Nella mattina del giorno di Pasqua gli attentati hanno causato 310 morti e circa 500 feriti. Tra le vittime, anche 31 stranieri di varie nazionalità...
del 23 aprile 2019
Nella mattina del giorno di Pasqua gli attentati hanno causato 310 morti e circa 500 feriti. Tra le vittime, anche 31 stranieri di varie nazionalità...
È spaventoso il bilancio degli attentati che hanno colpito lo Sri Lanka nella mattina del giorno di Pasqua: 310 morti e circa 500 feriti. Tra le vittime, anche 31 stranieri di varie nazionalità. I terroristi hanno preso di mira tre chiese e tre grandi alberghi.
Le prime due esplosioni, quasi simultanee, hanno colpito fra le 8.45 e le 9 la chiesa di Sant’Antonio a Kochchikade e quella di San Sebastiano a Katuwapitya Katana. Le chiese era affollate di fedeli per la messa di Pasqua. La chiesa di Sant’Antonio fu consacrata nel 1834 ed è il luogo di culto più frequentato dai cattolici dello Sri Lanka. soprattutto in occasione della festa di Sant’Antonio.
In seguito è stata colpita la chiesa evangelica di Batticaloa e altre tre esplosioni hanno colpito tre hotel di lusso nella capitale Colombo. Gli hotel presi di mira sono lo Shangri-La, il Kingsbury e il Cinnamon Grand. Gli attentati non sono ancora stati rivendicati.
I morti, secondo l'ultimo bilancio fatto dalla polizia, sono 310, i feriti sono 500. Il presidente dello Sri Lanka, Maithriipala Sirisena ha espresso il suo dolore con un messaggio alla nazione. Il cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, arcivescovo di Colombo, ha condannato gli attacchi aggiungendo che è ancora resto per capire se gli attentati sono stati pianificati in Sri Lanka o da fuori. Il cardinale ha anche lanciato un invito per dare sangue negli ospedali, dove si trovano ricoverate centiania di persone.
La polizia ha arrestato 40 persone, ma non ci sono ancora rivendicazioni degli attentati. Il governo dello Sri Lanka accusa il gruppo jihadista locale National Thowheed Jamath, una organizzaizone terroristica finora molto marginale, tuttavia le autorità non escludono che ci sia stato il supporto di una non meglio definita "rete internazionale". Nel paese è in vigore lo stato di emergenza.
In queste ore nello Sri Lanka non mancano le polemiche sulla sicurezza e la prevenzione degli atti di terrorismo, dal momento che il 9 aprile aprile scorso il capo della polizia aveva segnalato il pericolo di attacchi contro le chiese. Una segnalazione alla quale non erano seguite iniziative per garantire la sicurezza dei luoghi di culto.
In Sri Lanka la Chiesa cattolica è presente con una sede metropolitana e undici diocesi.
Scoperto nel 1505 da esploratori portoghesi, il territorio dell’attuale Sri Lanka, paese insulare dell'Oceano Indiano, fu amministarto dagli olandesi, quindi passò all’amministrazione britannica e nel 1848 divenne indipendente con il nome di Ceylon. Il nome Sri Lanka è stato assunto nel 1972. Fra il 1983 e il 2009 la minoranza Tamil ha condotto un lotta per la difesa dei propri diritti. La guerra civile ha provocato circa 80.000 morti. Lo Sri Lanka ha oltre 21milioni di abitanti e le religioni più praticate sono il buddhismo, l’induismo, l’Islam e il cristianesimo. I cristiani sono oltre il 7 per cento della popolazione.
Alla fine del 2018 la National Christian Evangelical Alliance of Sri Lanka aveva denunciato un aumento degli attacchi contro la comunità cristiana. Fra il gennaio e il settembre del 2018 gli attacchi erano stati 67.
Non è la prima volta che, in Asia, i cristiani vengono colpiti nel giorno di Pasqua. il 27 marzo 2016 un attentato suicida a Lahore, in Pakistan, uccise 75 persone e ne ferì 340. Erano in gran parte cristiani che festeggiavano la Pasqua in un parco. Tra le vittime ci furono anche molti musulmani.
Roberto Zichittella
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