«Scuole paritarie bloccati altri fondi»

Dopo il danno, la beffa. La scuola paritaria, già pesantemente colpita dai tagli (133 milioni di euro sui 535 complessivamente erogati dallo Stato per quasi un milione di studenti) al capitolo di bilancio per il 2009, vede aprirsi un inspiegabile buco anche nei finanziamenti stanziati dalla Finanziaria 2008.

«Scuole paritarie bloccati altri fondi»

da Attualità

del 21 novembre 2008

Dopo il danno, la beffa. La scuola paritaria, già pesantemente colpita dai tagli (133 milioni di euro sui 535 complessivamente erogati dallo Stato per quasi un milione di studenti) al capitolo di bilancio per il 2009, vede aprirsi un inspiegabile buco anche nei finanziamenti stanziati dalla Finanziaria 2008. Di fatto le Direzioni scolastiche regionali, dai cui uffici partono i mandati di pagamento, si sono viste rispondere dalla Ragioneria dello Stato che «non c’è disponibilità di fondi» per il pagamento degli ultimi quattro mesi del 2008. Ma soprattutto «non risulta presente neppure la relativa competenza di cassa», cioè il fatto che siano previsti. Risultato: nessun pagamento, tutto bloccato e rischio di non vedere altri 140 milioni di euro circa già stanziati con la precedente Finanziaria.

 

Uno scenario che sta agitando le associazioni del mondo della scuola paritaria, già fortemente preoccupate dall’evolversi della questione fondi 2009, dopo la richiesta di ritiro da parte del governo alla sua stessa maggioranza dell’emendamento anti-taglio (con il quale si chiedeva l’immediato ripristino dei 535 milioni di euro nel relativo capitolo di spesa) e la bocciatura di analoghi emendamenti presentati da tutte le opposizioni, la scorsa settimana alla Camera. «Non possiamo che ribadire la nostra forte preoccupazione» commenta Luigi Morgano, segretario generale della Federazione scuole materne di ispirazione cristiana (Fism). Eppure proprio due settimane fa una circolare del direttore generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica, Mario Dutto, aveva dato il via libera ai pagamenti per quest’ultimo quarto dei fondi stanziati in Finanziaria 2008. Quindi anche al ministero della Pubblica Istruzione sono stati colti di sorpresa da questo ulteriore blocco di 140 milioni di euro. È anche vero che la procedura di assegnazione dei fondi per la scuola paritaria avviene in una prima fase nella Finanziaria che copre l’intero anno solare (dal 1° gennaio al 31 dicembre) e successivamente con un decreto annuale del ministro della Pubblica Istruzione, che però è legato all’anno scolastico. Dunque gli ultimi 4 mesi del 2008 appartengono «formalmente» all’anno scolastico 2008/ 2009 e per questa annualità manca ancora il decreto di assegnazione. Ma anche se arrivasse, sottolineano le associazioni della scuola paritaria, «manca la competenza di cassa, oltre che i fondi per coprire questa spesa».

 

Una situazione che rischia davvero di diventare esplosiva per la prosecuzione del servizio di queste scuole, soprattutto materne ed elementari, a cui il capitolo di spesa ministeriale è quasi totalmente destinato. «Stiamo cercando di capire i termini della questione – aggiunge Maria Grazia Colombo, presidente nazionale dell’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) –, ma se la situazione fosse confermata non potremmo che ribadire la nostra preoccupazione. Qui non è in gioco soltanto l’attribuzione di fondi, tra l’altro già stanziati, ma l’esistenza di queste scuole e la libertà di scelta delle famiglie in campo educativo». Preoccupazioni che quattro associazioni della scuola paritaria hanno voluto sintetizzare in un documento che oggi verrà reso pubblico e consegnato direttamente al ministro Mariastella Gelmini in occasione del seminario promosso dall’Agesc su «Federalismo, sistema d’istruzione e scuole paritarie» presso Palazzo Giustiniani a Roma. Un documento che raccoglie, oltre a quella di Fism e Agesc, anche la preoccupazione della Fidae (Federazione delle scuole cattoliche dalle elementari alle superiori) e della Foe (la Federazione delle scuole pari­tarie della Compagnia delle Ope­re). Un testo che dovrebbe evi­denziare i punti più scottanti per il futuro della scuola paritaria, che fa parte integrante dell’unico sistema scolastico pubblico nazionale, assieme alle statali, come prevede la legge numero 62 del 2000. Un principio che questi tagli rischiano di lasciare soltanto sulla carta.

 

Enrico Lenzi

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