Nelle rappresentazioni artistiche spesso la Madonna non porta mai Gesù bambino rannicchiato su di Lei, ma rivolto, teso e donato all'umanità. È l'immagine di Maria Ausiliatrice che offre Gesù al mondo e il mondo a Gesù. Ciascuno di noi può immaginare di essere Gesù tra le braccia di Maria.
del 09 maggio 2011
 
 
          Alcune rappresentazioni artistiche ci mostrano la Madonna che non porta mai Gesù bambino rannicchiato su di Lei, ma rivolto, teso e donato all’umanità. È l’immagine di Maria Ausiliatrice che offre Gesù al mondo e il mondo a Gesù. Ciascuno di noi può immaginare di essere Gesù tra le braccia di Maria.
          Ella ha per noi le stesse cure che ha avuto per Lui! Quanto  furono  intensi gli sguardi di Maria verso il suo piccolo Gesù?  Quanto furono commoventi i baci, le carezze e gli abbracci di Maria verso il suo piccolo Gesù? Quanto furono dolci per Maria il suo pianto e il suo riso? Come madre amorosa è stata presente in tutti i momenti fondamentali della vita del Figlio e della Chiesa nascente.
          Non ha detto molte parole, ma ognuna di queste ha un grande peso per l’economia della salvezza. Maria, infatti, ci insegna la saggezza, la concretezza, il servizio, la capacità di attendere, la speranza, il coraggio, l’umiltà, la fiducia, la carità. Il suo cuore è uno scrigno che conserva tutti questi doni e molti altri, dischiuso per noi sotto la Croce che ne è stata la chiave. Stare all’ombra di Dio vuol dire essere sotto la sua protezione, cullati, coccolati, curati, resi forti! Come Maria possiamo trovare rifugio sotto le ali dell’Altissimo e, guardando a Lei, il nostro cuore può essere una mangiatoia accogliente perché Gesù nasca in noi e da noi sia donato al mondo. Ma c’è di più! La Madonna, Vergine gloriosa e benedetta, ci copre con il suo manto e sotto la Sua protezione noi possiamo trovare riparo. I Santi hanno avuto una devozione speciale per la Madonna e i loro pensieri la esprimono ampiamente come questo del Santo Curato d’Ars: «La santissima Vergine fa da mediatrice tra suo Figlio e noi.
          Malgrado il nostro essere peccatori, è piena di tenerezza e di compassione per noi. Il figlio che è costato più lacrime alla madre non è forse quello che le sta più a cuore? Una madre non si prende forse cura sempre del più debole e del più indifeso?». Seguiamo la strada dei Santi, mettiamoci alla scuola di Maria, amiamo Gesù nei Sacramenti, nella Parola, nella Chiesa, nel prossimo. Impariamo la riservatezza, la sobrietà e soprattutto il silenzio meditativo e fecondo in una società del rumore, del pettegolezzo, del gossip, delle vane parole.
 
Marco Pappalardo
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