Relazioni reali o virtuali?

Cosa significa virtuale? È una realtà che ha l'effetto di un qualcosa di vero, ma non ha la sua forma autentica. È una simulazione o sostituzione. Oggi, si considerano le simulazioni virtuali attraverso l'uso del computer o dei videogiochi.

Relazioni reali o virtuali?

da Attualità

del 02 febbraio 2009

Cosa significa virtuale? È una realtà che ha l'effetto di un qualcosa di vero, ma non ha la sua forma autentica. È una simulazione o sostituzione. Oggi, si considerano le simulazioni virtuali attraverso l’uso del computer o dei videogiochi.

Ciò che accade nella realtà virtuale è proprio una finzione il più realistica possibile della realtà tangibile. Tuttavia, non è ancora un realismo così elevato che non permette di discernere l’ambiente simulato da quello reale. Il grado di sviluppo e la diffusione della tecnologia nella maggior parte dei casi ci permette esperienze degli ambienti virtuali per lo più di tipo visivo e sonoro.

Il mondo virtuale dei videogiochi, delle chat, sms e giochi di ruolo, è indubbiamente un nuovo mezzo di comunicazione da cui oggi non si può più prescindere, anche perché molti di questi mezzi vengono considerati dai giovani tra i loro divertimenti preferiti.

Con l'avvento del computer e delle reti on-line, in particolare Internet, si sta aprendo una nuova dimensione dell’esperienza umana. La novità consiste nel fatto che questa dimensione esperienziale si riverbera sull’identità di ciascuno di noi.

Una nota pubblicità di una compagnia telefonica evidenzia come i nuovi mezzi di comunicazione stiano soppiantando prepotentemente l’ormai superata carta da lettera per una più veloce e comunicativa posta elettronica.

Internet sta trasformando la comunicazione e forse anche noi stessi. L'esperienza creata da computer e reti può in molti modi essere intesa come uno 'spazio' psicologico. Chi accede ad Internet spesso si sente, consciamente o inconsciamente, come se entrasse in un 'luogo' o in uno 'spazio' che è riempito con una vasta serie di significati e scopi. Molti che hanno esplorato il World Wide Web descrivono l'esperienza proprio come un 'viaggio'.

Metafore spaziali come 'mondi', 'domini', o 'stanze' sono infatti comuni nelle attività on-line.

Anche a livello psicologico, sovente si dice che il computer è un prolungamento della mente e della personalità, uno 'spazio' che riflette i gusti, le attitudini e gli interessi di chi lo usa. In termini psicoanalitici, il computer e il cyberspazio possono diventare un tipo di 'spazio di transizione' che può essere considerato un’estensione del nostro mondo intrapsichico.

Quali sono i rischi per un adolescente che usa questi mezzi che lo scaraventano nella realtà virtuale? Non pochi. Infatti, nell’adolescenza, l’identità è in formazione, e limitarsi solo al mondo di Internet, al mondo virtuale, comporta diversi pericoli e rischi.

Sotto altri punti di vista, la comunicazione virtuale è necessariamente limitata, poiché mancano nella relazione quelle componenti sensoriali (posture, espressioni para-verbali ecc.) e ambientali che invece caratterizzano la relazione reale e piena con l’altro.

Nell’adolescenza la formazione di un’identità autonoma passa attraverso delle tappe, come mette in risalto Erickson, durante questo periodo si assiste al passaggio dalla dipendenza all’indipendenza attraverso atteggiamenti di sfida e di scontro con il mondo degli adulti. Diventa difficile conciliare le dinamiche relazionali di quest’età con la realtà del mondo virtuale frequentato dagli adolescenti. Infatti, uno dei motivi per cui tali strumenti vengono spesso contestati è proprio il fatto che questi nuovi mezzi di comunicazione vengono talvolta preferiti ai giochi interattivi in cui viene stimolata la relazione con i coetanei, andando in alcuni casi a sostituire la relazione vis à vis, di certo emotivamente più impegnativa e coinvolgente a favore di relazioni virtuali sentite come più facili e maggiormente protette anche da possibili maschere d’identità virtuale.

Nel mondo virtuale, gli individui nel loro processo di socializzazione sono in una situazione del tutto diversa dal reale, per certi aspetti in una situazione liberatrice, per altri in una d’isolamento.

Ogni persona, interagendo con gli altri, sviluppa tecniche di costruzione d’identità come parte di un processo di socializzazione. Molte volte, le tecniche di costruzione d’identità sono utilizzate per far fronte ad un mondo spesso contestato nella sua conformità.

.Mediamente per una persona nell’interazione sociale, il processo di identificazione avviene attraverso l'abbigliamento, i gesti, il vocabolario, le attività, l’umorismo. In breve, la vita è un teatro dove i partecipanti devono diventare abili attori.

In casi estremi la creazione di un’identità nel mondo virtuale può diventare una dipendenza, in particolare quando la nuova 'cyber-persona' incontra un’accoglienza positiva dagli altri utenti che credono e rispondono all’ alter ego-identità virtuale come se fossero reali. Il rinforzo positivo in questa attività esercita una forte attrazione, soprattutto sulle persone fragili e introverse, le quali non vivendo ricompense positive da stimolazioni sensoriali del mondo tangibile, rischiano un ritiro ulteriore dal mondo 'reale'.

Concludendo, l’identità è una dimensione della personalità multiforme, non si tratta di qualcosa di statico, ma di un processo dinamico. Internet ha contribuito a pensare l’identità anche come una serie di identità possibili, per cui si potrebbe parlare di ricostruzione di sé e della propria identità anche all’interno della realtà virtuale che diventa uno spazio di comunicazione, ciò che fa la differenza è come questo nuovo ambiente si decide possa essere utilizzato.

 

Delia Piazzese

http://www.dimensioni.org

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