lo scorso weekend ho fatto una scelta diversa. Ho scelto di partecipare al secondo incontro del cammino MGS triennio a Mogliano Veneto, rinunciando per certi versi a seguire l’attesissima finale.
Domenica c’era la finale mondiale dei campionati di calcio. Argentina-Francia. In questo mese di competizioni sono riuscito a seguire quasi tutte le partite, anche a scuola con i compagni di classe ce le vedevamo di nascosto dai prof. Tu le hai seguite?
Ti chiedo: è possibile mettere in calendario altre attività quando c’è la finale mondiale? Ma dovremmo stare tutti davanti alla TV a guardare e fare il tifo perché vinca il migliore! Invece… invece lo scorso weekend ho fatto una scelta diversa, che stupisce anche me stesso. Ho scelto di partecipare al secondo incontro del cammino MGS triennio a Mogliano Veneto, rinunciando per certi versi a seguire l’attesissima finale. Ti potrà sembrare banale, ma per me è stata una scelta davvero importante, che ha cambiato un po’ il mio modo di vedere le cose, di dare importanza alle cose.
Ed è così che proprio in quell’incontro, dove c’erano quasi altri 70 ragazzi della mia età (tra i 16 e i 18 anni) ci siamo confrontati sulla tematica della scelta. Quanto sia importante saper scegliere, nel modo giusto, vincendo paure e timori, dubbi e perplessità. Facendo scelte che vanno anche controcorrente, ma che fanno del bene, perché seguono una logica di bene e di altruismo.
Nell’incontro di sabato, dopo essere arrivati a Mogliano presso la scuola Astori e aver vissuto un primo momento di accoglienza tra giochi e merenda, ci siamo divisi in due gruppi. Da una parte le ragazze, dall’altra noi maschi (una buona scelta devo dire!). Non so cosa abbiano fatto le ragazze, ma noi maschietti abbiamo vissuto un primo momento formativo incentrato sulle scelte: dapprima attraverso un gioco simpatico, divisi per squadre siamo entrati nel vivo delle “scelte” (scegli il the al limone o quello alla pesca? Mare o montagna? Pizza o kebab?), poi ci siamo soffermati più seriamente sul tema, ascoltando il brano in cui il profeta Samuele viene chiamato a ungere Davide re di Israele. Mi ha colpito molto quanto viene detto lì, cioè che “L’uomo guarda all’apparenza, Dio vede il cuore”. Dio non ci sceglie per il nostro aspetto esteriore, ma per quanto portiamo nel cuore. Spesse volte io invece giudico le persone dal loro aspetto fisico. Ho capito che devo invece cominciare a vedere oltre.
Terminato il momento formativo siamo andati a cena e successivamente abbiamo fatto una bella partita a calcio in palestra. Dopo di ché ci è stato proposto un gioco a livelli sul tema di Maze Runner (un film bellissimo). Non era semplice il gioco, ma ci siamo divertiti lo stesso (anche se abbiamo perso)!
La serata si è conclusa in Chiesa con un breve momento di preghiera e il pensiero di buonanotte del direttore dell’opera don Dino, che ci ha raccontato la storia di due fidanzati: Giuseppe e Maria e di come Giuseppe abbia scelto di tenere con sé Maria nonostante un tradimento. Io non so se sarei capace di fare una scelta del genere! Eppure capisco che è possibile farlo.
Al mattino della domenica dopo esserci svegliati, aver fatto colazione e una breve preghiera in Chiesa, abbiamo vissuto la seconda parte del formativo: divisi in due gruppi misti una parte andava ad ascoltare la testimonianza di due giovani animatori che hanno fatto una scelta importante nella loro vita, dall’altra parte si faceva un servizio a favore dei più poveri della città attraverso la Caritas.
Nel primo stand ho avuto modo di ascoltare l’esperienza dei due giovani che hanno scelto di fare una esperienza di vita comunitaria per capire se sono chiamati a donare la vita a Dio nella vita religiosa. Ci hanno raccontato il loro cammino, con le loro paure e desideri che sentono dentro. Sono rimasto molto colpito dalla loro storia. Ancora una volta non so se sarei capace di una scelta così importante… però intuisco che a queste scelte ci si arriva passo dopo passo. C’è un filo rosso che attraversa le scelte che facciamo nel tempo.
Nel secondo stand, invece, abbiamo fatto un pacco regalo per alcuni poveri della città, che la Caritas parrocchiale segue. Mi sono dimenticato di dire che ciascuno di noi, preavvisato, ha portato da casa un prodotto per questi poveri. Io mi sono portato da casa un pacco di cioccolata. Ed è quello che, assieme ad altri del gruppo, ho messo nel pacco regalo che abbiamo incartato. Andrà a Mohamed, dalla Tunisia (mi sembra). Non lo conosco, ma sapere il suo nome e da dove viene mi aiuta a rendere davvero concreto il gesto che abbiamo fatto. Ho capito che se ciascuno di noi mette del suo, possiamo fare grandi “regali” agli altri. Ho dimenticato inoltre di dire che, prima di preparare il pacco, don Fabio ci ha fatto fare riflettere sulle ingiustizie sociali e sulla povertà attraverso un gioco simpatico, dove si faceva un’asta per comprare degli oggetti.
A conclusione di tutto abbiamo poi vissuto un momento intenso di preghiera, con la possibilità di riflettere su quanto abbiamo ricevuto nei momenti formativi. Nel silenzio dell’adorazione, con la possibilità di confessarsi, ho potuto sintetizzare quanto ho ricevuto: sento che devo crescere nella capacità di uscire da me stesso, perché sono un po’ egoista. Notavo infatti che tutte le scelte che faccio, sono tutte incentrate su di me. Dovrei invece cominciare a pensare di più a chi mi sta vicino, che lo conosca o meno.
Terminato questo momento di preghiera siamo passati al pranzo. Ho fatto una scelta audace: invece di sedermi vicino ai miei amici mi sono inserito in un altro gruppo, così da fare nuove amicizie. La scelta è stata la migliore che potessi fare: ora ho il numero di una ragazza che mi piace e abbiamo già cominciato a sentirci. Ma non so: le chiedo di uscire assieme oppure aspetto di rivederla al prossimo incontro?
Dopo il pranzo abbiamo giocato ancora a calcio. Ero indeciso se stare ancora assieme alle nuove amiche che avevo conosciuto, oppure andare a giocare. Diciamo che c’è stato un attimo di indecisione, ma quando ho visto i miei amici giocare, sono corso subito con loro!
Tutto è terminato con la Messa nel pomeriggio. I responsabili hanno scelto di anticipare i tempi per permetterci di seguire la finale dei mondiali! Mai scelta fu più giusta!
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