L'Istituto Bearzi è stato invaso da 500 giovani del Biennio nei primi tre giorni e da 400 del Triennio negli altri tre, provenienti dalla case salesiane e da varie parrocchie del Triveneto. Insieme abbiamo pregato, giocato, danzato, riflettuto e lavorato... per prepararci bene ad animare i centri estivi delle diverse realtà.
del 01 gennaio 2002
… se fosse un frutto, il Corso Animatori sarebbe una fetta di anguria !
… se fosse un gioco sarebbe una caccia al tesoro !
… se fosse un fiore sarebbe un girasole !
… se fosse un animale sarebbe un delfino !
… se fosse un personaggio sarebbe don Bosco !
Ci stiamo chiedendo se questa introduzione vi ha aiutato a intuire qualche cosa del clima che abbiamo vissuto al Corso Animatori di Udine (14 al 20 giugno).
L’Istituto Bearzi è stato invaso da 500 giovani del Biennio nei primi tre giorni e da 400 del Triennio negli altri tre, provenienti dalla case salesiane e da varie parrocchie del Triveneto. Insieme abbiamo pregato, giocato, danzato, riflettuto e lavorato… per prepararci bene ad animare i centri estivi delle diverse realtà.
La riflessione delle mattinate ruotava attorno a tre grandi temi: identità, spiritualità e pedagogia dell’animatore. Una specie di Sistema Preventivo “in pillola” per imparare ad essere educatori oggi nello stile di don Bosco. Ognuno è stato invitato a riscoprire la propria identità di figlio di Dio: amato in modo particolare da Lui e chiamato ad annunciare questo amore ai bambini e ai ragazzi. E come concretizzare questo annuncio se non vivendo il consiglio di don Bosco: “che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati?”. Dopo tutto questa è l’esperienza che ci spinge a metterci al servizio degli altri: l’essere stati a nostra volta accolti, amati e aiutati a crescere.
Nei pomeriggi eravamo impegnati in diversi stand: attività manuali, nelle tecniche di animazione, preparazione di giochi e serate e… tutto quello che può servire per realizzare una splendida estate con i ragazzi. Qualcuno ha imparato a costruire strumenti musicali con gli oggetti più strani, qualcun altro si è improvvisato fabbricante di saponette dalle forme più diverse, altri ancora hanno ipotizzato i grandi giochi più fantasiosi; non sono mancati i tormentoni dei bans e quest’anno anche le danze popolari… Cercare quello che piace ai ragazzi, condividere con loro attività che li divertono è il segreto che don Bosco ci ha consegnato per creare quella confidenza che permette di essere un punto di riferimento nella loro crescita personale.
Nei momenti liberi dalle attività tutti erano coinvolti nell’animazione (meglio di Fiorello!), nel gioco (canestri da NBA!!), nella danza (sempre a cerchi concentrici), nella merenda (tutti intorno al carrello con le briosche e il thé), ma soprattutto nella gioia di conoscere persone nuove e di condividere le proprie esperienze di vita...
L’incontro con il Signore è stato il filo rosso che ha guidato le nostre giornate dalla preghiera del mattino fino al momento della buona notte. Momenti particolarmente intensi sono stati la celebrazione penitenziale e la celebrazione eucaristica conclusiva presieduta dal missionario salesiano don Roberto Tonetto, che ci ha raccontato la sua esperienza tra i lebbrosi della Cina.
I ritmi sono stati molto intensi, ma la settimana è volata via veloce perché l’entusiasmo e il comune desiderio di crescere nella capacità di mettersi a servizio gli uni degli altri ci hanno permesso di affrontare con gioia la fatica di alzarsi presto la mattina e di lavorare con impegno durante il giorno.
Un piccolo-grande imprevisto avvenuto l’ultima sera ci ha permesso di misurare la “temperatura” della nostra disponibilità e della nostra consapevolezza di appartenere ad un’unica famiglia. Una vera e propria tempesta di pioggia e grandine si è abbattuta sulla palestra dove eravamo riuniti a festeggiare la conclusione del Corso. L’acqua è entrata dal tetto e ha allagato diversi ambienti dell’Istituto. Tutti si sono mobilitati per far fronte al nubifragio e, tra secchi e stracci, la serata si è conclusa con i piedi a mollo!
Abbiamo ringraziato il Signore per la possibilità di essere presenti in prima persona a queste giornate di Corso Animatori. Sono state anche per noi un forte momento di ricarica: è bello vedere tanti giovani impegnarsi insieme per approfondire la propria formazione. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato: vi abbiamo ricordato durante l’Estate, vi abbiamo immaginato nei cortili e sui campi da gioco, allegri e intraprendenti. Anche ora continuiamo ad accompagnarvi nella preghiera, nella certezza che il Signore è sempre con voi. Vi auguriamo che la gioia sperimentata non rimanga una parentesi estiva ma possa accompagnare le vostre giornate invernali tra i libri, il lavoro e l’impegno di vita cristiana.
Ci vediamo alla Festa dei Giovani? Beh, anche prima speriamo…!
sr. Linda e sr. Manuela
sr Linda Pocher, sr Manuela Gubana
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