Ieri sera Bebbino Englaro, padre di Eluana, è stato ospite alla trasmissione condotta da Fabio Fazio e da Roberto Saviano,"Vieni via con me", su Rai 3.
del 17 novembre 2010
          Un copione, sempre lo stesso, mandato a memoria e riproposto senza alcuna variante: sono gli `elenchi` di definizioni relative alla povera Eluana Englaro letti ieri sera in tandem da Fabio Fazio e Beppino Englaro su Rai 3 a `Vieni via con me`.           Tanta attesa, poi nulla di nuovo sotto il sole: Eluana aveva scelto di morire, Eluana lo aveva espresso molte volte quando era una ragazzina piena di vita perché era consapevole e informata, Eluana che ha parlato per la bocca di suo padre...           Englaro in questi quasi due anni dalla morte della figlia non ha mai risposto a chi gli faceva notare le incongruenze, non ha mai fatto chiarezza sulle tante falsità uscite sui giornali, e non lo ha fatto neanche ieri.           Ha solo confermato `il desiderio di libertà` di Eluana rispetto a `quello che lei avvertiva come violenza` (così Englaro ha sempre definito l’amore con cui le suore Misericordine l’hanno assistita per 15 anni, ricevendola proprio dalle mani di quel padre che di loro dirà `me l’hanno violentata`). Ha sostenuto che Eluana già da ragazzina aveva messo in conto tutto e dichiarato di non voler vivere in quelle condizioni di disabilità (`conosceva nello specifico la condizione che la sorte le ha poi riservato`).           Aveva le idee `molto chiare` anche su cos’è davvero la coscienza di uno stato vegetativo e `mai avrebbe tollerato la continua profanazione del suo corpo`, che non è quanto le han fatto a Udine nei giorni dell’atroce agonia ma a Lecco, negli anni di una dignitosa vita da disabile, senza sofferenze e non sapremo mai con quale grado di coscienza. Infine i princìpi di diritto che sarebbero sanciti dalla Cassazione con la vicenda di Eluana:           `Il rifiuto di terapie fino ad arrivare alla morte non può incontrare un limite, e non può essere confuso con l’eutanasia`. Parola che Englaro in questi due anni dalla morte della figlia ha più volte definito `esecrabile`, altre volte un `segno di civiltà` auspicabile anche in Italia.           Meno ipocrisie nelle parole di Mina Welby, moglie di Piergiorgio, morto nel 2006 dopo il distacco dal respiratore: `C’è molto da fare. C’è la lotta per l’eutanasia con i radicali`, ha letto dalle ultime parole del marito.           Accanto a entrambi un Fazio semicommosso, le sue mani sulle loro spalle. Mai una sola volta tra i suoi invitati uno dei 3.000 genitori delle altre Eluane, quelli che le curano nelle loro case, senza chiedere che di essere aiutati. E sul fine vita si è espresso anche un altro invitato di Fazio, il segretario del Pd Pierluigi Bersani: «Se devo morire attaccato per mesi a mille tubi, non può deciderlo il Parlamento ».Lucia Bellaspiga
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