REZOPHONIC: quando i talenti sisfruttano sul serio da Giovani per i Giovani

Più di 60 cantanti coinvolti in un progetto artistico-umanitarioa sostegno dei popoli dell'Africa: a volte la musica fa veramente bene.

REZOPHONIC: quando i talenti sisfruttano sul serio da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 19 marzo 2008

Progetto Rezophonic

 

Il 'Progetto Rezophonic' non è una trovata artistica con intenti filantropici, ma è una vera e propria iniziativa umanitaria. Nasce a partire da una proposta di Mario Riso (noto batterista rock e co-fondatore del canale satellitare 'Rock TV') in seguito ad un suo viaggio in Kenya con la nazionale Artisti TV. Viaggio nel quale ha occasione di vedere personalmente, anche se solo per pochi giorni, la drammatica situazione delle popolazioni dell'Africa Orientale.

In occasione dei suoi vent'anni di carriera decide di sviluppare questo progetto, che coinvolge numerosi protagonisti della musica alternativa italiana.

 

 

Ad ogni cantante il suo pozzo

 

 L’idea prende forma in una proposta discografica di grande valore, sia sotto l'aspetto musicale che sociale. L'iniziativa infatti, che ha come motto 'Offrire da bere a chi ha veramente sete', sostiene il progetto idrico di AMREF Italia, che ha come scopo la realizzazione di pozzi d’acqua nel Kajiado, una delle regioni più aride del mondo, ai confini fra Kenya e Tanzania. Gli artisti che hanno risposto all'appello non hanno paura di sognare in grande, visto che l'obiettivo è costruire un pozzo per ognuno di loro (più di 60, tra cui Roy Paci, Pau dei Negrita, Dj Jad, Giuliano dei Negramaro, Andy dei Bluevertigo, Marco e Francesco delle Vibrazioni, L'Aura, Saturnino), ed allo stesso tempo agiscono seriamente nel concreto, al punto di ricevere il plauso e il patrocinio di Pubblicità Progresso, nonché la nomina a socio onorario AMREF per lo stesso Riso.

      Diverse dichiarazioni rilasciate dei musicisti coinvolti nel 'Progetto Rezophonic' esprimono quanto la vita riceva un 'valore aggiunto' nella misura in cui diventa utile, nella misura in cui un talento non è solo esibizione e profitto. Lo stesso fondatore del progetto, toccato dall'esperienza africana e dall'incontro con i suoi abitanti, commenta: 'dopo il viaggio in Kenya ho sentito il dovere di mettere al servizio di un progetto le qualità che meglio ho coltivato nel corso dei miei vent’anni di musica...non posso fare a meno di sentirmi debitore nei confronti della vita'.

 

 

Come una certa samaritana

 

      Tutto ciò non può non farmi riflettere su alcuni spunti. Innanzitutto, è significativo come Riso non celebri un suo traguardo personale con una festa, come chissà quanti fanno, hanno fatto e faranno. Al contrario, come lui stesso ha affermato, 'Ho sentito la necessità di fare qualcosa per rendere grazie alla fortuna che da sempre ha contraddistinto la mia vita'. In secondo luogo, la concretezza del lavoro di quanti hanno partecipato. La spinta verso un atto di carità non è svanita nel nulla perchè hanno saputo dare un nome e un aspetto ben precisi al loro slancio: quello di un pozzo d'acqua. Infine, mentre mi informavo a riguardo di Rezophonic, non riuscivo a togliermi dalla testa l'episodio evangelico della samaritana (Gv 4, 1-42): da una parte, è Lui stesso che ci chiede da bere, ogni giorno, attraverso i fratelli che soffrono. Dall'altra, è solo Lui con il Suo Amore che può dissetarci fino in fondo.

 

 

 “Facile come bere un bicchier d’acqua, si usa dire spesso…senza tener conto che per molte popolazioni dell’Africa questa frase è impronunciabile…” (Cristina Scabbia dei Lacuna Coil, partecipa al progetto)

 

“Il disco non raccoglie solo canzoni e fotografie, racconta soprattutto l’emozione e l’anima di tutti gli artisti che hanno donato un frammento della propria arte per costruire qualcosa di davvero importante” (Mario Riso, fondatore del progetto)

 

Andrea Pregnolato

http://www.rezophonic.com

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