Storia e mistero, ecco dove è nato il Rosario

Il rosario è una preghiera radicata nell'annuncio del Vangelo. Esso consiste nel sostare sui vari momenti del mistero dell'incarnazione e della redenzione, accompagnandosi innanzitutto con la preghiera che Gesù ci ha insegnato. Dal cielo, sempre giovane e bella, Maria viene talora a visitarci, proteggendo, consolando, ed ammonendo noi, suoi figli, a fidarci di Dio, dispensandone le grazie. E' questa la meraviglia del rosario.

Storia e mistero, ecco dove è nato il Rosario

da Quaderni Cannibali

del 09 maggio 2011

 

 

          Il rosario è una preghiera radicata nell’annuncio del Vangelo. Esso consiste nel sostare sui vari momenti del mistero dell’incarnazione e della redenzione, accompagnandosi innanzitutto con la preghiera che Gesù ci ha insegnato (per imparare a compiere la volontà del Padre), poi ribadendo come Maria abbia detto il suo “sì” centrato su Gesù, per rendere infine, con la vita, gloria alla Santissima Trinità.

          Il mistero non è un qualcosa di separato da noi, inconoscibile ed oscuro. Al contrario è un invito ad entrarvi, coraggiosamente, per poterne comprendere la natura ed il beneficio che ce ne scaturisce.

          Maria ha lei stessa dovuto misurarsi con questo progressivo immergersi battesimale nella volontà di Dio, meditando ogni cosa nel proprio cuore, mettendo insieme come un mosaico, un tassello per volta, giungendo a vedere la meraviglia del disegno di amore di Dio per l’umanità. Maria ne è preceduta (significativamente nel rosario non c’è un mistero dedicato alla sua immacolata concezione, nove mesi prima che nascesse, creatura tra le creature), ma ad un certo punto della sua vita, ancora giovanissima, ne viene interpellata, in modo inatteso (e rischioso per lei), trovando la forza per dire “sì” e cominciare a percorrere le vie della storia insieme al suo Gesù.

          Chi prega il rosario può così introdursi alla contemplazione di fatti realmente accaduti nella vita di una donna, osservandoli con lei, che c’era. Tutto il rosario è in presa diretta con il Vangelo, salvo dove il Vangelo è già scritto, quando ormai è tutto noto ciò che Dio doveva rivelare tramite Gesù. Gesù ha vinto la peggior conseguenza del rifiuto di Dio: la morte. Il suo corpo risorto è un corpo glorificato, non è solo un cadavere tornato in vita. Maria, che l’ha fatto incarnare rendendosi disponibile, ha offerto il proprio incommensurabile dolore di madre sotto la croce, impossibilitata a fare qualunque cosa per il proprio figliolo, che ha visto torturare ed uccidere come un delinquente. Lì l’abbiamo ricevuta come madre, lì siamo diventati suoi figli.

          Lei, inutile serva di una cosa più grande delle nostre povere misure, ha creduto a tutto ciò che Gesù aveva detto alla luce di ciò che aveva imparato e compreso passo passo, fidandosi. Perciò è la prima a godere, da creatura, della promessa del Creatore. Gli ultimi due misteri del rosario la celebrano nella gloria del Figlio, presso il Padre, compreso il corpo, assunto in cielo, nella gloria di angeli e santi, questi ultimi modelli di vite rivolte a Dio. Dal cielo, sempre giovane e bella, Maria viene talora a visitarci, proteggendo, consolando, ed ammonendo noi, suoi figli, a fidarci di Dio, dispensandone le grazie. E’ questa la meraviglia del rosario. Possiamo quindi recitarne i misteri immergendoci nella loro fattualità.  

          Propongo, rimandando alle informazioni desumibili dagli articoli precedentemente pubblicati, una contestualizzazione storico geografica dei misteri del rosario, rendendo tra l’altro un ulteriore omaggio a Giovanni Paolo II, che ha donato alla Chiesa i misteri luminosi: cinque momenti importantissimi della vita pubblica di Gesù, che saldano, nell’esperienza di Maria, l’infanzia e la vita eterna, passando per l’ora della croce. Per i venti i misteri sono indicati (ove possibile) un luogo, una data (espressa secondo il nostro attuale calendario), il rimando al Nuovo Testamento. E’ un modo inusuale di accostare la recita del rosario, ma quanto mai concreto nel fare di questa santa devozione il modo di stare con Gesù, attraverso Maria.

  

MISTERI GAUDIOSI: Dio visita l’uomo, che ha creato per amore.

Annunciazione (Nazaret, fine inverno 2 a.C.): Vangelo di LucaVisitazione a Santa Elisabetta (Ain Karin, marzo 2 a.C.): Vangelo di LucaGesù nasce: Natale (Betlemme, fine anno 2 a.C.): Vangeli di Matteo e LucaPresentazione di Gesù (tempio Gerusalemme, inizio 1 a.C.): Vangelo di LucaGesù 12enne (tempio Gerusalemme, primavera 12 d.C.): Vangelo di Luca 

MISTERI LUMINOSI: Dio opera il bene dell’uomo

Battesimo di Gesù (Giordano, estate del 30 d.C.): tutti e 4 i VangeliNozze di Cana (Cana di Galilea, fine inverno del 31 d.C.): Vangelo di GiovanniProclamazione del regno di Dio (Galilea, Giudea, Samaria, 31-32 d.C.): tutti e 4 i VangeliTrasfigurazione (Monte Tabor, Galilea, festa delle capanne del 32 d.C.): Matteo/Marco/LucaIstituzione dell’Eucaristia (Gerusalemme, sera di giovedì 31/3/33 d.C.): tutti e 4 i Vangeli

 

MISTERI DOLOROSI: L’uomo invidioso rifiuta l’amore di Dio

Gesù nel Getsemani (fuori Gerusalemme mura est, tra giovedì e venerdì.): tutti e 4 i VangeliGesù flagellato (Gerusalemme, mattino presto di venerdì 1/4/33 d.C.): Matteo/Marco/GiovanniGesù incoronato di spine (Gerusalemme centro, mattino del 1/4/33 d.C.): Matteo/Marco/GiovanniGesù caricato della croce (Gerusalemme centro, mattino del 1/4/33 d.C.): tutti e 4 i vangeliGesù muore (fuori Gerusalemme mura ovest, Calvario, ore 15 del 1/4/33 d.C.): tutti e 4 i vangeli

 

MISTERI GLORIOSI: L’amore di Dio vince il male per la gloria dell’uomo

Gesù risorge da morte (fuori Gerusalemme ovest, mattino di domenica 3/4/33 d.C.): 4 VangeliGesù ascende al cielo (Monte degli ulivi, giovedì 12/5/33 d.C.): Marco/Luca/Atti degli apostoliPentecoste (Gerusalemme, domenica 21/5/33 d.C.): Atti degli apostoliMaria è assunta in cielo (Efeso? un’estate prima del 49 d.C.): tradizioneMaria è incoronata regina (non mappabile, a seguire): tradizione

 

          Il rosario comincia dall’incarico ricevuto da una creatura di far incarnare Dio nel mondo e culmina con lo Spirito di Dio riversato sulle creature, in vista della vita nel mondo che verrà. La creatura che si affida totalmente al suo creatore, che è Amore, può così goderne le promesse. La tradizione non inventa nulla, innestata sulla testimonianza di chi ha visto ed ha conosciuto chi ha visto. Maria, la prima creatura a beneficiare della redenzione, non ha mancato di proporsi nella storia della Chiesa, fino ad essere riconosciuta l’Immacolata e l’Assunta, Regina perché madre di Dio, elevata e chiamata beata da ogni generazione cristiana proprio perché la più umile ed “inutile”.

          Maria, madre dei credenti, ci accompagna nel suo percorso del cuore, dove con intelligenza, memoria e volontà ha unificato ciò che sapeva e ciò che vedeva, leggendo la storia. Lei prega per e con noi ora e nell’ora della nostra morte: questi due momenti ogni giorno sono un po’ più vicini, fino a coincidere nell’istante in cui termina la vita presente, iniziando quella futura, secondo la giustizia e la misericordia di Dio, avendo Maria per nostra avvocata, i cui occhi misericordiosi sono rivolti verso di noi.

 

Ruggero Sangalli

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