Se la vera trasgressione fosse la castità?

E se la castità tornasse ad essere di moda?

Se la vera trasgressione fosse la castità?

da Attualità

del 14 aprile 2011

 

 

E se la forma più originale di trasgressione sessuale fosse la castità?

E se tornasse ad essere di moda?

 

          Lo spunto per riflettere su quella che gran parte del mondo non solo non considera una virtù, ma anzi un vetusto e anche un po’ retrogrado retaggio del passato ce lo regala la vicenda di una donna ricchissima e bellissima, Kathleen Pratt, che sembrava avere avuto tutto dalla vita. Invece…

          “Vivo in una villa lussuosa, guido una Cadillac, come vedete indosso diamanti e gioielli, ma sono qui per dirvi che tutto questo non conta veramente niente”. Bionda, slanciata, perfettamente pettinata e truccata, Kathleen Pratt incontra gruppi di adolescenti ogni due settimane nelle vicinanze delle cascate del Niagara e non usa mezzi termini: “Vi sembra antiquato essere vergini, suona old fashioned? Bè, forse dovreste ricredervi perché non solo essere vergini è un punto a vostro favore, ma vi mette nella condizione di dare e ricevere il meglio nelle vostre vite”.

          Kathleen ha l’Aids, ha contratto il virus quando aveva 17 anni da quello che allora non era nemmeno il suo fidanzatino, un incontro quasi casuale, attimi di passione, distrazione, leggerezza, e un virus che potrebbe uccidere. La malattia le impedisce di tenere gli stessi ritmi di prima, ma Kath non rinuncia ad incontrare i ragazzi: “La cosa che dà senso alla mia vita oggi è soltanto evitare che altri teenager facciano i miei stessi errori e rovinino per sempre le loro vite”.

          La cosa che colpisce è che la Pratt, per combattere l’HIV, non propone un programma di contraccettivi, non promuove l’uso sfrenato del preservativo ma, a costo di sembrare demodée, parla di verginità, castità, astinenza. “E’ importante far comprendere loro quanto sia grande il dono del proprio corpo, della fisicità, dell’affettività. Sono orgogliosa di partecipare al programma di astinenza organizzato dalla contea del Niagara perché mi rendo conto che i giovani sono alla ricerca di qualcuno che sia sinceramente interessato a condurli sulla via della felicità”. Una volta un ragazzo di 16 anni mi ha scritto: “Quello che hai detto è stata una scoperta, nessuno mi aveva parlato così prima, ha cambiato la mia vita. Nessuno mi aveva detto che per avere il meglio dovevo diventare migliore io”.

          Negli Stati Uniti, eldorado di ogni tipo di trasgressione, ci sono centinaia di adolescenti che non hanno paura di praticare, parlare e promuovere l’importanza della castità. Non si tratta di quattro sparuti giovani nostalgici legati alle tradizioni andate, ma un vero e proprio gruppo organizzato attorno ad Harvard. Si chiamano “Il club dell’amore puro” e si presentano come un esercito internazionale di adolescenti e giovani “che promuovono la virtù della castità”.

          L’appuntamento, anche in questo caso, è su internet all’indirizzo www.chastity.com. “La nostra generazione ha trovato la via più facile per allontanarci dall’amore cui aneliamo – si legge nella home page - Ma se cerchi l’amore vero, preparati al sacrificio. Solo allora capirai che la pace e la gioia che derivano dalla castità valgono più di tutti i piaceri del mondo. Attraverso le nostre pagine troverai le ragioni più grandi e oneste che ti faranno capire perché vale la pena aspettare. Niente strategia della paura, nessun senso di colpa, soltanto domande sull’autentico, vero amore”.

          Il sito contiene tutte le informazioni per chi vuole avvicinare o anche solo conoscere meglio il tema della castità. Innanzitutto ci sono le domande frequenti relativi al fidanzamento, al rapporto sessuale, l’omosessualità, il controllo delle nascite. Una pagina è interamente dedicata a link e libri per approfondire, le tecniche per allenare e mantenere la castità, i modi in cui comportarsi e vestirsi e c’è anche un test per capire quando si è in presenza del vero amore. Il tuo a misura di adolescente, leggero nella forma, ortodosso nel contenuto.

Sono proprio i più giovani, con il loro entusiasmo e la loro capacità empatica, il motore dell’iniziativa, i principali passaparole, che hanno permesso a The pure love club di contare migliaia di ragazzi liberamente casti sparsi in ben 40 paesi in tutto il mondo. Ecco come ne parlano:

          “Passavo ore a raccontare dell’amore con le amiche, ci chiedevamo quando sarebbe arrivato il giorno in cui avremmo fatto l’amore e ci saremmo sentite donne. – racconta July, 18 anni – Quando ho sentito parlare di castità mi sono messa a ridere, io volevo amare ed essere riamata, non c’era nulla di male. Solo che ho cominciato a vedere attorno a me tante storie che non funzionavano, nonostante il sesso, allora ho voluto saperne di più, e ho capito che l’amore non è solo passione, ma un’appartenenza che va oltre l’unione dei corpi”.

          “Non è facile. L’affetto che provo per la mia ragazza a volte è così forte che sento di volermi fondere con lei, la castità mi sembrava una proposta lontana dal nostro tempo, dalla vita di un giovane oggi, la percepivo come una rinuncia insopportabile e inutile. Però nello stesso tempo avevo sperimentato che i tanti flirt che avevo avuto mi avevano lasciato un enorme senso si vuoto e insensatezza, così ho voluto approfondire. – spiega Mark, 21 anni –   E ho capito che quando decidi di condurre una vita pura, la castità non è un fardello, ma la corona del tuo trionfo”.

Raffaella Frullone

http://www.labussolaquotidiana.it

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