Quante energie nella nostra vita sono lasciate morire nell'inedia più assoluta, quanti giovani buttano il loro tempo non tanto nella ricerca della felicità, che sarebbe già una nobile causa, ma nella noia, nell'adattamento.
del 10 gennaio 2007
 
 
 
Quante energie nella nostra vita sono lasciate morire nell’inedia più assoluta, quanti giovani buttano il loro tempo non tanto nella ricerca della felicità, che sarebbe già una nobile causa, ma nella noia, nell’adattamento. E’ spesso perché non c’è nessuno che li va a stanare, che li aiuta a leggere le grandi energie che possiedono, che non si adopera con pazienza a convincere, a non lasciare tranquilli, a tormentarli oserei dire per significare quanto tante volte occorre operare delle forzature dell’inerzia esagerata che abita le loro vite. C’è qualcuno che sa far balenare davanti ai loro occhi la bellezza di una vita spesa per un ideale? Tanti lo trovano nello sport e non li ferma più nessuno. Molti purtroppo prendono le scorciatoie e si fermano alle droghe e al nulla.
Mi piace immaginare Gesù che setaccia tutto il territorio della sua Palestina per non lasciare nessuno senza la sua parola. La sua intensa vita pubblica è tutta organizzata così. Va con la fretta di chi sente urgente cambiare modo di vivere, mettere forze a disposizione di un progetto nuovo di vita. E’ come un cercatore di tesori, un intenditore di talenti che intuisce le grandi potenzialità degli uomini e le vuole stimolare a prendere posizione per il regno di Dio. Il suo scopo è dare la notizia esplosiva che il regno di Dio è presente, è in atto, sta realizzandosi con lui.
E fa proposte decise. Venite e vedrete. Lascia la tua barca, lascia i tuoi bonifici bancari, la tua compagnia che ti fascia la vita e buttati nell’avventura del regno. Gli apostoli lo seguono, stanno con Lui, decidono di imbarcarsi in questa avventura, lasciano tutto per godere della sua amicizia. Beati loro che lo hanno visto, toccato, ascoltato, gustato. Ma ogni uomo è chiamato a stare con Lui a stargli in compagnia. Il vangelo è stato proprio scritto per noi che non avendolo visto possiamo cercarlo e deciderci.
Con Gesù ci sono anche alcune donne. Fatto molto importante per il tempo di Gesù. Le donne allora non erano tenute in grande considerazione, invece Gesù se le associa al compito dell’annuncio: Maria Maddalena sarà addirittura la prima persona che annuncerà la risurrezione di Gesù. Le donne si prendono cura del Signore Gesù. Il vangelo dice che alcune di esse sono state salvate dai demoni. Proprio perché perdonate sapranno perdonare; amate, sapranno amare.
Nel regno di Dio c’è posto per tutti è sempre un posto di speranza per una vita nuova.
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