Il progetto rilancia una delle sfide già in atto nel territorio della didattica musicale: permettere la convivenza dei contenuti della dottrina musicale tradizionale con l'utilizzo di strumenti ritmici ricavati dal mondo del 'riciclato' in unione con altre forme d'arte espressive e di movimento (cf. Music Stomp)...
del 16 dicembre 2006
 
 
 
 
Descrizione:  Il progetto rilancia una delle sfide già in atto nel territorio della didattica musicale: permettere la convivenza dei contenuti della dottrina musicale tradizionale con l'utilizzo di strumenti ritmici ricavati dal mondo del 'riciclato' in unione con altre forme d'arte espressive e di movimento (cf. Music Stomp).
 
Alla base vi è la 'trasformazione' dell’idea di musica e del ritmo ad essa associato, da dogmi e regole a gioco ed esperienza, poiché l’attività didattica è strettamente legata a quella creativa; ne consegue la scelta del gioco ritmico-coreografico come strumento privilegiato per sperimentare la musica come contenitore dell'attività umana.
I partecipanti svolgono un percorso comune entro il quale essi stessi possono decidere le modalità di intervento al fine di istituire e garantire uno spazio 'protetto' efficace ed opportuno, entro il quale attivare, mantenere e stimolare i processi di conoscenza e di apprendimento.
 
 
 
·                    Esplorazione e canalizzazione delle singole attitudini
·                    Apprendimento di alcune tecniche di sviluppo e mantenimento delle forme di comunicazione ovvero del linguaggio non verbale quale  gestualità e movimento
·                    Educazione al ritmo ovvero utilizzo della voce nelle forme tonali e atonali
·                    Attivazione della memoria musicale e della coordinazione corporea attraverso l'esperienza del ritmo e delle percussioni
·                    Ricerca delle sonorità prodotte da materiali di comune utilizzo
 
 
 
 
Sensibilità:   come percezione affettiva e creativa del suono attraverso operazioni mentali di esplorazione, prova, problematizzazione.
 
Movimento:     per mezzo della “gestualità creativa”, ovvero movimenti che richiedono continue variazioni e adeguamenti e che hanno bisogno di una percezione continua e raffinata, è possibile arrivare ad un risultato che meglio traduce la definizione di “apprendimento”, rispetto al più comune “addestramento”, prodotto da movimenti ripetitivi  che inducono ai rigidi automatismi mentali.
 
Spontaneità:   sostenuta e stimolata dalla dinamica dell’improvvisazione dove il conduttore deve sostenere e stimolare le giuste motivazioni affinché sia sempre viva la personale creatività di ognuno.
 
Partecipazione: in rispetto delle singole attitudini e qualora si presentino difficoltà di approccio all’attività da parte del singolo, fornire allo stesso nuove possibilità di riuscita, suggerendone forme alternative di espressione.
 
 
Animazione:    coinvolgere attraverso il principio del qui ed ora, in una azione giocata sulla interazione dei linguaggi espressivi, sulla non direttività, sulla stimolazione del pensiero, sull’attivazione e la valorizzazione delle capacità personali potenziali e in atto, anche se a livelli minimi. Partire dall’”altro” con sguardo attento verso bisogni, attese e motivazioni.
Le attività svolte nel corso del laboratorio avranno i seguenti requisiti:
E nello specifico il  laboratorio si articola in:
Conduttori del workshop  (vedi profilo completo) 
 
Fabio Chirico (classe 1973, Novara) batterista, meccanico del suono, produttore.
 
 
Roberto Bassetti (classe 1970, Novara) pianista, compositore e arrangiatore.
 
 
Filosofia
 
Ascoltare musica è bello.
Fare musica è meglio!
 
 
Ascolta 3 brani di Music Stomp
 
        Bins
        Matchboxes
        Poles
 
 Roberto Bassetti
Versione app: 3.25.0 (fe9cd7d)