TRACCE PER APPROFONDIRE IL MESSAGGIO di Benedetto XVI per la XXIII GMG

Volentieri con questo messaggio vi offro un tracciato di meditazione, su cui verificare la qualità della vostra fede nello Spirito Santo, ritrovarla se smarrita, rafforzarla se indebolita, gustarla come compagnia del Padre e del Figlio Gesù Cristo, grazie appunto all'opera indispensabile dello Spirito Santo.

TRACCE PER APPROFONDIRE IL MESSAGGIO di Benedetto XVI per la XXIII GMG

da Teologo Borèl

del 12 luglio 2008

 

 

¬´Avrete forza dallo Spirito Santo

 

che scenderà su di voi

 

e mi sarete testimoni» (At 1,8)

 

 

 

 

 

 

1. UNO SGUARDO AL TESTO

 

Puoi scaricare qui il testo integrale

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ PER INIZIARE

I giovani scrivono su un foglio la prima parola/significato che viene loro in mente quando pensano a “testimone”

si trovano poi a coppie per confrontare le loro riflessione e delle due parole scritte in precedenza da ognuno ne scelgono una

si trovano poi in quattro e fanno lo stesso lavoro

poi in 8

poi in 16…

finché il gruppo si ritrova tutto insieme e viene scelta una sola parola che descriva quella realtà

si condividono poi insieme i motivi della scelta e si vede se la scelta è stata azzeccata, si riflette sui motivi che hanno portato alla scelta (la voce del più forte, la maggioranza, buone ragioni…), si vede se sono state scartate parole che alla luce della riflessione sembrano più significative per esprimere quella realtà.

 

Lo stesso lavoro si può fare prendendo in considerazione “Spirito Santo”, “forza”, “chiesa”, “missione”… e altre che all’educatore sembrano significative per affrontare l’argomento.

 

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ SULL’INTERO MESSAGGIO DEL PAPA

I giovani si dividono in tre gruppi, a ciascuno dei quali viene data una parte del messaggio del papa da leggere e comprendere insieme:

-         Il primo gruppo cerca di capire l’identità dello Spirito Santo viene descritta dal papa

-         Il secondo gruppo cerca di vedere quale tipo di “forza” lo Spirito ci dona

-         Il terzo gruppo cerca cosa significa essere “testimone”

Tutti i gruppi devono individuare almeno un suggerimento concreto dato dal papa per:

-         Conoscere meglio lo Spirito Santo

-         Ricevere la sua forza

-         Essere testimone di Gesù nel quotidiano

 

 

2. IN SINTESI IL MESSAGGIO

 

                                                                                                                                                    

«Lo Spirito di fortezza e testimonianza ci dona il coraggio di vivere il Vangelo e l'audacia di proclamarlo. Diventa fondamentale che ciascuno di voi giovani, nella sua comunità e con i suoi educatori, possa riflettere su questo Protagonista della storia della salvezza che è lo Spirito Santo o Spirito di Gesù, per raggiungere questi alti scopi:

riconoscere la vera identità dello Spirito anzitutto ascoltando la Parola di Dio nella Rivelazione della Bibbia;

prendere una lucida coscienza della sua continua, attiva presenza nella vita della Chiesa, in particolare riscoprendo che lo Spirito Santo si pone come 'anima', respiro vitale della vita cristiana, grazie ai sacramenti dell'iniziazione cristiana - Battesimo, Confermazione ed Eucaristia;

diventare capace di maturare una comprensione di Ges√π sempre pi√π approfondita e gioiosa

diventare capace di realizzare un'efficace attuazione del Vangelo all'alba del terzo millennio.

Volentieri con questo messaggio vi offro un tracciato di meditazione, su cui verificare la qualità della vostra fede nello Spirito Santo, ritrovarla se smarrita, rafforzarla se indebolita, gustarla come compagnia del Padre e del Figlio Gesù Cristo, grazie appunto all'opera indispensabile dello Spirito Santo. Non dimenticate mai che la Chiesa, anzi l'umanità stessa, quella che vi sta attorno e che vi aspetta nel vostro futuro, attende molto da voi giovani perché avete in voi il dono supremo del Padre, lo Spirito di Gesù.»

 

 

3. APPROFONDIAMO IL MESSAGGIO

 

 

Per conoscere lo Spirito e la sua opera in te.

 

3.1             Ascolta quello che Dio ha da dirti: vuole farti un dono!

La promessa dello Spirito Santo nella Bibbia (n. 2)

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ:

Cercare su riviste e giornali, nei programmi televisivi cosa viene quotato di più di una persona, specialmente dei giovani, cioè dove si dice che si fonda la sua identità e quindi il suo valore.

Leggere a piccoli gruppi (al max. 4 persone) questa parte del messaggio del papa e vedere dove viene radicato il valore che alla persona umana viene dato da Dio, attraverso il dono dello Spirito.

Confrontare le due visoni della persona e considerare quale è più rispettosa della sua dignità.

 

«Fin dalle prime pagine la Bibbia evoca lo spirito di Dio come un soffio che «aleggiava sulle acque» (cfr. Gen 1,2) e precisa che Dio soffiò nelle narici dell'uomo un alito di vita (cfr. Gen 2,7), infondendogli così la vita stessa.

Gioele profetizza un’'effusione dello spirito' su tutto il popolo, nessuno escluso (3,1-2).

Secondo l'espressione del profeta Isaia, il Messia sarà colui sul quale si poserà lo Spirito del Signore (cfr. 11,1-2; 42,1). Proprio questa profezia Gesù riprese all'inizio del suo ministero pubblico nella sinagoga di Nazaret (Lc 4,18-19; cfr. Is 61,1-2).

Prima della sua morte in croce, annuncerà più volte ai discepoli la venuta dello Spirito Santo, il 'Consolatore', la cui missione sarà quella di rendergli testimonianza e di assistere i credenti, insegnando loro e guidandoli alla Verità tutta intera (cfr. Gv 14,16-17.25-26; 15,26; 16,13).

Lo Spirito Santo con forza scese sugli Apostoli il giorno della Pentecoste (2,2-3):

Ø      li rinnovò interiormente, rivestendoli della sua forza

Ø      li rese audaci nell'annunciare senza paura: «Cristo è morto e risuscitato!» (cfr At 2,29; 4,13; 4,29.31). Da pescatori intimoriti erano diventati messaggeri coraggiosi del Vangelo: uomini «senza istruzione e popolani» (cfr At 4,13) erano in grado di mostrare grande coraggio e sopportare le contrarietà, le sofferenze e le persecuzioni con gioia. Niente poteva fermarli.

L’impegno missionario è fruttuoso

Ø      se preceduto dall'incessante preghiera comunitaria,

Ø      se le comunità saranno unite (cfr At 4,32)

Ø      e disposte a testimoniare l'amore e la gioia che lo Spirito Santo infonde nei cuori (cfr At 2,42).

 

Il papa Giovanni Paolo II scrisse che prima di essere azione, la missione della Chiesa è testimonianza e irradiazione (cfr Enc. Redemptoris missio, 26). Così avveniva all'inizio del cristianesimo, quando i pagani si convertivano vedendo l'amore che regnava tra i cristiani: «Vedi - dicono - come si amano tra loro» (cfr Tertulliano, Apologetico, 39 § 7).

Noi siamo i frutti di questa missione della Chiesa per opera dello Spirito Santo. Noi portiamo dentro di noi quel sigillo dell'amore del Padre in Gesù Cristo che è lo Spirito Santo. Non dimentichiamolo mai, perché lo Spirito del Signore si ricorda sempre di ciascuno e vuole, mediante voi giovani in particolare, suscitare nel mondo il vento e il fuoco di una nuova Pentecoste.

Occorre accogliere lo Spirito Santo come guida, come il 'Maestro interiore' che ci introduce nel Mistero trinitario, perché Egli solo può aprirci alla fede e permetterci di viverla ogni giorno in pienezza. Egli ci spinge verso gli altri, accende in noi il fuoco dell'amore, ci rende missionari della carità di Dio. Proprio la presenza dello Spirito in noi attesta, costituisce e costruisce la nostra persona sulla Persona stessa di Gesù crocifisso e risorto: familiari dello Spirito Santo, per esserlo di Gesù.»

 

 

3.2             Lo Spirito rinnova interiormente i discepoli di Gesù

La Pentecoste punto di partenza della missione della Chiesa (n.3)

         

 

…PER RIFLETTERE

Anzitutto è Dio che opera: è lui che pensa ai suoi e dona loro quanto serve per essere felici e vivere in pienezza. E lui vuole donarci il suo stesso amore, la sua stessa vita: lo Spirito Santo.

Il nostro primo compito è implorare un dono, il dono dello Spirito, perché venga ad abitare in noi, diventi nostro familiare.

 

Cosa significa essere rinnovati interiormente?

Non è un vestito nuovo, per quanto sia bello avere vestiti nuovi e di proprio gusto. Non è nemmeno un corpo nuovo, con le caratteristiche che io vorrei e chiederei all’estetista o al responsabile della mia palestra. Non è nemmeno un kit di qualità nuove, quelle che io considererei indispensabili per sapermi stimare e per poter essere considerato interessante per gli altri.

È invece una nuova identità:

-         la capacità di guardare me stesso, gli altri e le cose che mi capitano con occhi nuovi, nella certezza che tutto e tutti siamo nelle mani di Dio, preziosi, amati e custoditi sempre;

-         la possibilità di comprendere che la felicità più grande non è fare carriera, guadagnare molto, soddisfare le  mie voglie,  ma aprirmi al progetto di Dio, al suo sogno che io possa essere nel mondo uno che somiglia a Gesù quando lavora, quando guadagna, quando vive relazioni importanti;

-         il desiderio di spendere la vita non solo per me e per i miei interessi, ma aprendomi alle necessità di chi mi vive accanto;

-         la gioia di essere quello che sono, mettendo a disposizione le mie risorse e accettando di essere anche limitato…

 

… PER RIFLETTERE

Hai fatto esperienza qualche volta di aver ricevuto questo dono dello Spirito?

Ti pare sia cambiato in te qualcosa, dopo che hai preso coscienza di essere personalmente amato e degno di stima da parte di Dio, tanto da donarti il suo Spirito?

Cosa pensi di dovere fare per approfondire in te la coscienza del dono ricevuto e per lasciare spazio a questo dono?

 

 

3.3             Lo Spirito rende coraggiosi per annunciare senza paura

          La Pentecoste punto di partenza della missione della Chiesa (n.3)

 

 

… PER RIFLETTERE

1.            Abbiamo ricevuto dallo Spirito il dono di essere persone coraggiose, senza paura.

Coraggiosi perché, in nome di chi, per dire che cosa?

Per dire che Gesù è vivo e abita in mezzo a noi: uno che sembrava finito, annientato, distrutto, ha ricevuto di nuovo la vita dal Padre e ha vinto del tutto e per sempre la morte, la nostra peggiore nemica e avversaria.

Per dire che in lui e con lui le mie sconfitte, le mie fatiche, le contraddizioni della vita non sono l’ultima parola, ma solo un momento di passaggio perché il dono che Dio vuole farmi raggiunga tutta la mia persona, superando ogni ostacolo e ogni mia resistenza.

Per dire che l’umanità con la sua storia, per quanto contraddittoria e complessa, non sta andando verso il nulla o l’autodistruzione, ma verso la pienezza dell’incontro con Colui che l’ha voluta, creata e guidata.

Dirlo con le parole, rendendo ragione della propria speranza, dando delle buone ragioni per spiegare che è conveniente e intelligente sperare, fidarsi di Gesù, affidarsi a lui...

E dirlo anche con la propria vita, imparando a leggere ogni avvenimento alla luce della Parola e non solo del mio buon senso o della mentalità corrente, nella disponibilità a essere strumento di speranza per chi incontro, interessandomi delle persone con cui vivo e facendo quanto posso per essere loro prossimo, vicino, fratello…

Senza paura di che cosa? Di perdere la faccia, di essere giudicato un idealista che vive sulle nuvole, di venire lasciato solo, di non venire ascoltato, di non essere all’altezza di questo compito a causa della mia incoerenza, di valere solo quando ho successo, di venire contraddetto…

 

2.            Possiamo accogliere il dono dello Spirito se

-   dedichiamo tempo alla preghiera personale e comunitaria

-   se costruiamo la comunione negli ambienti in cui viviamo, specialmente nell’ambito della chiesa (in parrocchia/nel gruppo attraverso la disponibilità a collaborare con tutti, a valorizzare le persone e le loro iniziative, ad accettare di lasciar perdere le mie proposte se serve all’unità…)

-   se siamo disponibili ad amare tutti, non solo chi mi ha fatto del bene, mi fa star bene, mi fa sentire importante, ma anche chi ha un brutto carattere, chi non mi stima come vorrei, chi non la pensa come me, chi viene da lontano (es. l’extracomunitario…), o chi mi è talmente vicino da “pestarmi i piedi” (i miei familiari)…

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ:

Si possono riprendere i due punti sopra approfonditi

-         Lo Spirito rinnova interiormente i discepoli di Gesù

-         Lo Spirito rende coraggiosi per annunciare senza paura

Dopo aver dato a ciascuno il tempo per riflettere, convivere insieme alcune esperienze vissute in cui si è potuto constatare di essere stati rinnovati dal dono dello Spirito e di essere riusciti a testimoniare di appartenere a Gesù senza paura.

 

 

3.4             Hai un grande dono fra le mani!

               I Sacramenti della Confermazione e della Cresima (n. 6)

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ:

Dividere il gruppo in 3-4 gruppetti, ognuno legge una parte del messaggio del papa riportata qui sotto, fa le sue sottolineature fa sorgere alcune domande dal testo letto a proposito del tema dei sacramenti e della presenza in essi di Ges√π che opera grazie al dono del suo Spirito.

Poi ci si ritrova: ognuno dice quello che ha capito e si cerca assieme di rispondere alle domande di chiarimento formulate.

 

«Ma - direte - come possiamo lasciarci rinnovare dallo Spirito Santo e crescere nella nostra vita spirituale? La risposta - lo sapete - è: lo si può per mezzo dei Sacramenti, perché la fede nasce e si irrobustisce in noi grazie ai Sacramenti, innanzitutto a quelli dell'iniziazione cristiana: il Battesimo, la Confermazione e l'Eucaristia, che sono complementari e inscindibili (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica (1285). Questa verità sui tre Sacramenti che sono all’inizio del nostro essere cristiani è forse trascurata nella vita di fede di non pochi cristiani, per i quali essi sono gesti compiuti nel passato senza incidenza reale sull’oggi, come radici senza linfa vitale. Avviene che, ricevuta la Confermazione, diversi giovani si allontanano dalla vita di fede. E ci sono anche giovani che nemmeno ricevono questo sacramento. Eppure è con i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e poi, in modo continuativo, dell'Eucaristia che lo Spirito Santo ci rende figli del Padre, fratelli di Gesù, membri della sua Chiesa, capaci di una vera testimonianza al Vangelo, fruitori della gioia della fede.

Vi invito perciò a riflettere su quanto qui vi scrivo. Oggi è particolarmente importante riscoprire il sacramento della Confermazione e ritrovarne il valore per la nostra crescita spirituale. Chi ha ricevuto i sacramenti del Battesimo e della Confermazione ricordi che è diventato 'tempio dello Spirito': Dio abita in lui. Sia sempre cosciente di questo e faccia sì che il tesoro che è in lui porti frutti di santità. Chi è battezzato, ma non ha ancora ricevuto il sacramento della Confermazione, si prepari a riceverlo sapendo che così diventerà un cristiano 'compiuto', poiché la Confermazione perfeziona la grazia battesimale (cfr CCC, 1302-1304).

La Confermazione ci dona una forza speciale per testimoniare e glorificare Dio con tutta la nostra vita (cfr Rm 12,1); ci rende intimamente consapevoli della nostra appartenenza alla Chiesa, 'Corpo di Cristo', del quale tutti siamo membra vive, solidali le une con le altre (cfr 1 Cor 12,12-25). Lasciandosi guidare dallo Spirito, ogni battezzato può apportare il proprio contributo all'edificazione della Chiesa grazie ai carismi che Egli dona, poiché «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune» (1 Cor 12,7). E quando lo Spirito agisce reca nell'animo i suoi frutti che sono «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). A quanti tra voi non hanno ancora ricevuto il sacramento della Confermazione rivolgo il cordiale invito a prepararsi ad accoglierlo, chiedendo l'aiuto dei loro sacerdoti. E' una speciale occasione di grazia che il Signore vi offre: non lasciatevela sfuggire!

Vorrei qui aggiungere una parola sull'Eucaristia. Per crescere nella vita cristiana, è necessario nutrirsi del Corpo e Sangue di Cristo: infatti, siamo battezzati e confermati in vista dell'Eucaristia (cfr CCC, 1322; Esort. apost. Sacramentum caritatis, 17). 'Fonte e culmine' della vita ecclesiale, l'Eucaristia è una 'Pentecoste perpetua', poiché ogni volta che celebriamo la Santa Messa riceviamo lo Spirito Santo che ci unisce più profondamente a Cristo e in Lui ci trasforma. Se, cari giovani, parteciperete frequentemente alla Celebrazione eucaristica, se consacrerete un po' del vostro tempo all'adorazione del SS.mo Sacramento, dalla Sorgente dell'amore, che è l'Eucaristia, vi verrà quella gioiosa determinazione di dedicare la vita alla sequela del Vangelo. Sperimenterete al tempo stesso che là dove non arrivano le nostre forze, è lo Spirito Santo a trasformarci, a colmarci della sua forza e a renderci testimoni pieni dell'ardore missionario del Cristo risorto.»

 

… IN SINTESI

Come possiamo lasciarci rinnovare dallo Spirito Santo e crescere nella nostra vita spirituale? Per mezzo dei Sacramenti la fede.

La Confermazione

Ø      ci dona una forza speciale per testimoniare e glorificare Dio con tutta la nostra vita (cfr Rom 12,1);

Ø      ci rende intimamente consapevoli della nostra appartenenza alla Chiesa, 'Corpo di Cristo', del quale tutti siamo membra vive, solidali le une con le altre (cfr 1 Cor 12,12-25);

Ø      regala i carismi per apportare il proprio contributo alla costruzione della Chiesa (1 Cor 12,7);

Ø      dona i frutti dello Spirito, che sono «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22).

 

 

Per crescere nella vita cristiana, è necessario nutrirsi del Corpo e Sangue di Cristo. L'Eucaristia è una 'Pentecoste perpetua', poiché ogni volta che celebriamo la Santa Messa riceviamo lo Spirito Santo che ci unisce più profondamente a Cristo e in Lui ci trasforma.

 

 

… PER RIFLETTERE

 

Forza: hai sperimentato qualche volta di ricevere una forza che non veniva da te per affrontare una difficoltà, per rispondere ad una richiesta inaspettata, per sostenere una fatica, per lanciarti in un gesto di generosità…?

Appartenere: nessuno di noi è solo, siamo in vita grazie a qualcuno e per qualcuno. A che punto sta la tua coscienza di appartenenza? Quante volte ti capita di pensare: io mi sono fatto da me, io non ho bisogno di nessuno? Anche Gesù ha consegnato la sua presenza ad una comunità, a coloro che credono in lui e sono suoi amici. Chi ringrazi per averti fatto conoscere Gesù? Per chi oggi sei segno – pur imperfetto – della sua presenza, del suo amore, della sua parola che illumina e conforta?

Dono: anzitutto tu sei un dono, la tua vita è un dono a te stesso, e insieme alla vita ti sono stati affidati molti altri doni, che sei chiamato a mettere in circolazione, perché tu sia felice e molti siano più ricchi. Quali doni sei consapevole di avere ricevuto? come li stai usando?

Frutti: dai frutti che produce si riconosce un albero, dalle tue scelte, dal tuo  modo di fare gli altri potranno sapere cosa ti interessa, chi stai seguendo. Se segui Gesù gli assomiglierai, come lui sarai povero, mite, attento a tutte le persone, disposto a fare il primo passo, fedele alla parola data, capace di dominare il suo istinto immediato, contento di sé e di dare la propria vita…

 

Tutto è anzitutto dono dello Spirito Santo, che ci viene continuamente rinnovato nella celebrazione dell’eucaristia:

-         dono da chiedere: quanto chiedi questo dono? Quando lo fai?

-         dono a cui fare spazio nella propria persona: come intendi fargli spazio concretamente (es. nel tempo che decidi di dedicare alla preghiera, all’ascolto della Parola, nel verificare le tue scelte e i tuoi atteggiamenti in modo che esprimano non solo la tua spontaneità, ma l’amore di Gesù...) ?

 

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ:

Dedicare 30 minuti di tempo durante la giornata (per esempio il deserto del campo scuola) per confrontarsi personalmente con le domande proposte sopra.

Insieme si condivide un’idea o un’esperienza che faccia comprendere agli altri

-         cosa ciascuno sta sperimentando a livello di appartenenza alla chiesa e quindi al gruppo (entusiasmo, fatica, perplessità, demotivazione, voglia di fare e di proporre, criticità, non senso…)

-         quali doni sa di aver ricevuto e come li vuole donare a sua volta (se ne condivide almeno uno)

-         quali sono i frutti dell’opera dello Spirito in lui (scelte, atteggiamenti, pensieri…) (se ne condivide almeno uno)

 

 

3.5             Hai una missione da compiere: sei testimone di Gesù!

              La necessità è l’urgenza della missione (n. 7)

 

 

¬´Molti giovani guardano alla loro vita con apprensione e si pongono tanti interrogativi circa il loro futuro:

Come inserirsi in un mondo segnato da numerose e gravi ingiustizie e sofferenze?

Come reagire all'egoismo e alla violenza che talora sembrano prevalere?

Come dare senso pieno alla vita?

Come contribuire perché i frutti dello Spirito ('amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé') inondino questo mondo ferito e fragile, il mondo dei giovani anzitutto?

A quali condizioni lo Spirito vivificante della prima creazione e soprattutto della seconda creazione o redenzione può diventare l'anima nuova dell'umanità?

Solo Cristo può colmare le aspirazioni più intime del cuore dell'uomo; solo Lui è capace di umanizzare l'umanità. Con la potenza del suo Spirito Egli infonde in noi la carità divina, che ci rende capaci di amare il prossimo e pronti a metterci al suo servizio. Lo Spirito Santo illumina, rivelando Cristo crocifisso e risorto, ci indica la via per diventare più simili a Lui, per essere cioè 'espressione e strumento dell'amore che da Lui promana'.

Proporre Cristo non significa imporlo (cfr Evangelii nuntiandi, 80). Anche oggi occorrono discepoli di Cristo che non risparmino tempo ed energie per servire il Vangelo, giovani che lascino ardere dentro di sé l'amore di Dio e rispondano generosamente al suo appello pressante.

Lo Spirito di Gesù oggi invita voi giovani ad essere portatori della bella notizia di Gesù ai vostri coetanei… Voi conoscete le idealità, i linguaggi, ed anche le ferite, le attese, ed insieme la voglia di bene dei vostri coetanei. Si apre il vasto mondo degli affetti, del lavoro, della formazione, dell’attesa, della sofferenza giovanile... Ma per raggiungere questo scopo, cari amici, siate santi, siate missionari, poiché non si può mai separare la santità dalla missione (cfr Redemptoris missio, 90) …Siate pronti a porre in gioco la vostra vita per illuminare il mondo con la verità di Cristo; per rispondere con amore all'odio e al disprezzo della vita; per proclamare la speranza di Cristo risorto in ogni angolo della terra.»

 

 

PROPOSTA DI ATTIVITÀ:

Ognuno visualizza nel testo le frasi in cui il Papa chiede qualcosa di importante ai giovani:

-         con un colore segnare le espressioni che entusiasmano

-         con un altro quelle che non si comprendono e avrebbero bisogno di una spiegazione,

-         con un altro colore quelle che lasciano perplessi.

Insieme poi si condividono le frasi sottolineate e il motivo per cui sono state scelte. L’educatore ascolterà le perplessità e chiarirà i dubbi.

Alla fine sarebbe interessante

-         individuare in uno slogan/frase il messaggio lanciato dal papa ai giovani per questa GMG

-         formulare un impegno di gruppo per realizzare concretamente la proposta del papa (un solo impegno, chiaro e concreto, che sia davvero perseguibile)

Il tutto sarebbe  da riportare su un cartellone, che resti visibile nella sede del gruppo nell’anno 2008-2009, come occasione di rilancio e di verifica.

 

 

… PER RIFLETTERE

 

Quali domande ti stai facendo riguardo alla tua persona, al tuo futuro?

Ti basta essere felice da solo o desideri mettere a disposizione la tua vita perché anche altri lo siano? Nei tuoi interessi e progetti quanto sono coinvolti i tuoi amici?

Conosci bene i tuoi amici, i loro interessi, le loro preoccupazioni, i loro progetti, le scelte che stanno facendo?

E quelli che non condividono con te la scelta di fede come li consideri, come li tratti? Pensi mai che anche a loro Ges√π ha una parola da rivolgere e magari proprio grazie a te?

Quale pensi sia il tuo compito, la tua missione nel mondo? Cosa fai per capire? Sei convinto che Dio ti ha messo al mondo con un grande compito, ha fiducia che tu lo possa realizzare e ti dà il suo aiuto per questo?

Con chi ti stai confrontando per comprendere qual è la missione che Dio ti consegna?

Hai dei sogni per il tuo futuro? Anche attraversi essi Dio ti parla e ti chiama...

In questo periodo ti stai prendendo cura di qualcuno? Come lo fai?

Uffici di Pastorale Giovanile (diocesani e religiosi) del Nord Est

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