A riverarlo è stato il dirigente dell'Ufficio Nazionale Raffaele De Cicco intervenuto al Meeting nazionale delle Misericordie: «Ormai non ci sono più i tempi tecnici per farlo prima». E intano continua l'incertezza sul budget del Fondo nazionale.
Il bando-volontari 2013 sarà emesso non prima di settembre. A rivelarlo è stato il dirigente dell’Ufficio nazionale del servizio civile interventuto al 1° Meeting nazionale delle Misericordie che, proprio per ricordare lo straordinario impegno di un anno fa, si è chiuso ieri a Modena dove, da venerdì, il parco Ferrari è stato occupato dalle oltre 100 tende del campo della neonata Colonna mobile nazionale delle Misericordie. Qui hanno vissuto per tre giorni i volontari (ben 1598 quelli complessivamente registratisi), partecipando a un fitto programma di esercitazioni, convegni, forum tecnici, eventi e serate di musica.
Al Meeting, che ha visto la riconferma di Roberto Trucchi alla guida della Confederazione nazionale delle Misericordie , è arrivato anche un messaggio di Papa Francesco: il Santo Padre ha indirizzato alle Misericordie “l’invito a gettare con coraggio le sementa della carità ad ampio raggio, consapevoli che la carità porta sempre copiosi frutti.” “Tutti parliamo dei problemi e della crisi economica e valoriale che attraversa la nostra società –ha detto Trucchi-. Dai problemi e dalla crisi però non si esce con le chiacchiere, ma con l’impegno quotidiano, in ogni attività giornaliera».
Non a caso durante questa tre giorni le Misericordie hanno voluto dedicare un convegno al servizio civile, a cui, hanno partecipato il responsabile nazionale dell’associazione Israel De Vito, il delegato giovani Misericordie Antonio Teodosio, Roberto Trucchi, l’assessore del comune di Modena Fabio Poggi, il presidente della Cnesc Primo Di Blasio e proprio De Cicco.
Molto accorato l’intervento di Di Blasio. «Nei momenti di crisi occorre che lo Stato selezioni l’allocazione delle risorse di cui dispone e il servizio civile dati alla mano ogni euro investito è in grado di restituirne 4 in termini di servizi alla collettività. Sfido il governo a trovare un altro settore pubblico capace di performance di questo tipo». Ma di fronte all’indeterminatezza dei budget e delle scadenze Di Blasio ha lanciato il guanto della sfida: «Al governo chiediamo solo di essere chiaro: ci dicano se vogliono chiudere il servizio civile. Gli enti sono allo stremo. Ce lo dicano e noi agiremo di conseguenza».
Dopo essersi intrattenuto a delineare l’intervento che l’Ufficio nazionale e la Regione stanno realizzando nei comuni del cratere con il bando speciale per l’Emilia, De Cicco è arrivato al punto. E la risposta è stata molto deludente: le scadenze si allontanano e il budget non è ancora certo. «Ve lo dico subito: fino ad ora solo 7 regioni su 21 hanno consegnato le graduatorie, per cui non credo che saremo in grado di fare il bando prima di luglio, e siccome non è ragionevole tenere le selezioni in agosto, ritengo che non ci siano alternative ad andare a settembre». Nessun punto fermo nemmeno sui finanziamenti: «Ad oggi non posso dire quanti ragazzi saranno avviati, stiamo definendo il documento di programmazione economica, che poi dovrà passare in Consulta, in Conferenza Stato-Regioni e infine alla Corte dei Conti. Occorre ancora tempo». Peccato che enti e ragazzi (basta leggere i post sui social network e i forum on line) non ne abbiamo più.
Ha ancora senso un servizio civile nazionale gestito in questa maniera?
Stefano Arduini
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