglio quale sia l’identità di questa realtà, alcuni volontari ci parlano della loro esperienza, raccontandoci il loro incontro col gruppo, la scelta di entrare a farne parte e le ricchezza che esso ha aggiunto alla loro vita… E allo steso tempo propongono a quanti sentono che “Un mondo diverso è possibile”  di sperimentare il loro cammino prendendo parte ad uno degli incontri che si tengono la prima domenica del mese o ad uno dei campi lavoro ( a quello estivo oppure all’originale  di Capodanno).

 

Frequento il gruppo ormai da 12 anni, e ogni tanto mi domando ancora chi e perché mi ha voluto qui. All'inizio è stata una scelta casuale tra le tante proposte per vivere un'estate alternativa, ma poi ho capito che Qualcuno aveva trovato un modo entusiasmante per farmi diventare un po' più grande. In fin dei conti, ci sono molti gruppi che permettono di conoscere altri ragazzi, di divertirsi e di crescere nella grande famiglia di Dio, così come ci sono parecchie iniziative dedicate all'aiuto delle missioni, sia nella raccolta di fondi, sia nella testimonianza. Eppure nel gruppo missionario 'Qui e là insieme' ho trovato qualcosa di più: un'esperienza vissuta in prima persona, la convinzione che anche facendo piccoli lavoretti, piccole vendite, piccoli passi formativi, si possa fare qualcosa di veramente grande e importante. E' dai piccoli gesti quotidiani che è possibile cambiare il mondo che ci circonda, impegnandoci 'qui', nelle nostre famiglie e nelle nostre città, e 'là', nelle missioni, dove nostri amici lavorano per rendere migliore la vita di tanta gente, ma soprattutto facendolo 'insieme', perché quando siamo in tanti riusciamo a raggiungere un sacco di persone!

Anna 27anni,Trento

Ho conosciuto il Gruppo Qui e Là Insieme quando ero alle medie tramite don Gianni Furlan che allora era il preside dell'Istituto Salesiano di Trento. Ho frequentato il campo estivo del 1995 con poco entusiasmo e senza nessuna aspettativa concreta, ma nel '97 tutto è cambiato. L'esperienza del campo estivo mi ha letteralmente cambiata dentro, mi ha insegnato un nuovo modo di guardare le cose. Ho scelto di fare parte del gruppo perchè è diventato per me indispensabile, un 'luogo' dove poter confrontare le mie più profonde convinzioni con ragazzi e giovani che, come me, cercano di interessarsi agli altri.Dire quale sia la ricchezza che il gruppo aggiunge alla mia vita è molto difficile. Oltre alle belle e profonde amicizie che si sono create nel tempo, alle responsabilità che il gruppo mi ha chiesto di prendermi come animatrice, al divertimento dello stare insieme, credo che la cosa più importante e bella che il gruppo ha donato al mio cuore è la possibilità di offrirmi agli altri, vicini e lontani, senza preoccuparmi dei miei difetti o del mio carattere alle volte spigoloso, l'occasione di dimostrare che chiunque, anche una come me, può fare qualcosa per chi ci sta intorno.

Alessandra, 26 anni, Trento

 

Ho incontrato il Gruppo 7-8 di anni fa, quando alcuni animatori erano venuti nella mia parrocchia a proporre l'esperienza, poi per un paio di anni l'ho perso di vista.Cinque anni fa ho conosciuto (per altre vie) la mia attuale ragazza, ed ho saputo che faceva anche lei parte del Gruppo. Così ho iniziato a partecipare agli incontri e ai campi missionari. Mi sono trovato bene fin da subito e inoltre ho scoperto la possibilità di fare qualcosa di concreto per le missioni e nel frattempo di condividere con i miei nuovi amici un diverso cammino di crescita verso uno stile di vita più cosciente e attento dei problemi del mondo oltre la porta di casa mia. Perciò ho deciso di proseguire il cammino e di impegnarmi nell'animazione del Gruppo.

La più grande ricchezza che questa esperienza mi dà è la possibilità di trasmettere ad altri i valori di missionarietà che sento, e nello stesso tempo di crescere a mia volta nel confronto con gli altri e grazie alle profonde testimonianze di chi è stato in terra di missione.

Beppe, 30 anni, Verona

Chi fosse interessato all’attività dell’associazione contatti:

Bergamasco Andrea: alberga@gmail.com

Don Alberto Poles: alberto@donboscoland.it 338.3635363

Maddalena Marconato

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