Santità a tempo pieno da Giovani per i Giovani

L'anno formativo 2003-2004 desidera farci riflettere e camminare sul tema della SANTITA' e noi dell'MGS (Movimento Giovanile Salesiano) SANTITA' significa vivere LA Spritualità Giovanile Salesiana. Per questo desideriamo affrontare 5 nuclei che hanno fatto dell'esperienza di don Bosco una via di santità.

Santità a tempo pieno da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 01 gennaio 2002

Cos’è la Spiritualità Giovanile Salesiana (SGS)?

Spiritualità: è un dono dello Spirito Santo per aiutare i cristiani a vivere in modo tutto particolare la propria esperienza di fede. Lo Spirito l’ha suggerito a don Bosco, la Chiesa l’ha riconosciuto, noi lo assumiamo come nostro.

Giovanile: il protagonismo giovanile trovò in Valdocco un ampio spazio in tutti i settori della vita, fino al punto che i giovani furono chiamati da don Bosco ad essere con lui “con-fondatori” di una nuova Congregazione.

Salesiana: indica la fonte carismatica, l’esperienza dell’oratorio di don Bosco.

La Spiritualità Giovanile Salesiana è quindi un’esperienza di vita cristiana concreta per realizzare l’invito alla santità attraverso l’esperienza di Don Bosco ed è rivolta in particolare a tutti i giovani. In altre parole è il modo di vivere il Cristianesimo di quei giovani che hanno conosciuto Cristo attraverso Don Bosco.

La SGS è un unico prisma a cinque facce; ciascun aspetto ha sullo sfondo necessariamente gli altri e presenta comunque una sottolineatura particolare. Il primo punto, che approfondiremo in questo numero, è 'Il Quotidiano'.

IL QUOTIDIANO

Occhi nuovi

Don Bosco, e non solo lui, voleva che tutti i ragazzi e i giovani avessero una vita piena da non cercarsi in cose straordinarie ma vivendo con intensità e con amore giorno per giorno, in famiglia, a scuola, al lavoro, nel tempo libero... Insomma ogni attimo. “Vi voglio felici nel tempo e nell’eternità”, diceva ai suoi ragazzi, facendo chiaramente capire che il fare tutto davanti a Dio che è amore e in comunione con Lui è la cosa necessaria. Con l’Incarna-zione, Gesù ha scelto il metodo della compagnia quotidiana all’uomo per far conoscere l’im-menso amore di Dio per l’umanità. Anche oggi, come ai tempi di don Bosco viviamo in un periodo carico di tensioni e sofferenze: le guerre, la cattiveria degli uomini, l’egoismo, i soldi messi davanti a tutto, l’indifferenza e tutti gli altri mali della nostra società. Senza contare la malattia, le sofferenze, i dispiaceri ricevuti da parte di altre persone. E già....non viviamo di certo in un Paradiso!! Ed è proprio per questo che è importante saper guardare ogni realtà sforzandosi di vederla con gli occhi di Dio. Cogliere gli aspetti positivi da ogni situazione è un atteggiamento importante, ma per farlo bisogna guardare oltre quello che appare, vedere quello che c’è sotto e cercare di vivere serenamente perché si sa che Dio non è “altrove”. Dio non ci da mai una 'croce' da portare più grande delle nostre possibilità: sta a noi aiutarlo a portarla con umiltà e silenzio e non arrabbiarsi perché ce l’ha data!

Cristiani a tempo pieno

Dio va ricercato nel quotidiano per vivere in armonia con lui: a scuola, con gli amici, in famiglia e al lavoro. Dobbiamo essere cristiani a 'tempo pieno', anche se non è facile, per poter crescere come ci ha suggerito anche il Rettor Maggiore al Meeting di settembre: 'Vivere lo straordinario nell’ordinario di tutti i giorni'. Non dobbiamo fare gesti eroici per seguire Cristo ed essere degli ottimi credenti; basta fare ogni cosa quotidiana, per quanto piccola possa essere, sempre con l’animo generoso e aperto verso il prossimo come ha fatto Don Bosco nell’accogliere tutti i giovani che non avevano nulla.

Un Dio che ama sempre

Solo così, aderendo giorno dopo giorno a quello che Dio ci ha chiesto per seguirlo, otterremo la felicità spirituale e soprattutto quella eterna. In ogni posto noi siamo, il Signore è con noi: basta cercarlo! Nel dolore, nella gioia, a scuola, in famiglia: Lui è sempre con noi! Non dobbiamo rimandare questa scelta di vita, poiché non sappiamo fino a quando avremo la possibilità di farla: la vita è una e va vissuta interamente, nel quotidiano, alla ricerca dell’Amore che deve essere la base di tutte le nostre scelte, delle nostre azioni e del nostro rapporto con le altre persone. Vivendo con Amore le nostre giornate troveremo disponibilità nel bisogno, sollievo nella sofferenza, gioia nella tristezza e non ci sentiremo mai soli sapendo che tutto l’amore che noi diamo agli altri Dio ce lo renderà in misura molto più grande.

E’ più difficile vivere tutte le piccole cose quotidiane con amore che compiere un grande gesto una volta ogni tanto: ma è proprio in questo quotidiano che costruiamo la nostra vita cristiana immersi nell’amore di Dio che è sempre al nostro fianco. E quando ci scopriamo fragili e peccatori ricominciamo con fiducia sapendo che Dio ama sempre ed è più grande del nostro cuore e non misura la sua fedeltà sulla nostra.

Viviamo quindi le nostre giornate con amore anche nella sofferenza o nei problemi poiché è proprio lì che il Signore ci aspetta e ci dà la forza necessaria per risollevarci e guardare avanti: solo così raggiungeremo la felicità eterna. Restiamo nell’Amore di Dio e potremo toccare veramente il Cielo con un dito!

Michele Zecchin

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